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quarta-feira, 25 de março de 2015

MARÍA: Ven, Oh Iglesia, toma Mi mano que Yo te conduciré una vez más hasta la cima de la montaña donde te colocaré como una luz sobre el candelero.

  


5. Escalando la Montaña
19 de marzo de 2015
María


(These streams of graces can wait no longer. They have already been delayed by those who thought it prudent to set me aside and use other means. They did not see the Father’s plans. They walked in their human reasoning instead of in the divine light that I was revealing. Now, the Church can see the results. Oh, my Church, how battered and torn you are. How many have left your house, like prodigal children. How many are not even baptized or initiated into your numbers. How many no longer see you as the light that you once were. How many look back and wish you were like you used to be.)
Estos torrentes de gracias no pueden esperar más, pues ya han sido retrasados por aquellos que creyeron prudente dejarme de lado y utilizar otros medios. Ellos no vieron los planes del Padre. Ellos avanzaron en su razonamiento humano en lugar de hacerlo en la luz divina que Yo estaba revelando. Ahora, la Iglesia puede ver los resultados. Oh, Mi Iglesia, cuán golpeada y desgarrada estás. Cuántos han dejado tu casa, como hijos pródigos. Cuántos ni siquiera están bautizados o iniciados en tus grupos. Cuántos ya no te ven como la luz que una vez fuiste. Cuántos miran atrás y quisieran que fueras como solías ser.
(I know that the modern world presents new challenges and diverts many to its own paths, but it did not have to be this way – the quick collapse, the great fall from your high place, and the darkness that engulfs you.)
Sé que el mundo moderno presenta nuevos desafíos y desvía a muchos a sus propios caminos, pero no tenía que ser de esta manera – el rápido colapso, la gran caída desde tu elevada posición, y la oscuridad que te envuelve.
(Come, O Church, take my hand and I will once more lead you to the top of the mountain where I will place you like a light upon the lampstand. The modern world is coming apart. The great human structures are falling under their own weight. The lies of secularism are being exposed for it cannot quell the passions of the human heart. The difficulties in the world can remove man’s blindness and help him to see. But what if there is no light?)
Ven, Oh Iglesia, toma Mi mano que Yo te conduciré una vez más hasta la cima de la montaña donde te colocaré como una luz sobre el candelero. El mundo moderno se está derrumbando. Las grandes estructuras humanas están cayendo bajo su propio peso. Las mentiras del secularismo están siendo expuestas porque no pueden sofocar las pasiones del corazón humano. Las dificultades en el mundo pueden eliminar la ceguera del hombre y ayudarlo a ver. ¿Pero qué, si no hay luz?
(That is why I must preach each day. You are to be my light. Take me into your heart. The streams come down from the mountain so you can climb the mountain with me. There is an appointed time. We must arrive before the darkness comes, so all is in place. No delays. No other goals. Join with others. This is the great task of the Church.)
Es por eso que Yo debo predicar cada día. Tú vas a ser Mi luz. Llévame dentro de tu corazón. Los torrentes bajan de la montaña así tú puedes escalar la montaña conmigo. Hay un tiempo señalado. Debemos arribar antes de que la oscuridad llegue, para que todo esté en su lugar. Sin retrasos. Ni otros objetivos. Júntate con otros. Esta es la gran tarea de la Iglesia.
(Comment: The world’s problems get people to search for other light but the Church must be filled with light to help these people.)
Comentario: Los problemas del mundo llevan a las personas a buscar otra luz pero la Iglesia debe estar llena de luz para ayudar a estas personas.LEER...
Traducción realizada por María Isabel.

quinta-feira, 19 de março de 2015

MARIA: Tutti devono risvegliarsi al cielo. Tutti devono guardare al cielo e ascoltare le parole del cielo. Io susciterò i miei nuovi messaggeri, con doni e poteri mai visti prima.

Our Lady of Fatima
11 marzo 2015
Maria
Il tempo è breve e così tanti sono impreparati. Devo parlare in modo che almeno le persone che hanno ascoltato le mie parole non siano del tutto sorprese quando questi eventi eromperanno fuori. Questo darà speranza e qualche direzione da seguire.
Prima che ogni danno abbia luogo, ci sarà uno spazzare via di protezioni. Le persone si renderanno conto che le precedenti garanzie non esistono più. Quello in cui avevano fiducia come aiuto nel bisogno non sarà più disponibile.
Questo avrà inizio nel campo economico e nel crollo della protezione governativa delle valute. Questo scuotimento della fiducia quindi causerà danni reali. Come le persone prenderanno misure per assicurare il loro futuro, tutto si restringerà. Il flusso di denaro sarà limitato. I posti di lavoro saranno minacciati e perduti. Nessuno sarà al posto controllo. Saranno prese misure inadeguate. Solo col passare del tempo, le persone vedranno la profonda divisione tra quello che era e ciò che è. Questa è la prima fase. I cambiamenti saranno di lunga durata, ma non totali o profondi. Le persone penseranno che la crisi sia finita, e che tutto quello che devono fare è quello di tagliare un po’ le spese. Molte persone saranno colpite e cercheranno di rispondere con qualche austerità.
Tuttavia, tutto questo è solo un inizio. È il secondo shock economico che porterà il divario profondo, il cambiamento permanente e non reversibile che risveglierà tutti alla grande realtà che negli ultimi anni l’acquistare senza pagare, il procurarsi senza accollarsi il prezzo, ha portato a questo momento. Una volta che queste due serie di eventi economici avranno avuto luogo, la prima serie di avvertimenti e la seconda serie di rottura effettiva, il mondo, per la prima volta, vedrà veramente il percorso delle tenebre. Dico questo perché le mie parole saranno l’unica luce. Ecco perché parlo.
Commento: La Madonna parla di due collassi economici, un primo che tutti vedranno, ma non profondo, ed un secondo che provocherà una profonda frattura tra la vita di prima e dopo.
12 marzo 2015
Maria
Il tempo è breve, ma molto ancora può essere fatto per salvare la terra e per ripristinare la storia umana nel progetto originario di Dio. Due cose devono essere fatte. La mia forza e la mia luce devono essere rilasciate nella storia e milioni devono ricevere la luce che io riverserò fuori. Queste locuzioni preparano per questi doni, esse parlano in modo così chiaro e, ogni giorno, a molti nuovi ascoltatori. Perché ho dato queste parole?
Ho iniziato più di quattro anni fa, sapendo che le tenebre non erano imminenti, ma anche rendendomi conto che ci sarebbe voluto tempo per questa piccola voce di venire ascoltata. Non ci sono visioni, apparizioni, e nessun sito di miracoli. Milioni di persone non arrivano e non si riuniscono. Piuttosto, tutto è nascosto. Le parole sono date affabilmente e poi messe a disposizione. Non c’è pubblicità né pellegrinaggi. Le parole stanno in piedi da sole e da sé stesse. Eppure, queste parole fuoriescono per tutto il mondo, attese da molti.
Questa è la mia promessa. Continuerò a dire queste parole per gli anni a venire. Non scoraggiatevi se Satana cercherà di fermare queste parole, per nasconderle ed interrompere il loro fuoriuscire. Vorrebbe prendere la sua ascia e farla cadere su questo lavoro, distruggendolo e tagliandolo in due in modo che non possa mai più continuare. Quando questo comincerà, saprete che ho parlato prima del tempo, che ho profetizzato questo attacco, e, non importa cosa succederà, io non permetterò che questa piccola opera che io ho suscitato abbia mai ad essere distrutta. È troppo importante per me, per la Chiesa e per il mondo intero.
Eppure, Satana prenderà le sue azioni, perché priverebbe il mondo di questa luce, anche quando ogni precauzione è presa per preservarla. Le mie parole oggi, però, non sono solo sui futuri tentativi di Satana di distruggere quello che sto facendo qui. Le mie parole sono, invece, una ferma promessa. Queste locuzioni rimarranno. Esse rimarranno. Esse bruceranno anche più vivacemente durante il tempo dell’oscurità di Satana e guideranno il mondo e la Chiesa attraverso l’oscurità che li attende. Saranno la mia costante e la prova quotidiana che io sono con la mia Chiesa ed il mondo che amo così tanto.
Commento: La Madonna profetizza il desiderio di Satana di rimuovere queste locuzioni e di distruggerle. Nessuno sa esattamente cosa succederà, solo che Maria le conserverà. Forse, si verificheranno delle interruzioni.
13 marzo 2015
Maria
Un momento arriva quando tutto irrompe e tutti possono vedere. Tali saranno i futuri momenti della storia umana. Già i fuochi nascosti sono zampillanti, dando segnali di allarme, ma, finora gli incendi non hanno fatto irruzione innanzi agli occhi di tutti con la loro furia e dimensione. Ho parlato di questi mali, piantati per secoli e ora presenti in tanti luoghi ed in tanti modi. La novità sarà il loro irrompere ed i cambiamenti che porteranno.
Questo è il mio messaggio. Questi incendi devono esplodere. Questo è l’unico modo in cui la storia umana può essere pulita ed essere seguita da un tempo di vera pace. Che strano parlare di vera pace prima che la guerra abbia avuto luogo, ma questo è il mio messaggio, in modo che ascoltiate con attenzione.
Ogni generazione passa la sua eredità alle generazioni successive. Nel piano di Dio, ogni generazione ha uno scopo. Se soddisfa la volontà di Dio, essa passerà benedizioni. “Se rifiuta il piano di Dio, essa passerà il peccato ed il male, una corrotta e malvagia generazione”, come direbbe Gesù.
Quale sarà la generazione attuale? Questo è ancora da decidere, ma mai tale questione è stata così importante. Risvegliatevi a questo momento. Ecco perché parlo così chiaramente. Questa può essere tanto la generazione in cui il mondo viene lacerato o viene guarito e reso sicuro. Ogni generazione tiene la sua storia nelle proprie mani. Questa generazione contiene tutte le generazioni future nelle sue mani. Tale è il momento. Non posso essere più chiara. Ora non è il momento di comprare e vendere, sposarsi e unirsi in matrimonio come Gesù ha descritto la sua generazione.
Tutti devono risvegliarsi al cielo. Tutti devono guardare al cielo e ascoltare le parole del cielo. Io susciterò i miei nuovi messaggeri, con doni e poteri mai visti prima. Porrò la luce sul candelabro. Mi rifiuto di permettere alla terra di essere immersa nelle tenebre totali. Anche così, non posso rimuovere il libero arbitrio. Questa generazione, come tutte le altre, tiene la storia nelle proprie mani. Questa generazione non passerà, finché non saranno soddisfatte tutte queste cose.
: La Madonna dice, giustamente, che ogni generazione lascia una eredità di bene o di male. La nostra generazione è diversa. Contiene tutte le future generazioni nelle sue mani.

segunda-feira, 16 de março de 2015

Documentos sobre “A Mensagem de Fátima”



 CONGREGAÇÃO PARA A DOUTRINA DA FÉ  
A MENSAGEM    
DE FÁTIMA
 
APRESENTAÇÃO 
  
Na passagem do segundo para o terceiro milénio, o Papa João Paulo II decidiu tornar público o texto da terceira parte do « segredo de Fátima ». 
Depois dos acontecimentos dramáticos e cruéis do século XX, um dos mais tormentosos da história do homem, com o ponto culminante no cruento atentado ao « doce Cristo na terra », abre-se assim o véu sobre uma realidade que faz história e a interpreta na sua profundidade segundo uma dimensão espiritual, a que é refractária a mentalidade actual, frequentemente eivada de racionalismo. 
A história está constelada de aparições e sinais sobrenaturais, que influenciam o desenrolar dos acontecimentos humanos e acompanham o caminho do mundo, surpreendendo crentes e descrentes. Estas manifestações, que não podem contradizer o conteúdo da fé, devem convergir para o objecto central do anúncio de Cristo: o amor do Pai que suscita nos homens a conversão e dá a graça para se abandonarem a Ele com devoção filial. Tal é a mensagem de Fátima, com o seu veemente apelo à conversão e à penitência, que leva realmente ao coração do Evangelho. 
Fátima é, sem dúvida, a mais profética das aparições modernas. A primeira e a segunda parte do « segredo », que são publicadas em seguida para ficar completa a documentação, dizem respeito antes de mais à pavorosa visão do inferno, à devoção ao Imaculado Coração de Maria, à segunda guerra mundial, e depois ao prenúncio dos danos imensos que a Rússia, com a sua defecção da fé cristã e adesão ao totalitarismo comunista, haveria de causar à humanidade. 
Em 1917, ninguém poderia ter imaginado tudo isto: os três pastorinhos de Fátima vêem, ouvem, memorizam, e Lúcia, a testemunha sobrevivente, quando recebe a ordem do Bispo de Leiria e a autorização de Nossa Senhora, põe por escrito. 
Para a exposição das primeiras duas partes do « segredo », aliás já publicadas e conhecidas, foi escolhido o texto escrito pela Irmã Lúcia na terceira memória, de 31 de Agosto de 1941; na quarta memória, de 8 de Dezembro de 1941, ela acrescentará qualquer observação. 
A terceira parte do « segredo » foi escrita « por ordem de Sua Ex.cia Rev.ma o Senhor Bispo de Leiria e da (...) Santíssima Mãe », no dia 3 de Janeiro de 1944. 
Existe apenas um manuscrito, que é reproduzido aqui fotostaticamente. O envelope selado foi guardado primeiramente pelo Bispo de Leiria. Para se tutelar melhor o « segredo », no dia 4 de Abril de 1957 o envelope foi entregue ao Arquivo Secreto do Santo Ofício. Disto mesmo, foi avisada a Irmã Lúcia pelo Bispo de Leiria. 
Segundo apontamentos do Arquivo, no dia 17 de Agosto de 1959 e de acordo com Sua Eminência o Cardeal Alfredo Ottaviani, o Comissário do Santo Ofício, Padre Pierre Paul Philippe OP, levou a João XXIII o envelope com a terceira parte do « segredo de Fátima ». Sua Santidade, « depois de alguma hesitação », disse: « Aguardemos. Rezarei. Far-lhe-ei saber o que decidi ».(1)
Na realidade, a decisão do Papa João XXIII foi enviar de novo o envelope selado para o Santo Ofício e não revelar a terceira parte do « segredo ». 
Paulo VI leu o conteúdo com o Substituto da Secretaria de Estado, Sua Ex.cia Rev.ma D. Ângelo Dell'Acqua, a 27 de Março de 1965, e mandou novamente o envelope para o Arquivo do Santo Ofício, com a decisão de não publicar o texto. 
   
João Paulo II, por sua vez, pediu o envelope com a terceira parte do « segredo », após o atentado de 13 de Maio de 1981. Sua Eminência o Cardeal Franjo Seper, Prefeito da Congregação, a 18 de Julho de 1981 entregou a Sua Ex.cia Rev.ma D. Eduardo Martínez Somalo, Substituto da Secretaria de Estado, dois envelopes: um branco, com o texto original da Irmã Lúcia em língua portuguesa; outro cor-de-laranja, com a tradução do « segredo » em língua italiana. No dia 11 de Agosto seguinte, o Senhor D. Martínez Somalo devolveu os dois envelopes ao Arquivo do Santo Ofício.(2)
Como é sabido, o Papa João Paulo II pensou imediatamente na consagração do mundo ao Imaculado Coração de Maria e compôs ele mesmo uma oração para o designado « Acto de Entrega », que seria celebrado na Basílica de Santa Maria Maior a 7 de Junho de 1981, solenidade de Pentecostes, dia escolhido para comemorar os 1600 anos do primeiro Concílio Constantinopolitano e os 1550 anos do Concílio de Éfeso. O Papa, forçadamente ausente, enviou uma radiomensagem com a sua alocução. Transcrevemos a parte do texto, onde se refere exactamente o acto de entrega
« Ó Mãe dos homens e dos povos, Vós conheceis todos os seus sofrimentos e as suas esperanças, Vós sentis maternalmente todas as lutas entre o bem e o mal, entre a luz e as trevas, que abalam o mundo, acolhei o nosso brado, dirigido no Espírito Santo directamente ao vosso Coração, e abraçai com o amor da Mãe e da Serva do Senhor aqueles que mais esperam por este abraço e, ao mesmo tempo, aqueles cuja entrega também Vós esperais de maneira particular. Tomai sob a vossa protecção materna a família humana inteira, que, com enlevo afectuoso, nós Vos confiamos, ó Mãe. Que se aproxime para todos o tempo da paz e da liberdade, o tempo da verdade, da justiça e da esperança ». (3)
Mas, para responder mais plenamente aos pedidos de Nossa Senhora, o Santo Padre quis, durante o Ano Santo da Redenção, tornar mais explícito o acto de entrega de 7 de Junho de 1981, repetido em Fátima no dia 13 de Maio de 1982. E, no dia 25 de Março de 1984, quando se recorda o fiat pronunciado por Maria no momento da Anunciação, na Praça de S. Pedro, em união espiritual com todos os Bispos do mundo precedentemente « convocados », o Papa entrega ao Imaculado Coração de Maria os homens e os povos, com expressões que lembram as palavras ardorosas pronunciadas em 1981: 
« E por isso, ó Mãe dos homens e dos povos, Vós que conheceis todos os seus sofrimentos e as suas esperanças, Vós que sentis maternalmente todas as lutas entre o bem e o mal, entre a luz e as trevas, que abalam o mundo contemporâneo, acolhei o nosso clamor que, movidos pelo Espírito Santo, elevamos directamente ao vosso Coração: Abraçai, com amor de Mãe e de Serva do Senhor, este nosso mundo humano, que Vos confiamos e consagramos, cheios de inquietude pela sorte terrena e eterna dos homens e dos povos. 
De modo especial Vos entregamos e consagramos aqueles homens e aquelas nações que desta entrega e desta consagração têm particularmente necessidade. 
“À vossa protecção nos acolhemos, Santa Mãe de Deus”! Não desprezeis as súplicas que se elevam de nós que estamos na provação! ». 
Depois o Papa continua com maior veemência e concretização de referências, quase comentando a Mensagem de Fátima nas suas predições infelizmente cumpridas: 
« Encontrando-nos hoje diante Vós, Mãe de Cristo, diante do vosso Imaculado Coração, desejamos, juntamente com toda a Igreja, unir-nos à consagração que, por nosso amor, o vosso Filho fez de Si mesmo ao Pai: “Eu consagro-Me por eles — foram as suas palavras — para eles serem também consagrados na verdade” (Jo 17, 19). Queremos unir-nos ao nosso Redentor, nesta consagração pelo mundo e pelos homens, a qual, no seu Coração divino, tem o poder de alcançar o perdão e de conseguir a reparação. 
A força desta consagraçãopermanece por todos os tempos e abrange todos os homens, os povos e as nações; e supera todo o mal, que o espírito das trevas é capaz de despertar no coração do homem e na sua história e que, de facto, despertou nos nossos tempos. 
Oh quão profundamente sentimos a necessidade de consagração pela humanidade e pelo mundo: pelo nosso mundo contemporâneo, em união com o próprio Cristo! Na realidade, a obra redentora de Cristo deve ser participada pelo mundo por meio da Igreja
Manifesta-o o presente Ano da Redenção: o Jubileu extraordinário de toda a Igreja. 
Neste Ano Santo, bendita sejais acima de todas as criaturas Vós, Serva do Senhor, que obedecestes da maneira mais plena ao chamamento Divino! 
Louvada sejais Vós, que estais inteiramente unida à consagração redentora do vosso Filho! 
Mãe da Igreja! Iluminai o Povo de Deus nos caminhos da fé, da esperança e da caridade! Iluminai de modo especial os povos dos quais Vós esperais a nossa consagração e a nossa entrega. Ajudai-nos a viver na verdade da consagração de Cristo por toda a família humana do mundo contemporâneo. 
Confiando-Vos, ó Mãe, o mundo, todos os homens e todos os povos, nós Vos confiamostambém a própria consagração do mundo, depositando-a no vosso Coração materno. 
Oh Imaculado Coração! Ajudai-nos a vencer a ameaça do mal, que se enraíza tão facilmente nos corações dos homens de hoje e que, nos seus efeitos incomensuráveis, pesa já sobre a vida presente e parece fechar os caminhos do futuro! 
Da fome e da guerra, livrai-nos
Da guerra nuclear, de uma autodestruição incalculável, e de toda a espécie de guerra, livrai-nos
Dos pecados contra a vida do homem desde os seus primeiros instantes, livrai-nos
Do ódio e do aviltamento da dignidade dos filhos de Deus, livrai-nos
De todo o género de injustiça na vida social, nacional e internacional, livrai-nos
Da facilidade em calcar aos pés os mandamentos de Deus, livrai-nos
Da tentativa de ofuscar nos corações humanos a própria verdade de Deus, livrai-nos
Da perda da consciência do bem e do mal, livrai-nos
Dos pecados contra o Espírito Santo, livrai-nos, livrai-nos
Acolhei, ó Mãe de Cristo, este clamor carregado do sofrimento de todos os homens!Carregado do sofrimento de sociedades inteiras! 
Ajudai-nos com a força do Espírito Santo a vencer todo o pecado: o pecado do homem e o “pecado do mundo”, enfim o pecado em todas as suas manifestações. 
Que se revele uma vez mais, na história do mundo, a força salvífica infinita da Redenção: a força do Amor misericordioso! Que ele detenha o mal! Que ele transforme as consciências! Que se manifeste para todos, no vosso Imaculado Coração, a luz da Esperança! ».(4)
A Irmã Lúcia confirmou pessoalmente que este acto, solene e universal, de consagração correspondia àquilo que Nossa Senhora queria: « Sim, está feita tal como Nossa Senhora a pediu, desde o dia 25 de Março de 1984 » (carta de 8 de Novembro de 1989). Por isso, qualquer discussão e ulterior petição não tem fundamento. 
Na documentação apresentada, para além das páginas manuscritas da Irmã Lúcia inserem-se mais quatro textos: 1) A carta do Santo Padre à Irmã Lúcia, datada de 19 de Abril de 2000; 2) Uma descrição do colóquio que houve com a Irmã Lúcia no dia 27 de Abril de 2000; 3) A comunicação lida, por encargo do Santo Padre, por Sua Eminência o Cardeal Ângelo Sodano, Secretário de Estado, em Fátima no dia 13 de Maio deste ano; 4) O comentário teológico de Sua Eminência o Cardeal Joseph Ratzinger, Prefeito da Congregação para a Doutrina da Fé. 
Uma orientação para a interpretação da terceira parte do « segredo » tinha sido já oferecida pela Irmã Lúcia, numa carta dirigida ao Santo Padre a 12 de Maio de 1982, onde dizia: 
« A terceira parte do segredo refere-se às palavras de Nossa Senhora: “Se não, [a Rússia] espalhará os seus erros pelo mundo, promovendo guerras e perseguições à Igreja. Os bons serão martirizados, o Santo Padre terá muito que sofrer, várias nações serão aniquiladas” (13-VII-1917). 
A terceira parte do segredo é uma revelação simbólica, que se refere a este trecho da Mensagem, condicionada ao facto de aceitarmos ou não o que a Mensagem nos pede: “Se atenderem a meus pedidos, a Rússia converter-se-á e terão paz; se não, espalhará os seus erros pelo mundo, etc”. 
Porque não temos atendido a este apelo da Mensagem, verificamos que ela se tem cumprido, a Rússia foi invadindo o mundo com os seus erros. E se não vemos ainda, como facto consumado, o final desta profecia, vemos que para aí caminhamos a passos largos. Se não recuarmos no caminho do pecado, do ódio, da vingança, da injustiça atropelando os direitos da pessoa humana, da imoralidade e da violência, etc. 
E não digamos que é Deus que assim nos castiga; mas, sim, que são os homens que para si mesmos se preparam o castigo. Deus apenas nos adverte e chama ao bom caminho, respeitando a liberdade que nos deu; por isso os homens são responsáveis».(5)
    
A decisão tomada pelo Santo Padre João Paulo II de tornar pública a terceira parte do « segredo » de Fátima encerra um pedaço de história, marcado por trágicas veleidades humanas de poder e de iniquidade, mas permeada pelo amor misericordioso de Deus e pela vigilância cuidadosa da Mãe de Jesus e da Igreja. 
Acção de Deus, Senhor da história, e corresponsabilidade do homem, no exercício dramático e fecundo da sua liberdade, são os dois alicerces sobre os quais se constrói a história da humanidade. 
Ao aparecer em Fátima, Nossa Senhora faz-nos apelo a estes valores esquecidos, a este futuro do homem em Deus, do qual somos parte activa e responsável. 
  
Tarcisio Bertone, SDB 
Arcebispo emérito de Vercelli 
Secretário da Congregação para a Doutrina da Fé 
  
  
   
O « SEGREDO » DE FÁTIMA 
  
  
PRIMEIRA E SEGUNDA PARTE DO « SEGREDO »
SEGUNDO A REDACÇÃO FEITA PELA IRMÃ LÚCIA
NA « TERCEIRA MEMÓRIA », DE 31 DE AGOSTO DE 1941,
DESTINADA AO BISPO DE LEIRIA-FÁTIMA 
(texto original) 



   
(transcrição) (6)
  
Terei para isso que falar algo do segredo e responder ao primeiro ponto de interrogação.
O que é o segredo?
Parece-me que o posso dizer, pois que do Céu tenho já a licença. Os representantes de Deus na terra, têm-me autorizado a isso várias vezes, e em várias cartas, uma das quais, julgo que conserva V. Ex.cia Rev.ma do Senhor Padre José Bernardo Gonçalves, na em que me manda escrever ao Santo Padre. Um dos pontos que me indica é a revelação do segredo. Algo disse, mas para não alongar mais esse escrito que devia ser breve, limitei-me ao indispensável, deixando a Deus a oportunidade d'um momento mais favorável.
Expus já no segundo escrito a dúvida que de 13 de Junho a 13 de Julho me atormentou e que n'essa aparição tudo se desvaneceu.
Bem o segredo consta de três coisas distintas, duas das quais vou revelar. 
A primeira foi pois a vista do inferno!
Nossa Senhora mostrou-nos um grande mar de fôgo que parcia estar debaixo da terra. Mergulhados em êsse fôgo os demónios e as almas, como se fossem brasas transparentes e negras, ou bronziadas com forma humana, que flutuavam no incêndio levadas pelas chamas que d'elas mesmas saiam, juntamente com nuvens de fumo, caindo para todos os lados, semelhante ao cair das faulhas em os grandes incêndios sem peso nem equilíbrio, entre gritos e gemidos de dôr e desespero que horrorizava e fazia estremecer de pavor. Os demónios destinguiam-se por formas horríveis e ascrosas de animais espantosos e desconhecidos, mas transparentes e negros. Esta vista foi um momento, e graças à nossa bôa Mãe do Céu; que antes nos tinha prevenido com a promeça de nos levar para o Céu (na primeira aparição) se assim não fosse, creio que teríamos morrido de susto e pavor.
Em seguida, levantámos os olhos para Nossa Senhora que nos disse com bondade e tristeza: 
— Vistes o inferno, para onde vão as almas dos pobres pecadores, para as salvar, Deus quer establecer no mundo a devoção a meu Imaculado Coração. Se fizerem o que eu disser salvar-se-ão muitas almas e terão paz. A guerra vai acabar, mas se não deixarem de ofender a Deus, no reinado de Pio XI começará outra peor. Quando virdes uma noite, alumiada por uma luz desconhecida, sabei que é o grande sinal que Deus vos dá de que vai a punir o mundo de seus crimes, por meio da guerra, da fome e de perseguições à Igreja e ao Santo Padre. Para a impedir virei pedir a consagração da Rússia a meu Imaculado Coração e a comunhão reparadora nos primeiros sábados. Se atenderem a meus pedidos, a Rússia se converterá e terão paz, se não, espalhará seus erros pelo mundo, promovendo guerras e perseguições à Igreja, os bons serão martirizados, o Santo Padre terá muito que sufrer, várias nações serão aniquiladas, por fim o meu Imaculado Coração triunfará. O Santo Padre consagrar-me-á a Rússia, que se converterá, e será consedido ao mundo algum tempo de paz.(7)  
 
 
 
TERCEIRA PARTE DO « SEGREDO » 
(texto original) 

 

 
 


(transcrição) (8)  
 
« J.M.J.  
A terceira parte do segredo revelado a 13 de Julho de 1917 na Cova da Iria-Fátima.
Escrevo em acto de obediência a Vós Deus meu, que mo mandais por meio de sua Ex.cia Rev.ma o Senhor Bispo de Leiria e da Vossa e minha Santíssima Mãe.
Depois das duas partes que já expus, vimos ao lado esquerdo de Nossa Senhora um pouco mais alto um Anjo com uma espada de fôgo em a mão esquerda; ao centilar, despedia chamas que parecia iam encendiar o mundo; mas apagavam-se com o contacto do brilho que da mão direita expedia Nossa Senhora ao seu encontro: O Anjo apontando com a mão direita para a terra, com voz forte disse: PenitênciaPenitênciaPenitência! E vimos n'uma luz emensa que é Deus: “algo semelhante a como se vêem as pessoas n'um espelho quando lhe passam por diante” um Bispo vestido de Branco “tivemos o pressentimento de que era o Santo Padre”. Varios outros Bispos, Sacerdotes, religiosos e religiosas subir uma escabrosa montanha, no cimo da qual estava uma grande Cruz de troncos toscos como se fôra de sobreiro com a casca; o Santo Padre, antes de chegar aí, atravessou uma grande cidade meia em ruínas, e meio trémulo com andar vacilante, acabrunhado de dôr e pena, ia orando pelas almas dos cadáveres que encontrava pelo caminho; chegado ao cimo do monte, prostrado de juelhos aos pés da grande Cruz foi morto por um grupo de soldados que lhe dispararam varios tiros e setas, e assim mesmo foram morrendo uns trás outros os Bispos Sacerdotes, religiosos e religiosas e varias pessoas seculares, cavalheiros e senhoras de varias classes e posições. Sob os dois braços da Cruz estavam dois Anjos cada um com um regador de cristal em a mão, n'êles recolhiam o sangue dos Martires e com êle regavam as almas que se aproximavam de Deus.
Tuy-3-1-1944 ». 
 
 
   
INTERPRETAÇÃO DO « SEGREDO » 
     
CARTA DE JOÃO PAULO II 
À IRMÃ LÚCIA 
(texto original) 
 
 
 
 
 

COLÓQUIO 
COM A IRMÃ MARIA LÚCIA DE JESUS
 
 E DO CORAÇÃO IMACULADO 
  
O encontro da Irmã Lúcia com Sua Ex.cia Rev.ma D. Tarcisio Bertone, Secretário da Congregação para a Doutrina da Fé, por encargo recebido do Santo Padre, e Sua Ex.cia Rev.ma D. Serafim de Sousa Ferreira e Silva, Bispo de Leiria-Fátima, teve lugar a 27 de Abril passado (uma quinta-feira), no Carmelo de Santa Teresa em Coimbra.
A Irmã Lúcia estava lúcida e calma, dizendo-se muito feliz com a ida do Santo Padre a Fátima para a Beatificação de Francisco e Jacinta, há muito desejada por ela.
O Bispo de Leiria-Fátima leu a carta autógrafa do Santo Padre, que explicava os motivos da visita. A Irmã Lúcia disse sentir-se muito honrada, e releu pessoalmente a carta comprazendo-se por vê-la nas suas próprias mãos. Declarou-se disposta a responder francamente a todas as perguntas.
Então, o Senhor D. Tarcisio Bertone apresenta-lhe dois envelopes: um exterior que tinha dentro outro com a carta onde estava a terceira parte do « segredo » de Fátima. Tocando esta segunda com os dedos, logo exclamou: « É a minha carta », e, depois de a ler, acrescentou: « É a minha letra ».
Com o auxílio do Bispo de Leiria-Fátima, foi lido e interpretado o texto original, que é em língua portuguesa. A Irmã Lúcia concorda com a interpretação segundo a qual a terceira parte do « segredo » consiste numa visão profética, comparável às da história sagrada. Ela reafirma a sua convicção de que a visão de Fátima se refere sobretudo à luta do comunismo ateu contra a Igreja e os cristãos, e descreve o imane sofrimento das vítimas da fé no século XX.
À pergunta: « A personagem principal da visão é o Papa? », a Irmã Lúcia responde imediatamente que sim e recorda como os três pastorinhos sentiam muita pena pelo sofrimento do Papa e Jacinta repetia: « Coitadinho do Santo Padre. Tenho muita pena dos pecadores! » A Irmã Lúcia continua: « Não sabíamos o nome do Papa; Nossa Senhora não nos disse o nome do Papa. Não sabíamos se era Bento XV, Pio XII, Paulo VI ou João Paulo II, mas que era o Papa que sofria e isso fazia-nos sofrer a nós também ».
Quanto à passagem relativa ao Bispo vestido de branco, isto é, ao Santo Padre — como logo perceberam os pastorinhos durante a « visão » — que é ferido de morte e cai por terra, a irmã Lúcia concorda plenamente com a afirmação do Papa: « Foi uma mão materna que guiou a trajectória da bala e o Santo Padre agonizante deteve-se no limiar da morte » (João Paulo II,Meditação com os Bispos Italianos, a partir da Policlínica Gemelli, 13 de Maio de 1994).
Uma vez que a Irmã Lúcia, antes de entregar ao Bispo de Leiria-Fátima de então o envelope selado com a terceira parte do « segredo », tinha escrito no envelope exterior que podia ser aberto somente depois de 1960 pelo Patriarca de Lisboa ou pelo Bispo de Leiria, o Senhor D. Bertone pergunta-lhe: « Porquê o limite de 1960? Foi Nossa Senhora que indicou aquela data? ».Resposta da Irmã Lúcia: « Não foi Nossa Senhora; fui eu que meti a data de 1960 porque, segundo intuição minha, antes de 1960 não se perceberia, compreender-se-ia somente depois. Agora pode-se compreender melhor. Eu escrevi o que vi; não compete a mim a interpretação, mas ao Papa ».
Por último, alude-se ao manuscrito, não publicado, que a Irmã Lúcia preparou para dar resposta a tantas cartas de devotos e peregrinos de Nossa Senhora. A obra intitula-se « Os apelos da Mensagem de Fátima », e contém pensamentos e reflexões que exprimem, em chave catequética e parenética, os seus sentimentos e espiritualidade cândida e simples. Perguntou-se-lhe se gostava que fosse publicado, ao que a Irmã Lúcia respondeu: « Se o Santo Padre estiver de acordo, eu fico contente; caso contrário, obedeço àquilo que decidir o Santo Padre ». A Irmã Lúcia deseja sujeitar o texto à aprovação da Autoridade Eclesiástica, esperando que o seu escrito possa contribuir para guiar os homens e mulheres de boa vontade no caminho que conduz a Deus, meta última de todo o anseio humano.
O colóquio termina com uma troca de terços: à Irmã Lúcia foi dado o terço oferecido pelo Santo Padre, e ela, por sua vez, entrega alguns terços confeccionados pessoalmente por ela.
A Bênção, concedida em nome do Santo Padre, concluiu o encontro.


COMUNICAÇÃO DE SUA EMINÊNCIA
O CARD. ÂNGELO SODANO
SECRETÁRIO DE ESTADO DE SUA SANTIDADE 
  
No final da solene Concelebração Eucarística presidida por João Paulo II em Fátima, o Cardeal Ângelo Sodano, Secretário de Estado, pronunciou em português as palavras seguintes:
 
Irmãos e irmãs no Senhor!
No termo desta solene celebração, sinto o dever de apresentar ao nosso amado Santo Padre João Paulo II os votos mais cordiais de todos os presentes pelo seu próximo octogésimo aniversário natalício, agradecidos pelo seu precioso ministério pastoral em benefício de toda a Santa Igreja de Deus.
Na circunstância solene da sua vinda a Fátima, o Sumo Pontífice incumbiu-me de vos comunicar uma notícia. Como é sabido, a finalidade da vinda do Santo Padre a Fátima é a beatificação dos dois Pastorinhos. Contudo Ele quer dar a esta sua peregrinação também o valor de um renovado preito de gratidão a Nossa Senhora pela protecção que Ela Lhe tem concedido durante estes anos de pontificado. É uma protecção que parece ter a ver também com a chamada terceira parte do « segredo » de Fátima.
Tal texto constitui uma visão profética comparável às da Sagrada Escritura, que não descrevem de forma fotográfica os detalhes dos acontecimentos futuros, mas sintetizam e condensam sobre a mesma linha de fundo factos que se prolongam no tempo numa sucessão e duração não especificadas. Em consequência, a chave de leitura do texto só pode ser de carácter simbólico.
A visão de Fátima refere-se sobretudo à luta dos sistemas ateus contra a Igreja e os cristãos e descreve o sofrimento imane das testemunhas da fé do último século do segundo milénio. É uma Via Sacra sem fim, guiada pelos Papas do século vinte.
Segundo a interpretação dos pastorinhos, interpretação confirmada ainda recentemente pela Irmã Lúcia, o « Bispo vestido de branco » que reza por todos os fiéis é o Papa. Também Ele, caminhando penosamente para a Cruz por entre os cadáveres dos martirizados (bispos, sacerdotes, religiosos, religiosas e várias pessoas seculares), cai por terra como morto sob os tiros de uma arma de fogo.
Depois do atentado de 13 de Maio de 1981, pareceu claramente a Sua Santidade que foi « uma mão materna a guiar a trajectória da bala », permitindo que o « Papa agonizante » se detivesse « no limiar da morte » [João Paulo II, Meditação com os Bispos Italianos, a partir da Policlínica Gemelli, em:  Insegnamenti di Giovanni Paolo II, XVII-1 (Città del Vaticano 1994), 1061]. Certa ocasião em que o Bispo de Leiria-Fátima de então passara por Roma, o Papa decidiu entregar-lhe a bala que tinha ficado no jeep depois do atentado, para ser guardada no Santuário. Por iniciativa do Bispo, essa bala foi depois encastoada na coroa da imagem de Nossa Senhora de Fátima.
Depois, os acontecimentos de 1989 levaram, quer na União Soviética quer em numerosos Países do Leste, à queda do regime comunista que propugnava o ateísmo. O Sumo Pontífice agradece do fundo do coração à Virgem Santíssima também por isso. Mas, noutras partes do mundo, os ataques contra a Igreja e os cristãos, com a carga de sofrimento que eles provocam, infelizmente não cessaram. Embora os acontecimentos a que faz referência a terceira parte do « segredo » de Fátima pareçam pertencer já ao passado, o apelo à conversão e à penitência, manifestado por Nossa Senhora ao início do século vinte, conserva ainda hoje uma estimulante actualidade. « A Senhora da Mensagem parece ler com uma perspicácia singular os sinais dos tempos, os sinais do nosso tempo. (...) O convite insistente de Maria Santíssima à penitência não é senão a manifestação da sua solicitude materna pelos destinos da família humana, necessitada de conversão e de perdão » [João Paulo II, Mensagem para o Dia Mundial do Doente - 1997, n. 1, em: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, XIX‑2 (Città del Vaticano 1996), 561].
Para consentir que os fiéis recebam melhor a mensagem da Virgem de Fátima, o Papa confiou à Congregação para a Doutrina da Fé o encargo de tornar pública a terceira parte do « segredo », depois de lhe ter preparado um adequado comentário.
Irmãos e irmãs, damos graças a Nossa Senhora de Fátima pela sua protecção. Confiamos à sua materna intercessão a Igreja do Terceiro Milénio.
  
Sub tuum præsidium confugimus, Sancta Dei Genetrix! Intercede pro Ecclesia. Intercede pro Papa nostro Ioanne Paulo II. Amen.
 
Fátima, 13 de Maio de 2000.
 
 
 
COMENTÁRIO TEOLÓGICO   
 
Quem lê com atenção o texto do chamado terceiro « segredo » de Fátima, que depois de longo tempo, por disposição do Santo Padre, é aqui publicado integralmente, ficará presumivelmente desiludido ou maravilhado depois de todas as especulações que foram feitas. Não é revelado nenhum grande mistério; o véu do futuro não é rasgado. Vemos a Igreja dos mártires deste século que está para findar, representada através duma cena descrita numa linguagem simbólica de difícil decifração. É isto o que a Mãe do Senhor queria comunicar à cristandade, à humanidade num tempo de grandes problemas e angústias? Serve-nos de ajuda no início do novo milénio? Ou não serão talvez apenas projecções do mundo interior de crianças, crescidas num ambiente de profunda piedade, mas simultaneamente assustadas pelas tempestades que ameaçavam o seu tempo? Como devemos entender a visão, o que pensar dela?
 
Revelação pública e revelações privadas – o seu lugar teológico 
 Antes de encetar uma tentativa de interpretação, cujas linhas essenciais podem encontrar-se na comunicação que o Cardeal Sodano pronunciou, no dia 13 de Maio deste ano, no fim da Celebração Eucarística presidida pelo Santo Padre em Fátima, é necessário dar alguns esclarecimentos básicos sobre o modo como, segundo a doutrina da Igreja, devem ser compreendidos no âmbito da vida de fé fenómenos como o de Fátima. A doutrina da Igreja distingue « revelação pública » e « revelações privadas »; entre as duas realidades existe uma diferença essencial, e não apenas de grau. A noção « revelação pública » designa a acção reveladora de Deus que se destina à humanidade inteira e está expressa literariamente nas duas partes da Bíblia: o Antigo e o Novo Testamento. Chama-se « revelação », porque nela Deus Se foi dando a conhecer progressivamente aos homens, até ao ponto de Ele mesmo Se tornar homem, para atrair e reunir em Si próprio o mundo inteiro por meio do Filho encarnado, Jesus Cristo. Não se trata, portanto, de comunicações intelectuais, mas de um processo vital em que Deus Se aproxima do homem; naturalmente nesse processo, depois aparecem também conteúdos que têm a ver com a inteligência e a compreensão do mistério de Deus. Tal processo envolve o homem inteiro e, por conseguinte, também a razão, mas não só ela. Uma vez que Deus é um só, também a história que Ele vive com a humanidade é única, vale para todos os tempos e encontrou a sua plenitude com a vida, morte e ressurreição de Jesus Cristo. Por outras palavras, em Cristo Deus disse tudo de Si mesmo, e portanto a revelação ficou concluída com a realização do mistério de Cristo, expresso no Novo Testamento. O Catecismo da Igreja Católica, para explicar este carácter definitivo e pleno da revelação, cita o seguinte texto de S. João da Cruz: « Ao dar-nos, como nos deu, o seu Filho, que é a sua Palavra — e não tem outra —, Deus disse-nos tudo ao mesmo tempo e de uma só vez nesta Palavra única (...) porque o que antes disse parcialmente pelos profetas, revelou-o totalmente, dando-nos o Todo que é o seu Filho. E por isso, quem agora quisesse consultar a Deus ou pedir-Lhe alguma visão ou revelação, não só cometeria um disparate, mas faria agravo a Deus, por não pôr os olhos totalmente em Cristo e buscar fora d'Ele outra realidade ou novidade » (CIC, n. 65; S. João da Cruz, A Subida do Monte Carmelo, II, 22).
 
O facto de a única revelação de Deus destinada a todos os povos ter ficado concluída com Cristo e o testemunho que d'Ele nos dão os livros do Novo Testamento vincula a Igreja com o acontecimento único que é a história sagrada e a palavra da Bíblia, que garante e interpreta tal acontecimento, mas não significa que agora a Igreja pode apenas olhar para o passado, ficando assim condenada a uma estéril repetição. Eis o que diz o Catecismo da Igreja Católica: « No entanto, apesar de a Revelação ter acabado, não quer dizer que esteja completamente explicitada. E está reservado à fé cristã apreender gradualmente todo o seu alcance no decorrer dos séculos » (n. 66). Estes dois aspectos — o vínculo com a unicidade do acontecimento e o progresso na sua compreensão — estão optimamente ilustrados nos discursos de despedida do Senhor, quando Ele declara aos discípulos: « Ainda tenho muitas coisas para vos dizer, mas não as podeis suportar agora. Quando vier o Espírito da Verdade, Ele guiar-vos-á para a verdade total, porque não falará de Si mesmo (...) Ele glorificar-Me-á, porque há-de receber do que é meu, para vo-lo anunciar » (Jo 16, 12-14). Por um lado, o Espírito serve de guia, desvendando assim um conhecimento cuja densidade não se podia alcançar antes porque faltava o pressuposto, ou seja, o da amplidão e profundidade da fé cristã, e que é tal que não estará concluída jamais. Por outro lado, esse acto de guiar é « receber » do tesouro do próprio Jesus Cristo, cuja profundidade inexaurível se manifesta nesta condução por obra do Espírito. A propósito disto, o Catecismo cita uma densa frase do Papa Gregório Magno: « As palavras divinas crescem com quem as lê » (CIC, n. 94; S. Gregório Magno, Homilia sobre Ezequiel 1, 7, 8). O Concílio Vaticano II indica três caminhos essenciais, através dos quais o Espírito Santo efectua a sua guia da Igreja e, consequentemente, o « crescimento da Palavra »: realiza‑se por meio da meditação e estudo dos fiéis, por meio da íntima inteligência que experimentam das coisas espirituais, e por meio da pregação daqueles « que, com a sucessão do episcopado, receberam o carisma da verdade » (Dei Verbum, n. 8).
 
Neste contexto, torna-se agora possível compreender correctamente o conceito de « revelação privada », que se aplica a todas as visões e revelações verificadas depois da conclusão do Novo Testamento; nesta categoria, portanto, se deve colocar a mensagem de Fátima. Ouçamos o que diz o Catecismo da Igreja Católica sobre isto também: « No decurso dos séculos tem havido revelações ditas “privadas”, algumas das quais foram reconhecidas pela autoridade da Igreja. (...) O seu papel não é (...) “completar” a Revelação definitiva de Cristo, mas ajudar a vivê-la mais plenamente numa determinada época da história » (n. 67). Isto deixa claro duas coisas:
 
1. A autoridade das revelações privadas é essencialmente diversa da única revelação pública: esta exige a nossa fé; de facto, nela, é o próprio Deus que nos fala por meio de palavras humanas e da mediação da comunidade viva da Igreja. A fé em Deus e na sua Palavra é distinta de qualquer outra fé, crença, opinião humana. A certeza de que é Deus que fala, cria em mim a segurança de encontrar a própria verdade; uma certeza assim não se pode verificar em mais nenhuma forma humana de conhecimento. É sobre tal certeza que edifico a minha vida e me entrego ao morrer.
2. A revelação privada é um auxílio para esta fé, e manifesta-se credível precisamente porque faz apelo à única revelação pública. O Cardeal Próspero Lambertini, mais tarde Papa Bento XIV, afirma a tal propósito num tratado clássico, que se tornou normativo a propósito das beatificações e canonizações: « A tais revelações aprovadas não é devida uma adesão de fé católica; nem isso é possível. Estas revelações requerem, antes, uma adesão de fé humana ditada pelas regras da prudência, que no-las apresentam como prováveis e religiosamente credíveis ». O teólogo flamengo E. Dhanis, eminente conhecedor desta matéria, afirma sinteticamente que a aprovação eclesial duma revelação privada contém três elementos: que a respectiva mensagem não contém nada em contraste com a fé e os bons costumes, que é lícito torná-la pública, e que os fiéis ficam autorizados a prestar-lhe de forma prudente a sua adesão [E. Dhanis, Sguardo su Fatima e bilancio di una discussione, em: La Civiltà Cattolica, CIV (1953-II), 392-406, especialmente 397]. Tal mensagem pode ser um válido auxílio para compreender e viver melhor o Evangelho na hora actual; por isso, não se deve transcurar. É uma ajuda que é oferecida, mas não é obrigatório fazer uso dela.
 
Assim, o critério para medir a verdade e o valor duma revelação privada é a sua orientação para o próprio Cristo. Quando se afasta d'Ele, quando se torna autónoma ou até se faz passar por outro desígnio de salvação, melhor e mais importante que o Evangelho, então ela certamente não provém do Espírito Santo, que nos guia no âmbito do Evangelho e não fora dele. Isto não exclui que uma revelação privada realce novos aspectos, faça surgir formas de piedade novas ou aprofunde e divulgue antigas. Mas, em tudo isso, deve tratar-se sempre de um alimento para a fé, a esperança e a caridade, que são, para todos, o caminho permanente da salvação. Podemos acrescentar que frequentemente as revelações privadas provêm da piedade popular e nela se reflectem, dando-lhe novo impulso e suscitando formas novas. Isto não exclui que aquelas tenham influência também na própria liturgia, como o demonstram por exemplo a festa do Corpo de Deus e a do Sagrado Coração de Jesus. Numa determinada perspectiva, pode-se afirmar que, na relação entre liturgia e piedade popular, está delineada a relação entre revelação pública e revelações privadas: a liturgia é o critério, a forma vital da Igreja no seu conjunto alimentada directamente pelo Evangelho. A religiosidade popular significa que a fé cria raízes no coração dos diversos povos, entrando a fazer parte do mundo da vida quotidiana. A religiosidade popular é a primeira e fundamental forma de « inculturação » da fé, que deve continuamente deixar-se orientar e guiar pelas indicações da liturgia, mas que, por sua vez, a fecunda a partir do coração.
 
Desta forma, passámos já das especificações mais negativas, e que eram primariamente necessárias, à definição positiva das revelações privadas: Como podem classificar-se de modo correcto a partir da Escritura? Qual é a sua categoria teológica? A carta mais antiga de S. Paulo que nos foi conservada e que é também o mais antigo escrito do Novo Testamento, a primeira Carta aos Tessalonicenses, parece-me oferecer uma indicação. Lá, diz o Apóstolo: « Não extingais o Espírito, não desprezeis as profecias. Examinai tudo e retende o que for bom » (5, 19-21). Em todo o tempo é dado à Igreja o carisma da profecia, que, embora tenha de ser examinado, não pode ser desprezado. A este propósito, é preciso ter presente que a profecia, no sentido da Bíblia, não significa predizer o futuro, mas aplicar a vontade de Deus ao tempo presente e consequentemente mostrar o recto caminho do futuro. Aquele que prediz o futuro pretende satisfazer a curiosidade da razão, que deseja rasgar o véu que esconde o futuro; o profeta vem em ajuda da cegueira da vontade e do pensamento, ilustrando a vontade de Deus enquanto exigência e indicação para o presente. Neste caso, a predição do futuro tem uma importância secundária; o essencial é a actualização da única revelação, que me diz respeito profundamente: a palavra profética ora é advertência ora consolação, ou então as duas coisas ao mesmo tempo. Neste sentido, pode-se relacionar o carisma da profecia com a noção « sinais do tempo », redescoberta pelo Vaticano II: « Sabeis interpretar o aspecto da terra e do céu; como é que não sabeis interpretar o tempo presente? » (Lc 12, 56). Por « sinais do tempo », nesta palavra de Jesus, deve-se entender o seu próprio caminho, Ele mesmo. Interpretar os sinais do tempo à luz da fé significa reconhecer a presença de Cristo em cada período de tempo. Nas revelações privadas reconhecidas pela Igreja — e portanto na de Fátima —, trata-se disto mesmo: ajudar-nos a compreender os sinais do tempo e a encontrar na fé a justa resposta para os mesmos.
 
A estrutura antropológica das revelações privadas 
 
Tendo nós procurado, com estas reflexões, determinar o lugar teológico das revelações privadas, devemos agora, ainda antes de nos lançarmos numa interpretação da mensagem de Fátima, esclarecer, embora brevemente, o seu carácter antropológico (psicológico). A antropologia teológica distingue, neste âmbito, três formas de percepção ou « visão »: a visão pelos sentidos, ou seja, a percepção externa corpórea; a percepção interior; e a visão espiritual (visio sensibilisimaginativaintellectualis). É claro que, nas visões de Lourdes, Fátima, etc, não se trata da percepção externa normal dos sentidos: as imagens e as figuras vistas não se encontram fora no espaço circundante, como está lá, por exemplo, uma árvore ou uma casa. Isto é bem evidente, por exemplo, no caso da visão do inferno (descrita na primeira parte do « segredo » de Fátima) ou então na visão descrita na terceira parte do « segredo », mas pode-se facilmente comprovar também noutras visões, sobretudo porque não eram captadas por todos os presentes, mas apenas pelos « videntes ». De igual modo, é claro que não se trata duma « visão » intelectual sem imagens, como acontece nos altos graus da mística. Trata-se, portanto, da categoria intermédia, a percepção interior que, para o vidente, tem uma força de presença tal que equivale à manifestação externa sensível.
  
Este ver interiormente não significa que se trata de fantasia, que seria apenas uma expressão da imaginação subjectiva. Significa, antes, que a alma recebe o toque suave de algo real mas que está para além do sensível, tornando-a capaz de ver o não-sensível, o não-visível aos sentidos: uma visão através dos « sentidos internos ». Trata-se de verdadeiros « objectos » que tocam a alma, embora não pertençam ao mundo sensível que nos é habitual. Por isso, exige-se uma vigilância interior do coração que, na maior parte do tempo, não possuímos por causa da forte pressão das realidades externas e das imagens e preocupações que enchem a alma. A pessoa é levada para além da pura exterioridade, onde é tocada por dimensões mais profundas da realidade que se lhe tornam visíveis. Talvez assim se possa compreender por que motivo os destinatários preferidos de tais aparições sejam precisamente as crianças: a sua alma ainda está pouco alterada, e quase intacta a sua capacidade interior de percepção. « Da boca dos pequeninos e das crianças de peito recebeste louvor »: esta foi a resposta de Jesus — servindo-se duma frase do Salmo 8 (v. 3) — à crítica dos sumos sacerdotes e anciãos, que achavam inoportuno o grito hossana das crianças (Mt 21, 16). 
 
Como dissemos, a « visão interior » não é fantasia, mas uma verdadeira e própria maneira de verificação. Fá-lo, porém, com as limitações que lhe são próprias. Se, na visão exterior, já interfere o elemento subjectivo, isto é, não vemos o objecto puro mas este chega-nos através do filtro dos nossos sentidos que têm de operar um processo de tradução; na visão interior, isso é ainda mais claro, sobretudo quando se trata de realidades que por si mesmas ultrapassam o nosso horizonte. O sujeito, o vidente, tem uma influência ainda mais forte; vê segundo as próprias capacidades concretas, com as modalidades de representação e conhecimento que lhe são acessíveis. Na visão interior, há, de maneira ainda mais acentuada que na exterior, um processo de tradução, desempenhando o sujeito uma parte essencial na formação da imagem daquilo que aparece. A imagem pode ser captada apenas segundo as suas medidas e possibilidades. Assim, tais visões não são em caso algum a « fotografia » pura e simples do Além, mas trazem consigo também as possibilidades e limitações do sujeito que as apreende.
 
Isto é patente em todas as grandes visões dos Santos; naturalmente vale também para as visões dos pastorinhos de Fátima. As imagens por eles delineadas não são de modo algum mera expressão da sua fantasia, mas fruto duma percepção real de origem superior e íntima; nem se hão-de imaginar como se por um instante se tivesse erguido a ponta do véu do Além, aparecendo o Céu na sua essencialidade pura, como esperamos vê-lo na união definitiva com Deus. Poder-se-ia dizer que as imagens são uma síntese entre o impulso vindo do Alto e as possibilidades disponíveis para o efeito por parte do sujeito que as recebe, isto é, das crianças. Por tal motivo, a linguagem feita de imagens destas visões é uma linguagem simbólica. Sobre isto, diz o Cardeal Sodano: « Não descrevem de forma fotográfica os detalhes dos acontecimentos futuros, mas sintetizam e condensam sobre a mesma linha de fundo factos que se prolongam no tempo numa sucessão e duração não especificadas ». Esta sobreposição de tempos e espaços numa única imagem é típica de tais visões, que, na sua maioria, só podem ser decifradas a posteriori. E não é necessário que cada elemento da visão tenha de possuir uma correspondência histórica concreta. O que conta é a visão como um todo, e a partir do conjunto das imagens é que se devem compreender os detalhes. O que efectivamente constitui o centro duma imagem só pode ser desvendado, em última análise, a partir do que é o centro absoluto da « profecia » cristã: o centro é o ponto onde a visão se torna apelo e indicação da vontade de Deus.
 
Uma tentativa de interpretação do « segredo » de Fátima 
 
A primeira e a segunda parte do « segredo » de Fátima foram já discutidas tão amplamente por específicas publicações, que não necessitam de ser ilustradas novamente aqui. Queria apenas chamar brevemente a atenção para o ponto mais significativo. Os pastorinhos experimentaram, durante um instante terrível, uma visão do inferno. Viram a queda das « almas dos pobres pecadores ». Em seguida, foi-lhes dito o motivo pelo qual tiveram de passar por esse instante: para « salvá-las » — para mostrar um caminho de salvação. Isto faz-nos recordar uma frase da primeira Carta de Pedro que diz: « Estais certos de obter, como prémio da vossa fé, a salvação das almas » (1, 9). Como caminho para se chegar a tal objectivo, é indicado de modo surpreendente para pessoas originárias do ambiente cultural anglo-saxónico e germânico - a devoção ao Imaculado Coração de Maria. Para compreender isto, deveria bastar uma breve explicação. O termo « coração », na linguagem da Bíblia, significa o centro da existência humana, uma confluência da razão, vontade, temperamento e sensibilidade, onde a pessoa encontra a sua unidade e orientação interior. O « coração imaculado » é, segundo o evangelho de Mateus (5, 8), um coração que a partir de Deus chegou a uma perfeita unidade interior e, consequentemente, « vê a Deus ». Portanto, « devoção » ao Imaculado Coração de Maria é aproximar-se desta atitude do coração, na qual ofiat — « seja feita a vossa vontade » — se torna o centro conformador de toda a existência. Se porventura alguém objectasse que não se deve interpor um ser humano entre nós e Cristo, lembre-se de que Paulo não tem medo de dizer às suas comunidades: « Imitai-me » (cf. 1 Cor4, 16; Fil 3, 17; 1 Tes 1, 6; 2 Tes 3, 7.9). No Apóstolo, elas podem verificar concretamente o que significa seguir Cristo. Mas, com quem poderemos nós aprender sempre melhor do que com a Mãe do Senhor?
 
Chegamos assim finalmente à terceira parte do « segredo » de Fátima, publicado aqui pela primeira vez integralmente. Como resulta da documentação anterior, a interpretação dada pelo Cardeal Sodano, no seu texto do dia 13 de Maio, tinha antes sido apresentada pessoalmente à Irmã Lúcia. A tal propósito, ela começou por observar que lhe foi dada a visão, mas não a sua interpretação. A interpretação, dizia, não compete ao vidente, mas à Igreja. No entanto, depois da leitura do texto, a Irmã Lúcia disse que tal interpretação corresponde àquilo que ela mesma tinha sentido e que, pela sua parte, reconhecia essa interpretação como correcta. Sendo assim, limitar-nos-emos, naquilo que vem a seguir, a dar de forma profunda um fundamento à referida interpretação, partindo dos critérios anteriormente desenvolvidos.
 
Do mesmo modo que tínhamos indentificado, como palavra-chave da primeira e segunda parte do « segredo », a frase « salvar as almas », assim agora a palavra-chave desta parte do « segredo » é o tríplice grito: « Penitência, Penitência, Penitência! » Volta-nos ao pensamento o início do Evangelho: « Pænitemini et credite evangelio » (Mc 1, 15). Perceber os sinais do tempo significa compreender a urgência da penitência, da conversão, da fé. Tal é a resposta justa a uma época histórica caracterizada por grandes perigos, que serão delineados nas sucessivas imagens. Deixo aqui uma recordação pessoal: num colóquio que a Irmã Lúcia teve comigo, ela disse-me que lhe parecia cada vez mais claramente que o objectivo de todas as aparições era fazer crescer sempre mais na fé, na esperança e na caridade; tudo o mais pretendia apenas levar a isso.  
Examinemos agora mais de perto as diversas imagens. O anjo com a espada de fogo à esquerda da Mãe de Deus lembra imagens análogas do Apocalipse: ele representa a ameaça do juízo que pende sobre o mundo. A possibilidade que este acabe reduzido a cinzas num mar de chamas, hoje já não aparece de forma alguma como pura fantasia: o próprio homem preparou, com suas invenções, a espada de fogo. Em seguida, a visão mostra a força que se contrapõe ao poder da destruição: o brilho da Mãe de Deus e, de algum modo proveniente do mesmo, o apelo à penitência. Deste modo, é sublinhada a importância da liberdade do homem: o futuro não está de forma alguma determinado imutavelmente, e a imagem vista pelos pastorinhos não é, absolutamente, um filme antecipado do futuro, do qual já nada se poderia mudar. Na realidade, toda a visão acontece só para chamar em campo a liberdade e orientá-la numa direcção positiva. O sentido da visão não é, portanto, o de mostrar um filme sobre o futuro, já fixo irremediavelmente; mas exactamente o contrário: o seu sentido é mobilizar as forças da mudança em bem. Por isso, há que considerar completamente extraviadas aquelas explicações fatalistas do « segredo » que dizem, por exemplo, que o autor do atentado de 13 de Maio de 1981 teria sido, em última análise, um instrumento do plano divino predisposto pela Providência e, por conseguinte, não poderia ter agido livremente, ou outras ideias semelhantes que por aí andam. A visão fala sobretudo de perigos e do caminho para salvar-se deles.
 
As frases seguintes do texto mostram uma vez mais e de forma muito clara o carácter simbólico da visão: Deus permanece o incomensurável e a luz que está para além de qualquer visão nossa. As pessoas humanas são vistas como que num espelho. Devemos ter continuamente presente esta limitação inerente à visão, cujos confins estão aqui visivelmente indicados. O futuro é visto apenas « como que num espelho, de maneira confusa » (cf. 1 Cor13, 12). Consideremos agora as diversas imagens que se sucedem no texto do « segredo ». O lugar da acção é descrito com três símbolos: uma montanha íngreme, uma grande cidade meia em ruínas e finalmente uma grande cruz de troncos toscos. A montanha e a cidade simbolizam o lugar da história humana: a história como árdua subida para o alto, a história como lugar da criatividade e convivência humana e simultaneamente de destruições pelas quais o homem aniquila a obra do seu próprio trabalho. A cidade pode ser lugar de comunhão e progresso, mas também lugar do perigo e da ameaça mais extrema. No cimo da montanha, está a cruz: meta e ponto de orientação da história. Na cruz, a destruição é transformada em salvação; ergue-se como sinal da miséria da história e como promessa para a mesma.
Aparecem lá, depois, pessoas humanas: o Bispo vestido de branco (« tivemos o pressentimento que era o Santo Padre »), outros bispos, sacerdotes, religiosos e religiosas e, finalmente, homens e mulheres de todas as classes e posições sociais. O Papa parece caminhar à frente dos outros, tremendo e sofrendo por todos os horrores que o circundam. E não são apenas as casas da cidade que jazem meio em ruínas; o seu caminho é ladeado pelos cadáveres dos mortos. Deste modo, o caminho da Igreja é descrito como uma Via Sacra, como um caminho num tempo de violência, destruições e perseguições. Nesta imagem, pode-se ver representada a história dum século inteiro. Tal como os lugares da terra aparecem sinteticamente representados nas duas imagens da montanha e da cidade e estão orientados para a cruz, assim também os tempos são apresentados de forma contraída: na visão, podemos reconhecer o século vinte como século dos mártires, como século dos sofrimentos e perseguições à Igreja, como o século das guerras mundiais e de muitas guerras locais que ocuparam toda a segunda metade do mesmo, tendo feito experimentar novas formas de crueldade. No « espelho » desta visão, vemos passar as testemunhas da fé de decénios. A este respeito, é oportuno mencionar uma frase da carta que a Irmã Lúcia escreveu ao Santo Padre no dia 12 de Maio de 1982: « A terceira parte do “segredo” refere-se às palavras de Nossa Senhora: “Se não, [a Rússia] espalhará os seus erros pelo mundo, promovendo guerras e perseguições à Igreja. Os bons serão martirizados, o Santo Padre terá muito que sofrer, várias nações serão aniquiladas” ».
 
Na Via Sacra deste século, tem um papel especial a figura do Papa. Na árdua subida da montanha, podemos sem dúvida ver figurados conjuntamente diversos Papas, começando de Pio X até ao Papa actual, que partilharam os sofrimentos deste século e se esforçaram por avançar, no meio deles, pelo caminho que leva à cruz. Na visão, também o Papa é morto na estrada dos mártires. Não era razoável que o Santo Padre, quando, depois do atentado de 13 de Maio de 1981, mandou trazer o texto da terceira parte do « segredo », tivesse lá identificado o seu próprio destino? Esteve muito perto da fronteira da morte, tendo ele mesmo explicado a sua salvação com as palavras seguintes: « Foi uma mão materna que guiou a trajectória da bala e o Papa agonizante deteve-se no limiar da morte » (13 de Maio de 1994). O facto de ter havido lá uma « mão materna » que desviou a bala mortífera demonstra uma vez mais que não existe um destino imutável, que a fé e a oração são forças que podem influir na história e que, em última análise, a oração é mais forte que as balas, a fé mais poderosa que os exércitos.
 
A conclusão do « segredo » lembra imagens, que Lúcia pode ter visto em livros de piedade e cujo conteúdo deriva de antigas intuições de fé. É uma visão consoladora, que quer tornar permeável à força sanificante de Deus uma história de sangue e de lágrimas. Anjos recolhem, sob os braços da cruz, o sangue dos mártires e com ele regam as almas que se aproximam de Deus. O sangue de Cristo e o sangue dos mártires são vistos aqui juntos: o sangue dos mártires escorre dos braços da cruz. O seu martírio realiza-se solidariamente com a paixão de Cristo, identificando-se com ela. Eles completam em favor do corpo de Cristo o que ainda falta aos seus sofrimentos (cf. Col 1, 24). A sua própria vida tornou-se eucaristia, inserindo-se no mistério do grão de trigo que morre e se torna fecundo. O sangue dos mártires é semente de cristãos, disse Tertuliano. Tal como nasceu a Igreja da morte de Cristo, do seu lado aberto, assim também a morte das testemunhas é fecunda para a vida futura da Igreja. Deste modo, a visão da terceira parte do « segredo », tão angustiante ao início, termina numa imagem de esperança: nenhum sofrimento é vão, e precisamente uma Igreja sofredora, uma Igreja dos mártires torna-se sinal indicador para o homem na sua busca de Deus. Não se trata apenas de ver os que sofrem acolhidos na mão amorosa de Deus como Lázaro, que encontrou a grande consolação e misteriosamente representa Cristo, que por nós Se quis fazer o pobre Lázaro; mas há algo mais: do sofrimento das testemunhas deriva uma força de purificação e renovamento, porque é a actualização do próprio sofrimento de Cristo e transmite ao tempo presente a sua eficácia salvífica.
 
Chegamos assim a uma última pergunta: O que é que significa no seu conjunto (nas suas três partes) o « segredo » de Fátima? O que é nos diz a nós? Em primeiro lugar, devemos supor, como afirma o Cardeal Sodano, que « os acontecimentos a que faz referência a terceira parte do “segredo” de Fátima parecem pertencer já ao passado ». Os diversos acontecimentos, na medida em que lá são representados, pertencem já ao passado. Quem estava à espera de impressionantes revelações apocalípticas sobre o fim do mundo ou sobre o futuro desenrolar da história, deve ficar desiludido. Fátima não oferece tais satisfações à nossa curiosidade, como, aliás, a fé cristã em geral que não pretende nem pode ser alimento para a nossa curiosidade. O que permanece — dissemo-lo logo ao início das nossas reflexões sobre o texto do « segredo » — é a exortação à oração como caminho para a « salvação das almas », e no mesmo sentido o apelo à penitência e à conversão.
 
Queria, no fim, tomar uma vez mais outra palavra-chave do « segredo » que justamente se tornou famosa: « O meu Imaculado Coração triunfará ». Que significa isto? Significa que este Coração aberto a Deus, purificado pela contemplação de Deus, é mais forte que as pistolas ou outras armas de qualquer espécie. O fiat de Maria, a palavra do seu Coração, mudou a história do mundo, porque introduziu neste mundo o Salvador: graças àquele « Sim », Deus pôde fazer-Se homem no nosso meio e tal permanece para sempre. Que o maligno tem poder neste mundo, vemo-lo e experimentamo-lo continuamente; tem poder, porque a nossa liberdade se deixa continuamente desviar de Deus. Mas, desde que Deus passou a ter um coração humano e deste modo orientou a liberdade do homem para o bem, para Deus, a liberdade para o mal deixou de ter a última palavra. O que vale desde então, está expresso nesta frase: « No mundo tereis aflições, mas tende confiança! Eu venci o mundo » (Jo 16, 33). A mensagem de Fátima convida a confiar nesta promessa.
 
Joseph Card. Ratzinger 
Prefeito da Congregação para a Doutrina da Fé 
  
 

 
(1) Lê-se no diário de João XXIII, a 17 de Agosto de 1959: « Audiências: P. Philippe, Comissário do S.O., que me traz a carta que contém a terceira parte dos segredos de Fátima. Reservo-me de a ler com o meu Confessor ». 
 
(2) Vale a pena recordar o comentário feito pelo Santo Padre, na Audiência Geral de 14 de Outubro de 1981, sobre « O acontecimento de Maio: grande prova divina », em:Insegnamenti di Giovanni Paolo II, IV‑2 (Città del Vaticano 1981), 409-412; cf.L'Osservatore Romano (ed. portuguesa de 18-X-1981), 484.
 
(3) Radiomensagem durante o rito, na Basílica de Santa Maria Maior, « Veneração, agradecimento, entrega à Virgem Maria Theotokos », em: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, IV-1 (Città del Vaticano 1981), 1246; cf. L'Osservatore Romano (ed. portuguesa de 14-VI-1981), 302.
 
(4) Na Jornada Jubilar das Famílias, o Papa entrega a Nossa Senhora os homens e as nações:Insegnamenti di Giovanni Paolo II, VII-1 (Città del Vaticano 1984), 775-777; cf.L'Osservatore Romano (ed. portuguesa de 1-IV-1984), 157 e 160.
 
(5) Texto original da carta:
 
(6) Na « quarta memória », de 8 de Dezembro de 1941, a Irmã Lúcia escreve: « Começo pois a minha nova tarefa, e cumprirei as ordens de V. Ex.cia Rev.ma e os desejos do Senhor Dr. Galamba. Excetuando a parte do segredo que por agora não me é permitido revelar, direi tudo; advertidamente não deixarei nada. Suponho que poderão esquecer-me apenas alguns pequenos detalhes de mínima importância ».
 Texto original:
 
(7) Na citada « quarta memória », a Irmã Lúcia acrescenta: « Em Portugal se conservará sempre o dogma da fé etc. ».
 Texto original:
 
(8) Na transcrição, respeitou-se o texto original mesmo quando havia erros e imprecisões de escrita e pontuação, os quais, aliás, não impedem a compreensão daquilo que a vidente quis dizer.
  
FONTE

domingo, 15 de março de 2015

A Mensagem de Fátima. O Grande Castigo Iminente Revelado no Terceiro Segredo de Fátima


A Mensagem de Fátima.

O Grande Castigo Iminente Revelado no Terceiro Segredo de Fátima

I Parte

Pelo Padre Paul Kramer, B.Ph., S.T.B., M. Div., S.T.L. (Cand.)



A Mensagem de Fátima, e particularmente o Terceiro Segredo, revela o Grande Castigo pelo qual Deus punirá todo o mundo pelos crimes da humanidade pecadora, se as pessoas não se arrependerem e deixarem de O ofender. Em 13 de Outubro de 1917, em Fátima, momentos antes do grande Milagre do Sol, a Santíssima Virgem disse: "É preciso que se emendem, que peçam perdão dos seus pecados. Não ofendam mais a Deus Nosso Senhor, que já está muito ofendido."

Nossa Senhora avisou-nos das gravíssimas consequências de este aviso não ser atendido. A maior consequência e o supremo castigo para as almas que não se arrependerem é o eterno castigo do inferno. Foi para evitar a condenação eterna das almas redimidas pelo Sangue do Nosso Divino Salvador Jesus Cristo que a Sua Santíssima Mãe veio a Fátima. Assim explicou na aparição de 13 de Julho de 1917:

"Vistes o inferno, para onde vão as almas dos pobres pecadores. Para as salvar, Deus quer estabelecer no Mundo a devoção ao Meu Imaculado Coração. Se fizerem o que Eu vos disser, salvar-se-ão muitas almas e terão paz."LER...

sábado, 14 de março de 2015

O Grande Castigo Iminente Revelado no Terceiro Segredo de Fátima. HABLA UN ESTUDIOSO ESPECIALIZADO EN PROFECÍAS (Entrevista al Padre Kramer)

 El Padre Paul Kramer, en esta entrevista para The Fatima Crusader (El Cruzado de Fátima) ha concluido de su investigación que el Tercer Secreto profetiza mucho más que la apostasía en la Iglesia, que comienza “en la cima.”

HABLA UN ESTUDIOSO ESPECIALIZADO EN PROFECÍAS (Entrevista al Padre Kramer)

IMPACTANTES REVELACIONES



El Padre Paul Kramer, quien ha sido un estudioso y especialista de los hechos y las circunstancias del Tercer Secreto de Fátima durante unos treinta y cinco años, en esta entrevista para The Fatima Crusader (El Cruzado de Fátima) ha concluido de su investigación que el Tercer Secreto profetiza mucho más que la apostasía en la Iglesia, que comienza “en la cima”, como fue revelado por el Cardenal Ciappi, el teólogo personal de cinco Papas consecutivos (desde Pío XII a Juan Pablo II), quien leyó el Secreto. Eso mismo ha sido señalado claramente por otros muchos estudiosos de Fátima, que concuerdan que es el principio del Tercer Secreto el que comienza con las “palabras de la Virgen”: “En Portugal, el dogma de la fe será siempre preservado”, a lo que la Hermana Lucía agregó “etc.” para indicar que seguían más palabras de Nuestra Señora en el Tercer Secreto.

En esta entrevista el Padre Kramer muestra cómo las palabras faltantes de la Virgen completarían el rompecabezas cuyas piezas ya están disponibles para nosotros de fuentes de confianza, incluyendo al mismo Papa Juan Pablo II. Considere el lector que si bien esta entrevista fue realizada hace tiempo, cobra gran actualidad en las presentes circunstancias que atraviesa la Iglesia. Y si bien, las profecías privadas (esto es, las que no están contenidas en el depósito de la Revelación, es decir la Sagrada Biblia) no constituyen dogmas de fe y menos aún sus interpretaciones, dichas profecías deben ser tomadas en cuenta y consideradas porque es erróneo despreciar las profecías de personas a las que la Iglesia ha elevado a los altares o gozan de credibilidad, tanto porque sus mensajes no contravienen el dogma católico, como por ser verosímiles y porque se vislumbra o se ha comprobado, en parte, su cumplimiento lo que permite concluir que realmente vienen de Dios.

Veamos, pues, esta interesantísima entrevista:

The Fatima Crusader (FC): ¿Por qué piensa usted que el Tercer Secreto de Fátima revela aún más que la apostasía en la Iglesia “comenzando en la cima,” como reveló el Cardenal Ciappi?

Padre Kramer: En primer lugar, la visión el Tercer Secreto publicada por el Vaticano en junio de 2000 revela una catástrofe tanto material como espiritual: asesinato de obispos, sacerdotes, religiosos y laicos, una ciudad semi-destruída, y el Papa que está siendo ejecutado por soldados al pie de una gran cruz de madera fuera de esa ciudad semi-destruída.

Recordemos la reveladora entrevista de 1984 del Cardenal Ratzinger (hoy Papa Benedicto XVI) con la revista Jesús, en la cual él trató sobre el Tercer Secreto, que reconoció haber leído. En esa entrevista, el Cardenal reveló más de lo que tal vez quiso decir. El conectó tres elementos a la vez: el Tercer Secreto, la Sagrada Escritura y otras apariciones marianas aprobadas por la Iglesia como auténticas. Como él dijo en 1984 –y lo cito exactamente– “el contenido de ese ‘Tercer Secreto’ corresponde a lo que ha sido anunciado en la Escritura, y lo que ha sido dicho una y otra vez en muchas otras apariciones marianas…”.

Así, no puede haber duda, nosotros sabemos de la propia boca del Papa actualmente reinante (Benedicto XVI), que lo que está en el Tercer Secreto corresponde a lo que está en la Escritura y también a lo que ha sido revelado una y otra vez en otras apariciones marianas. Esa es nuestra clave.

Ahora, es obvio que la visión del “obispo vestido de blanco” está lejos de contener, en forma lo suficientemente explícita, por sí misma –sin ninguna palabra explicativa de la Virgen María– los elementos de la Sagrada Escritura y de las “muchas otras apariciones Marianas que el Papa actual aludió cuando era aún el Cardenal Ratzinger. Verdaderamente, ninguna de las apariciones marianas reconocidas incluye una visión del Papa siendo ejecutado fuera de una ciudad semi-destruida. Así, nosotros ya sabemos que algo más grande está faltando en la revelación del Vaticano de junio de 2000.

FC: Pero, ¿dónde vamos a encontrar lo que está faltando?

Especialista sobre Fátima
Padre Kramer: Nosotros comenzamos nuestra investigación estudiando lo que otros que habían leído el Tercer Secreto habían dicho sobre él, y ellos nos han dado algunos indicios muy expresivos. Por ejemplo, el fallecido Malachi Martin leyó el Secreto. Yo escuché la historia contada por uno de sus íntimos amigos. Un día de 1960, Martin, quien era entonces secretario personal del Cardenal Bea en Roma, se encontró viajando en un automóvil con él y con el Papa Juan XXIII. Así, había cuatro personas presentes en el vehículo: el conductor, el Papa Juan, el Cardenal Bea y Malachi Martin.

Ahora, como Malachi Martin era secretario personal del Cardenal Bea y fue también un estrecho colaborador de Juan XXIII, resultó apenas sorprendente que Malachi se encontrara en esa situación. Y durante ese viaje en automóvil, el mismo Papa Juan, en ese día de 1960, le alargó el Secreto a Malachi. Estaba escrito en una hoja de papel, no en las cuatro hojas de papel presentadas por el Vaticano en 2000. Malachi leyó el Secreto inmediatamente, y en muchas ocasiones posteriores él habló del Tercer Secreto aún cuando estaba bajo juramento de no divulgar explícitamente su contenido. Pero cuando otra persona tocaba cuestiones del Secreto, él diría sí o no, si estaba en el Secreto o no.

FC: ¿Puede usted darnos un ejemplo de eso?

Padre Kramer: Por ejemplo, en su última entrevista en vivo en los pasados años 90 en el show Art Bell, ante millones de oyentes, Malachi dijo que hay algo terriblemente horroroso en el Tercer Secreto, y admitió que sí, que habrá una guerra mundial y un gran desastre en el cual morirán muchas personas. Pero, agregó, hay algo aún más horripilante que eso en el Secreto, aunque él no afirma explícitamente de que se trata. [Nota del Editor: el Padre Kramer habla más sobre esa “cosa horripilante” más adelante en esta entrevista.]

FC: Hemos escuchado muchas veces sobre declaraciones del Papa Juan Pablo II en Fulda, Alemania, en 1980, referidas al verdadero contenido del Tercer Secreto. ¿Qué sabe usted de eso?

Padre Kramer: Sí, el Papa Juan Pablo II nos dio un indicio de cuales son los contenidos. En noviembre de 1980 él visitó la Catedral de Fulda, en Alemania, y allí habló del Tercer Secreto a un pequeño grupo. Se le preguntó por qué aún no había sido revelado el Secreto, y él dio algunas respuestas.

Primero, el Papa dijo que no había sido revelado porque de su conocimiento surgen responsabilidades y mucha gente solo quiere conocerlo por razones de curiosidad. Así, para evitar el sensacionalismo, él no quiso revelar el contenido del Tercer Secreto.

Pero luego –y aquí comenzamos a ver que el Secreto incluye aún más que la apostasía en la Iglesia– él también dijo que es suficiente para usted saber que regiones íntegras de la tierra serán inundadas, con agua desbordando grandes regiones de la tierra, y que millones morirán de un momento al siguiente.

FC: ¿Dijo el Papa algo más en Fulda?

Padre Kramer: Si, dijo que hay otra razón por la que él no quiere revelar el Tercer Secreto –y esa fue una clave en mi investigación de las cuestión– y es que él no quiso alentar a los comunistas a dar ciertos pasos. Ahora ¿a qué pasos pudo referirse? Bien, nosotros podemos conjeturar muy claramente que una cosa que podría alentar a los comunistas es la revelación que ellos podrían ganar la Guerra Mundial a la que Malachi Martin se refirió en la entrevista en Art Bell.

FC: Pero, ¿cómo sabemos que los relatos de lo que el Papa dijo en Fulda son fieles?

El P. Kramer en una conferencia en Roma
Padre Kramer: Alguna gente cuestionó si el Papa Juan Pablo II verdaderamente hizo en Fulda esas declaraciones sobre el Tercer Secreto. Pero esa objeción no puede ser sostenida. En primer lugar, hubo una mujer periodista que tomó nota de todas las palabras del Santo Padre y publicó una trascripción en una revista llamada Stimme des Glaubens (La Voz de la Fe). El Vaticano nunca ha cuestionado la exactitud de las citas en ese artículo. Luego hubo un segundo testigo, un sacerdote alemán, que escribió palabra por palabra lo que dijo el Papa en esa ocasión; y más tarde dijo al Papa que había hecho eso, y el Papa se lo agradeció.

Ahora bien, hablo y leo alemán por mí mismo, y leí el texto en alemán preparado entonces por ese sacerdote, cuando viajaba cerca de Fulda, en 1983. La Madre Superiora de una comunidad alemana de religiosas me mostró el texto y era idéntico al que había publicado la mujer periodista. Por lo tanto, el sacerdote alemán y la mujer periodista dieron idéntico testimonio respecto de lo que el Papa había dicho en Fulda. Así, ambos, o registraron las declaraciones del Papa en taquigrafía, o bien las grabaron. Pero, palabra por palabra, los textos fueron idénticos. Por eso, pienso que no puede haber dudas sobre la autenticidad de las declaraciones del Papa en Fulda.

FC: ¿Pero cómo relacionar las revelaciones del Papa en Fulda con la Escritura y con las otras apariciones referidas por el Cardenal Ratzinger en 1984?

Padre Kramer: Allí es donde las piezas del rompecabezas del Tercer Secreto comienzan a encajar una con otra. Primero, en lo que se refiere a las “otras apariciones marianas” de las que habló el Cardenal Ratzinger, tenemos la aprobación de la aparición mariana de Nuestra Señora del Buen Suceso en Quito, Ecuador, en 1634. En esa aparición, Nuestra Señora advirtió de lo que precisamente el Tercer Secreto predice: una gran apostasía en la Iglesia. Nuestra Señora dijo a la Venerable Madre Mariana de Jesús Torres que en el pasado siglo XIX y a lo largo de la mayor parte del siglo XX, la Iglesia cedería a una gran herejía. El Sacramento del Matrimonio “será atacado y profanado,” y la Masonería, que entonces estará en el poder, promulgaría leyes inicuas con el objetivo de abolir ese Sacramento, haciendo fácil a cualquiera vivir en pecado, fomentando la procreación de hijos ilegítimos sin la bendición de la Iglesia. Entonces, Nuestra Señora advirtió, “el espíritu cristiano decaerá rápidamente, extinguiendo la preciosa luz de la Fe, hasta alcanzar el punto que habrá una casi total y general corrupción de las costumbres (de la moral), y eso resultará en la falta de vocaciones sacerdotales y religiosas…

Sor Mariana a quien se le
apareció la Virgen del Buen Suceso
Nuestra Señora del Buen Suceso advirtió además que durante ese tiempo “ya no se encontrará inocencia en los niños, ni modestia en las mujeres” y que “el clero secular (diocesano) dejará mucho que desear porque los sacerdotes se volverán negligentes en sus sagrados deberes… Faltando un Prelado y Padre para guiarlos con amor paternal, bondad, fortaleza, sabiduría y prudencia, muchos sacerdotes perderán su espíritu, poniendo sus almas en gran peligro.”

Pero luego, en un paralelo directo con el Triunfo del Inmaculado Corazón, Nuestra Señora del Buen Suceso declaró que ese tiempo, el más oscuro en la historia de la Iglesia, “marcará el arribo de Mi hora” y que Dios finalmente “podrá fin a aquellos tiempos siniestros, enviando a esta Iglesia el Prelado que restaurará el espíritu de sus sacerdotes”.

Así, nosotros vemos aquí un estrecho paralelo con lo que indudablemente está revelado en el Tercer Secreto respecto a la apostasía en la Iglesia, que seguirá en algún punto a la Consagración de Rusia, a la conversión de Rusia y, “Al fin” al triunfo del Inmaculado Corazón. Muchos estudiosos de Fátima ya han conjeturado esto respecto al Tercer Secreto.

FC: De acuerdo, pero ¿qué hay de los otros elementos del Tercer Secreto aludidos por Juan Pablo II y Malachi Martin, aquellos que van más allá del castigo espiritual y atañen a un castigo material, incluyendo una guerra mundial?

Padre Kramer: Allí es donde precisamente las apariciones marianas completan el rompecabezas, al agregar al castigo espiritual el elemento de un castigo material. En 1973 y durante varios años posteriores, en Akita, Japón, Nuestra Señora obró una serie de apariciones, aprobadas como auténticas por el obispo local luego de ocho años de investigaciones. De lo más expresivamente, el propio Cardenal Ratzinger, como Prefecto de la Congregación para la Doctrina de la Fe, juzgó esas apariciones dignas de creencia en 1988, y estaba claramente al corriente de esas apariciones cuando dio la entrevista a la revista Jesús.

En realidad, Catholic World News informó el 11 de octubre de 2001 que Howard Dee, antiguo embajador filipino ante el Vaticano, dijo en una entrevista a la revista Inside the Vatican en 1998 que “Monseñor Ito, [obispo local de Akita, hoy fallecido] estaba seguro que Akita fue una extensión de Fátima, y el Cardenal Ratzinger me confirmó personalmente que esos dos mensajes, el de Fátima y el de Akita, son esencialmente lo mismo.” La misma historia de Catholic World News citó más adelante que “tanto el Obispo Ito como el Cardenal Ratzinger declararon los mensajes y eventos de Akita como de origen sobrenatural y los calificaron como ‘dignos de creencia’”.

Teniendo en cuenta esas sorprendentes declaraciones del Cardenal Ratzinger, nosotros podemos considerar lo que Nuestra Señora de Akita dijo a la Hermana Agnes Katsuko Sasagawa el 13 de octubre de 1973 –en el aniversario mismo del Milagro del Sol– y permítanme citar esto palabra por palabra:

Ntra. Sra. de Akita
“Como te digo, si los hombres no se arrepienten y mejoran por sí mismos, el Padre infligirá un terrible castigo a toda la humanidad. Será un castigo más grande que el diluvio, tal como uno nunca ha visto antes. Caerá fuego del cielo y borrará una gran parte de la humanidad, los buenos tanto como los malos, no librándose ni los sacerdotes ni los fieles. Los sobrevivientes se encontrarán tan desolados que envidiarán a los muertos. Las únicas armas que quedarán para vosotros serán el Rosario y el Signo dejado por Mi Hijo. Cada día rezad las oraciones del Rosario. Con el Rosario, rezad por el Papa, los obispos y los sacerdotes.

“La obra del demonio se infiltrará incluso dentro de la Iglesia de tal manera, que uno verá cardenales oponiéndose a cardenales, obispos contra obispos. Los sacerdotes que me veneren serán despreciados y enfrentados por sus cofrades… las iglesias y los altares saqueados; la Iglesia estará llena de aquellos que aceptan compromisos y el demonio presionará a muchos sacerdotes y almas consagradas a dejar el servicio del Señor.”

Así, nosotros vemos la combinación, en una aparición mariana aprobada, de dos elementos: la catástrofe material y la catástrofe espiritual. Vemos la apostasía en la Iglesia –también predecida por Nuestra Señora del Buen Suceso– acompañada por un evento cataclísmico que castiga a todo el mundo.

Aquí, como recién anoté, el Cardenal Ratzinger admitió al antiguo embajador filipino en el Vaticano que el Mensaje de Fátima y el Mensaje de Akita son esencialmente lo mismo. Sin embargo, ni las primeras dos partes del Secreto de Fátima ni la visión del Tercer Secreto publicada en el 2000 dice lo que dijo Nuestra Señora de Akita. En realidad, no tenemos ninguna palabra de Nuestra Señora agregada a la visión del Tercer Secreto. Sin embargo, nosotros vemos llamas descendiendo hacia la tierra de las manos de un ángel vengador, y a Nuestra Señora haciendo retroceder las llamas cuando el ángel grita “penitencia, penitencia, penitencia”. Noto el paralelo con el ángel blandiendo una espada, en primer plano, en la aparición de Nuestra Señora de Knock.

Pero, ¿no vendrá un tiempo en que Nuestra Señora ya no pueda volver atrás el fuego consumidor [y la espada] de la venganza del Cielo? Eso, aparentemente, es lo que Nuestra Señora de Akita nos advirtió en 1973, a 56 años del Milagro del Sol.

Claramente, entonces, lo que hace a las dos apariciones –Fátima y Akita– “esencialmente” iguales debe encontrarse en las palabras faltantes de Nuestra Señora de Fátima que corresponden a las de Nuestra Señora de Akita. Esas deberían haber sido la mismas “palabras de la Virgen” que el Vaticano no reveló en 1960, cuando dijo al mundo que el Tercer Secreto no sería revelado, como todos esperaron que ocurriera.

FC: Eso es bastante asombroso. Pero ¿qué nos dice de la pregunta precisa de si el castigo incluirá una guerra mundial, entre otras calamidades a acontecer a la Iglesia y al mundo?

Sor Elena Aiello
Padre Kramer: Aquí nosotros encontramos algunas piezas más del rompecabezas en las apariciones marianas. Me estoy refiriendo a losmensajes de Nuestra Señora a la Hermana Elena Aiello, quien murió en 1961. Ella fue muy renombrada por las revelaciones que había recibido de Nuestra Señora y fue grandemente estimada por el Papa Pío XII, aunque tal vez muchos norteamericanos no hayan escuchado de ella. Nuestra Señora le reveló que Rusia emprendería una guerra repentina, que desbordaría a toda Europa. Eso, parecería, es claramente lo que el Papa Juan Pablo II quiso evitar no divulgando el Tercer Secreto, como dijo en Fulda, porque eso incitaría a los comunistas a hacer ciertas movidas, en otras palabras, a emprender la guerra contra el Occidente.

FC: Pero, ¿qué hay de la objeción de que Rusia ya no representa tal amenaza, ahora que “ha caído el comunismo”?

Padre Kramer: Si usted lee las publicaciones rusas, como yo lo hago, usted ve que en la misma Rusia no hay ningún misterio en cuanto a lo que está ocurriendo. Nosotros tenemos una dictadura neo-Stalinista tomando forma, nosotros tenemos periodistas rusos quejándose de la dictadura, preguntado abiertamente ¿por qué, si supuestamente hay una democracia en Rusia, el Sr. Putin está planificando patente y públicamente la guerra contra las democracias de Occidente?

Y así, claramente, toda la evidencia lleva a la conclusión que Rusia se está preparando para la guerra contra el Occidente. Putin alardea abiertamente que los nuevos misiles rusos ICBM pueden cambiar de curso a mitad de vuelo y evitar todas las defensas anti-misiles. Rusia ahora está muy asociada con China Comunista, con la que ha forjado una masiva alianza militar, y con otras naciones todavía comunistas en el mundo.

Incluso a nivel de gabinete de gobierno de los Estados Unidos, se ha reconocido que Rusia y China son quienes están ayudando a los estados terroristas, porque el terrorismo es simplemente una táctica que está siendo usada para distraer, debilitar y adormecer al Occidente respecto a la amenaza real a su seguridad.

Sobre este punto, hay otra profecía asombrosa del siglo XIX que parece resumir lo que hay en el Tercer Secreto. No sugiero que sea autorizada, pero encaja con el resto del panorama. Hubo un libro escrito en francés, compilado por un sacerdote en Francia, de nombre Padre Fattecelli o Fatticioli. No he leído verdaderamente el texto, pero tengo lo que he escuchado en una grabación. El nombre del Libro es Day of Wrath: The Hand of Got Upon An Empire /Día de Ira: La Mano de Dios sobre un Imperio. Las revelaciones fueron hechas a un judío armenio, un tal Zacarías, que fue luego bautizado católico. Ese libro, publicado a principios de los 1850’s, contiene revelaciones (hechas a Zacarías en los 1840’s) referidas a las dimensiones precisas del imperio comunista, Rusia y China y sus satélites. Dice que habría habido una détente (distensión); que se habría alcanzado un acuerdo entre el Occidente capitalista y el Oriente marxista.

Luego, dice la profecía, los comunistas habrían vencido al Occidente, disparando sus misiles –ellos habrían disparado sus misiles– (¡y usó la palabra “misiles” en los años 1840!) ellos habrían disparado sus misiles sobre las costas de Norteamérica –desde posiciones de Rusia y China– y el mundo occidental habría sido llevado a la esclavitud, después de lo cual, “el primogénito del infierno gobernará el mundo”. Una vez más, no digo que la profecía sea autorizada, sino sólo que es consistente con la otra evidencia que nosotros tenemos de grandes catástrofes profetizadas en el Tercer Secreto.

Y esa profecía de Zacarías explicaría lo que Malachi Martin dijo en el show Art Bell, como mencioné antes (ver “¿Puede usted darnos un ejemplo de eso?”). Malachi dijo entonces que había algo terriblemente horroroso en el Tercer Secreto, más horroroso que la III Guerra Mundial. Y la cosa horrorosa que Malachi Martin refirió fue esto: después que Rusia ganara la guerra, existiría la apariencia que el demonio habría derrotado a Cristo.

FC: Tal vez esa guerra mundial, ese disparo de misiles nucleares, es lo que nuestra Señora de Akita quiere significar por fuego cayendo del cielo y aniquilando una gran parte de la humanidad. Después de todo, Japón fue el lugar donde llovió fuego del cielo en Hiroshima y Nagasaki.

Padre Kramer: Eso parece lógico, pero no es realmente correcto. El fuego cayendo del cielo será un evento sobrenatural, como está profetizado por Sor Elena Aiello y por la Beata Ana María Tiaggi.

Pero ahora un detalle adicional para completar nuestro rompecabezas: las revelaciones a Ana Catalina Emmerich, quien vivió a principios del siglo XIX. Ella fue beatificada en octubre de 2004 por el Papa Juan Pablo II.

En las revelaciones hechas a la Beata Ana Catalina Emmerich, Nuestra Señora manifiesta que habrá una falsa iglesia de las tinieblas, mientras la verdadera Iglesia continúa existiendo. Esa falsa iglesia será una iglesia ecuménica. Reunirá a todas las comunidades eclesiales y sectas. Y habrá un falso papa y un verdadero papa reinantes al mismo tiempo, tal como fue durante el Gran Cisma de Occidente en siglo XIV. Incluso las religiones no cristianas tendrán alguna afiliación a esa llamada gran iglesia mundial, universal.

IGLESIA ÚNICA MUNDIAL:
Una falsa iglesia sincretista y ecumenista
que englobe a todos los cultos cristianos y no cristianos.

Quienes se sumen a la gran apostasía universal se integrarán a ella.

Muy asombrosamente, en su carta apostólica sobre el Movimiento ‘Le Sillon’, en Francia, el Papa San Pío X predijo exactamente la aparición de esa falsa religión cuando habló sobre ”el gran movimiento de apostasía que se está organizando en cada país para el establecimiento de una Única Iglesia Mundial que no tendría dogmas, ni jerarquía, ni disciplina de pensamiento, ni freno para las pasiones, y que, bajo el pretexto de libertad y dignidad humana, traería al mundo (si tal iglesia pudiera triunfar) el reinado de la astucia y de la fuerza legalizadas, y la opresión de los débiles, y de todos aquellos que trabajan y sufren”.

Así, la conflagración global próxima estará relacionada con esa Única Iglesia Mundial que está apareciendo para oponerse a la verdadera Iglesia.

FC: ¿Podría usted pronosticar cuando llegaría a suceder todo eso, incluyendo la guerra mundial?

Padre Kramer: Bien, aquí nosotros vamos más allá de la firme evidencia de las apariciones aprobadas y entramos en el terreno de la especulación. Basados en las relatadas profecías de un sacerdote alemán, un místico, cuya veracidad está atestiguada por otro sacerdote alemán, que considero como absolutamente dignas de fe, nosotros podemos conjeturar (NOTA DE CATOLICIDAD: recuérdese que esta entrevista es de años atrás, por lo que es evidente que esos cálculos erróneos fueron anticipados) que el año 2008 será el del comienzo de la guerra y el 2011 el de la Consagración de Rusia y el comienzo del período de paz nombrado por Nuestra Señora de Fátima. El período de castigo puede continuar pasado el 2011, pero para el 2013 el castigo habrá terminado y ese podría ser el mismo año del Triunfo del Inmaculado Corazón.

Ahora, obviamente, nosotros no podemos marcar nuestros calendarios y ordenar nuestras vidas y decisiones basados en cualquiera de esas fechas (NOTA DE CATOLICIDAD: pues eran cálculos y conjeturas), pero sería bueno recordar que Malachi Martin mismo dijo allá por 1997: todo estará terminado en menos de veinte años (NOTA DE CATOLICIDAD: O sea, antes de 2017 según las también conjeturas de Malachi Martin). Por la forma en que las cosas están yendo en la Iglesia y en el mundo, uno no tendría que ser profeta, o consultar ningunas otras revelaciones más allá de lo que ya nos dan las aprobadas, para ver que esa predicción es muy probable.

FC: Pero, ¿cuándo, si alguna vez ocurre, será revelado el Tercer Secreto?

Padre Kramer: Por supuesto que será revelado, pues el hombre no puede ocultar para siempre un secreto confiado por Dios mismo a Su Santísima Madre para beneficio de todo el mundo. La cuestión no es si, sino cuándo será finalmente revelado.

Sin pretender ninguna clase de exactitud profética, puedo decir que cuando estuve en Fátima en 1991, fui informado que las carmelitas de Fátima habían recibido noticias de la Hermana Lucía y de sus hermanas del convento de Coimbra, que Nuestra Señora se había aparecido a la Hermana Lucía poco tiempo antes de mayo de 1991 y le había dicho que el Tercer Secreto iba a ser revelado durante el curso de una guerra de gran magnitud.

Así, la guerra estallará, será una guerra repentina, será una blitzkrieg (guerra relámpago), y la verdadera Iglesia será arrojada a las catacumbas. Pero, al principio de esa guerra, cuando el Papa se de cuenta que conservar oculto el Tercer Secreto ya no tiene sentido, porque los rusos ya habrán hecho su movimiento, él revelará el texto faltante del Tercer Secreto.

Si el Papa Benedicto está reinando para el tiempo de esa guerra, él querrá probablemente consagrar Rusia después de revelar íntegro el Tercer Secreto, pero como el Rey Luís XVI, él no podrá hacer la Consagración en tiempo porque las calamidades golpearán muy rápidamente. No habrá suficiente previsión, por eso el Papa no podrá organizarla en tiempo. El deberá ir a ocultarse. Tal vez Benedicto será el mismo Papa que huirá de una Roma devastada, como profetizó San Pío X, y es finalmente encontrado, como la visión del Tercer Secreto describe, lo que Dios impida que pudiera ocurrir. Pero si eso ocurre, ese Papa será encontrado y muerto por las fuerzas armadas del enemigo, tal como nosotros vemos en la visión.

FC: Así, quienquiera que sea ese Papa, Benedicto o algún otro Papa, ¿no será él quien consagre Rusia, en su punto de vista?

Padre Kramer: Sobre este punto, podría referirlo al testimonio del estigmatista romano, Antonio Ruffini. El Papa Pío XII autorizó la bendición de una capilla en el lugar donde Ruffini recibió los estigmas en la Vía Apia, y el Padre Tomaselli, el autor del milagro, escribió un pequeño libro sobre él, un relato corto de la vida de Ruffini. Yo mismo traté a Ruffini durante muchos años. A principios de los 1990s preguntaron a Ruffini a boca de jarro en su casa: “¿Es Juan Pablo II el Papa que va a hacer la Consagración de Rusia?” El contestó: “No, no es Juan Pablo II. Tampoco va a ser su inmediato sucesor, sino uno después de ése. Él será quien consagrará Rusia”. Eso es, el sucesor de Benedicto, durante ese tiempo de guerra mundial y persecución de la Iglesia, será el que finalmente haga la Consagración, y entonces comenzará la restauración y el triunfo del Inmaculado Corazón.

FC: ¿Cómo podría usted recapitular todo esto?

Padre Kramer: Por la evidencia que hemos tratado, mucho de eso parece claro: la Iglesia sufrirá una gran apostasía entre muchos de sus miembros, lo cual claramente ya está ocurriendo. Luego habrá una guerra mundial en la cual morirá mucha de la población mundial, la Iglesia será perseguida como nunca antes y llevada a ocultarse, y Roma misma posiblemente pueda ser devastada. Ese es el guión en el que encaja perfectamente la visión del Tercer Secreto, donde el Papa es ejecutado y prominentes hombres de iglesia y laicos han sido exterminados en una ciudad medio en ruinas. Por eso, cuando el Cardenal Ratzinger habló del Tercer Secreto en 1984, mencionó los peligros “para la fe y la vida de los cristianos, y por lo tanto [la vida] del mundo”. Tanto la Iglesia como el mundo sufrirán una catástrofe. Dada la admisión del Cardenal Ratzinger que Fátima y Akita son esencialmente el mismo mensaje, no parece razonable ninguna otra conclusión.

Por eso, cuando uno considera las apariciones de Nuestra Señora del Buen Suceso, de Nuestra Señora de Fátima, y de Nuestra Señora de Akita, las declaraciones de Juan Pablo II en Fulda, las admisiones del Cardenal Ratzinger, del Cardenal Ciappi y las revelaciones de Malachi Martin, se suman a la misma conclusión: la apostasía en la Iglesia llevando a un horrible castigo global, con mucha de la población mundial extinguida casi instantáneamente.

FC: ¿No hay esperanza, entonces?

Padre Kramer: Al contrario, como dijo Nuestra Señora del Buen Suceso, hay una gran causa para la esperanza, aún si nosotros no evitamos el peor suceso. En efecto, Nuestra Señora de Fátima misma dijo que Su Inmaculado Corazón triunfará, no importa cuán tarde se haga finalmente la Consagración de Rusia.

Incluso, si ocurre lo peor, las naciones antaño católicas redescubrirán su fe bajo persecución y en medio de la desolación por la guerra. Entonces el Papa consagrará Rusia al Inmaculado Corazón y Rusia será convertida. Los invasores asiáticos e islámicos serán expulsados de Europa: [Nota del editor: con la ayuda de los invasores rusos convertidos. Cfr.: Profecía de San Juan Bosco, como se explicó en Fatima: Tragedy and Triumph, pp. 319-355]. Dios intervendrá y veremos entonces el triunfo del Inmaculado Corazón de María.

Pero la pregunta se mantiene: ya que las profecías de Nuestra Señora son, sin embargo, condicionales, ¿evitaremos lo peor de esas profecías antes de que ocurra Su Triunfo, o tendremos que sufrir primero todas las consecuencias? Eso depende íntegramente de que el Papa y los obispos hagan lo que pidió Nuestra Señora de Fátima, y eso a su vez depende de que los obispos, sacerdotes, religiosos y laicos hagan suficiente oración y penitencia y reforma de sus propias vidas.

Tomado de Fatima Crusader.


¿Y los demás católicos qué podemos hacer? Lo mismo: conversión radical de nuestra vida a lo que Dios quiere, vida sacramental (Confesión y Eucaristía), oración diaria y penitencia, así como estar dispuestos a dar todo por Cristo-Dios.


O castigo apocalíptico.

O Grande Castigo Iminente Revelado no Terceiro Segredo de Fátima

II Parte

Pelo Padre Paul Kramer, B.Ph., S.T.B., M. Div., S.T.L. (Cand.)

Na primeira parte desta série sobre o Grande Castigo iminente, concentrei-me em especial no aspecto físico do castigo: o papel da Rússia em fazer guerras e provocar a aniquilação de nações. A aniquilação de metade do mundo parece ser, no mínimo, bastante radical - seria a maior catástrofe desde o Dilúvio. Este, porém, não é o aspecto mais terrível do castigo profetizado no Segredo. O que é mais assustador é o castigo espiritual.

A segunda parte do Segredo já fala sobre a perseguição da Igreja e do Santo Padre. Em 13 de Julho de 1917, Nossa Senhora de Fátima avisou:

Se atenderem a Meus pedidos, a Rússia se converterá e terão paz; se não, espalhará seus erros pelo mundo, promovendo guerras e perseguições à Igreja. Os bons serão martirizados, o Santo Padre terá muito que sofrer, várias nações serão aniquiladas.

"Deus", disse Nossa Senhora, "vai punir o mundo de seus crimes, por meio da guerra, da fome e de perseguições à Igreja e ao Santo Padre." A perseguição da Igreja que vai ter lugar será tal como nunca antes aconteceu em toda a história do mundo. Acontecerá o que parecia impossível, mas que está anunciado na parte não publicada do Terceiro Segredo e nas Sagradas Escrituras.

Na sua carta ao Professor Baumgartner, o Cardeal Mario Luigi Ciappi revelou: "No Terceiro Segredo prevê-se, entre outras coisas, que a grande apostasia na Igreja começará pelo topo." Isto corresponde ao que o Livro das Lamentações revela: "Os reis da terra e todos os habitantes do mundo nunca acreditariam que o adversário e o inimigo entrariam pelas portas de Jerusalém." O que está predito é que os partidários do demónio ocuparão a Cúria Romana sob um antipapa maçónico.

Em 1998, o falecido Padre Malachi Martin disse no Art Bell Show que no início de Fevereiro de 1960, quando era Secretário do Cardeal Bea, teve a oportunidade de ler o Terceiro Segredo de Fátima, que descreveu como sendo escrito numa única folha de papel. Mais disse que as palavras de Nossa Senhora eram muito secas e específicas, e que falavam de um futuro "Papa" - um impostor que usurparia a Santa Sé de Roma, estando completamente sob o controlo do demónio. Assim, o Terceiro Segredo de Fátima revela o "misério de iniquidade" (2 Tess. 2:7): A falsa Igreja "Católica" - a contra-Igreja, a anti-Igreja - o mistério do dragão, cuja cauda varreu a terça parte das "estrelas do Céu", isto é, a terça parte da hierarquia católica sob a direcção do antipapa herético.

É isto que o Papa João Paulo II revelou enigmaticamente a respeito do Terceiro Segredo em 13 de Maio de 2000: "A mensagem de Fátima é um chamamento à conversão, alertando a humanidade para que não tenha nada a ver com o ‘dragão’ cuja ‘cauda varreu a terça parte das estrelas do Céu, e lançou-as à terra’ (Apoc. 12:4)."

Quando falei com o Padre Malachi Martin sobre o antipapa herético da apostasia no Terceiro Segredo, a resposta do Padre Malachi foi: "Assim fosse só isso." O antipapa e os seus colaboradores apóstatas serão (como diz a Irmã Lúcia) "partidários do demónio" "que trabalham para o mal e não temem nada."1 Estes "partidários do demónio" constituem a "terça parte das estrelas do Céu" varridas pela cauda do dragão. Estes homens, que se apresentam como clérigos ‘católicos’, são membros secretos da seita e estão consagrados ao demónio. Chegarão a controlar o aparelho de estado do Vaticano e a estabelecer o ramo ‘católico’ de uma nova religião universal ecuménica. A sua falsa ‘Igreja’ será católica apenas no nome. Formará a parte ‘católica’ da religião estabelecida e obrigatória da Nova Ordem Mundial. O Catolicismo autêntico será posto fora da lei, e os fiéis Católicos que restarem serão sujeitos à perseguição mais feroz que alguma vez houve na história do mundo.

Os Católicos não serão benvindos na Civilização do Amor: o exclusivismo dos seus dogmas (como, por exemplo, extra ecclesiam nulla salus, ou seja, "Fora da Igreja não há salvação") fará com que sejam considerados perigosos ‘fanáticos’ e ‘terroristas’ - uma ameaça mortal à unidade e ‘paz’ ecuménicas da Nova Ordem Mundial. Assim, a verdadeira Igreja Católica será tratada como uma organização fora da lei, e uma ameaça à paz mundial. A situação da Igreja será, pois, a mesma que havia durante as perseguições romanas, quando a Igreja era considerada uma organização subversiva e criminosa. Serão promulgadas leis penais para castigar os praticantes não-conformistas de formas ‘ultrapassadas’ de religião pré-conciliar que ameaçam a ‘paz’ mundial (a ordem ecuménica neo-pagã da Civilização do Amor) pelo seu apego divisivo a um exclusivismo dogmático que (como já se alega) leva a ‘perseguições’inquisitoriais, guerras religiosas e cruzadas.

Oferecer-se-á aos Católicos uma alternativa, para que possam evitar as maçadas da perseguição e do martírio. A vasta maioria será levada pelo engano e cometerá apostasia. À semelhança do que hoje se passa na China, terão o seu latim, o seu incenso, a sua ‘Missa’, etc. - mas com a condição de estarem em comunhão com a Igreja estabelecida - com a Roma que já nessa altura será apóstata. Serão obrigados a estar sujeitos ao Papa impostor, cuja Igreja falsa estará em comunhão com a Grande Igreja Ecuménica que unirá todas as religiões.

Os que tiverem a graça e a fortaleza de se manterem fiéis à Fé Católica recusar-se-ão a abandonar a verdadeira religião católica tradicional. Porque recusaram, serão tidos como fanáticos incorrigíveis e cismáticos obstinados. Serão desprezados por toda a parte como inimigos da Civilização do Amor, e serão acusados pelo fracasso da Nova Ordem Mundial em alcançar paz, amor, unidade e harmonia universais. O seu destino é-nos mostrado pela visão do Terceiro Segredo: o Papa, o clero e os Católicos fiéis serão sistematicamente perseguidos e brutalmente exterminados por se recusarem a abraçar a falsa religião do Ecumenismo e da Liberdade Religiosa, princípios estes que foram vigorosa e explicitamente condenados pela Igreja Católica nas declarações pré-conciliares de Papas como Pio IX no Syllabus, Pio XI na Mortalium Animos e Gregório XVI na Mirari vos.

S. Metódio (+358) escreveu, acerca desta perseguição: "Chegará o tempo em que os inimigos de Cristo se hão-de vangloriar: ‘Sujeitámos a terra e todos os seus habitantes, e os Cristãos não podem escapar das nossas mãos.’"

Segundo S. Cesário de Arles (469-543), "haverá uma grande carnificina ... os altares e os templos erão destruídos ... os pastores da Igreja abandonarão os seus púlpitos, e a própria Igreja será despojada de tudo quanto é temporal."

Particularmente significativa é a profecia do Bispo George Michael Wittman (+1833):

Ai de mim! Vêm aí dias tristes para a Santa Igreja de Jesus Cristo. A Paixão de Jesus será renovada da maneira mais dolorosa na Igreja e no seu Chefe Supremo. Em todas as partes do mundo haverá guerras e revoluções, e correrá muito sangue. Angústias, desastres e pobreza serão grandes por toda a parte, porque as doenças pestilenciais, a carestia e outras desgraças seguir-se-ão umas às outras.

Mãos violentas serão postas sobre o Chefe Supremo da Igreja Católica: bispos e padres serão perseguidos, e um cisma será provocado, e reinará a confusão por todas as classes. Virão tempos tão preeminentemente maus, que parecerá que os inimigos de Cristo e da Sua Santa Igreja, que Ele fundou com o Seu Sangue, estão prestes a triunfar sobre Ela ... As sociedades secretas causarão grande ruína, e exercerão um poder monetário espantoso, e através dele muitos ficarão cegos, e infectados com os erros mais horríveis: todavia, tudo isto de nada lhes valerá ... não podem abalar a rocha sobre a qual Cristo fundou a Sua Igreja: ‘Portae inferi non praevalebunt’.

Anna Katarina Emmerich (1774-1824), freira agostinha alemã que foi estigmatizada, profetizou igualmente a vinda da "falsa Igreja da escuridão":

"Vi uma Igreja estranha a ser construída contra todas as regras, como sendo a nova Igreja heterodoxa de Roma. A Igreja está em grande perigo. Estão já a exigir algo dele (do Papa). A doutrina protestante e a dos Gregos cismáticos espalhar-se-ão por toda a parte. A Igreja está a ser minada com grande sagacidade. Vi que muitos pastores deixaram-e levar por ideias perigosas à Igreja. Estavam a construir uma Igreja grande, estranha e extravagante. Toda a gente seria admitida nela para estarem todos unidos e com direitos iguais: Evangélicos, Católicos, seitas de todo o género. Assim viria a ser a nova Igreja."

A Irmã Emmerich resumiu assim a sua descrição da tribulação da Igreja: "Naqueles dias, a Fé cairá muito baixo, e só se conservará nalguns lugares, nalgumas casas e nalgumas famílias que Deus protegeu dos desastres e das guerras."

A Igreja Católica, evidentemente, não será a verdadeira causa do fracasso da Civilização do Amor. Será assim entendido pelas nações apóstatas e infieis do mundo porque a Fé da Igreja constituirá o testemunho contra a ausência de Deus da Nova Ordem Mundial. Precisamente porque os apóstatas serão despojados da luz da Fé e dos dons do Espírito Santo é que, na cegueira do seu intelecto escurecido, deixarão de compreender a verdade ensinada por Santo Agostinho - que a Cidade do Homem, sem Deus, não pode consistir na paz porque não tem fé e é perversa na sua rebelião contra Deus, o fará com que a cólera de Deus caia sobre si.

Haverá uma grande apostasia. Está profetizada nas Sagradas Escrituras. (2 Tess. 2:3) Está mencionado em muitas profecias dos Santos e aparições da Santíssima Virgem, e está revelado no Terceiro Segredo de Fátima. A apostasia é uma parte grande e integral daquilo a que S. Paulo chamava ‘mistério de iniquidade (que) já existe’. (2 Tess. 2:7) É, de facto, um mistério, porque o mal é em si um mistério; mas não é mistério a razão por que o aparelho de estado do Vaticano, dirigido pelo Cardeal Angelo Sodano, não quer que os fiéis católicos saibam do conteúdo do Terceiro Segredo, no que se refere à apostasia. Não é porque eles não querem que se confunda "a profecia religiosa com o sensacionalismo", como falsamente disse o Cardeal Ratzinger em 1984. Não é para o bem da Igreja e a salvação das almas, mas é antes para que eles não sejam censurados, e para defender a sua estratégia modernista e as suas próprias carreiras eclesiásticas que se conluiram diabolicamente para evitar a publicação das "palavras que Nossa Senhora confiou como um Segredo aos três pastorinhos na Cova da Iria."2 São eles, afinal, os que promovem os ensinamentos condenados do Ecumenismo e da Liberdade Religiosa em nome do Vaticano II, e que querem fazer destes erros condenados a pedra angular da nova religião, a que o Cardeal Benelli chamou Igreja Conciliar, com a sua Nova Evangelização e a sua Civilização do Amor. O Terceiro Segredo de Fátima é um libelo acusatório contra eles, e crava uma estaca no coração da falsa Igreja.

Como já fiz notar, é um mistério como quase toda a Igreja caiu na apostasia. Tal coisa nunca poderia suceder numa Igreja em que os fiéis estivessem bem instruódos na Doutrina Cristã tradicional e na prática das virtudes cristãs. Não será a Nova Evangelização, mas a fidelidade à Tradição, que conservará um resto de Católicos na Fé, como explicou S. Vicente de Lérins: "O que fará o Católico ... se algum novo contágio tentar envenenar, não apenas uma pequena parte da Igreja, mas toda a Igreja de uma só vez? Nessa altura, a sua grande preocupação será manter-se ligado às coisas antigas, que já não podem ser desencaminhadas por alguma novidade mentirosa."

Infelizmente, os Católicos hoje não estão bem instruídos na Tradição católica da antiguidade ou na ortodoxia do catecismo tradicional, mas, pelo contrário, no novo catecismo do ‘magistério vivo’ e da ‘tradição viva’ da Igreja Conciliar e da Nova Evangelização. A ‘renovação postconciliar’ que foi trazida pelo aggiornamento, a implementação das reformas postconciliares, produziram a ‘perda da Fé’ e a ‘desorientação diabólica’ a que o antigo Bispo de Fátima (D. Alberto Cosme do Amaral) e a Irmã Lúcia se referiram como sendo o ponto central do Terceiro Segredo de Fátima.

"A desorientação é diabólica," escreveu a Irmã Lúcia [29-12-1969], "não vos deixeis ser enganados." A desorientação é doutrinal: "nestes tempos de desorientação diabólica, não nos deixemos ser enganados por falsas doutrinas." [12-4-1970] É um "cancro na Igreja [29-5-1970] que afecta "sacerdotes" e "almas consagradas" que foram "desviadas": "É triste," escreveu a Irmã Lúcia [16-9-1970], "ver tanta desorientação, e em pessoas que ocupam cargos de desponsabilidade ... são cegos que guiam os cegos". Portanto, são os que ocupam as posições mais elevadas na Cúria Romana quem abriu caminho à Grande Apostasia.

O Padre Joaquín Alonso, que foi o arquivista oficial de Fátima durante dezasseis anos, acertou em cheio quando disse: "É, portanto, inteiramente provável que o texto (do Terceiro Segredo) faça referências concretas à crise da Fé na Igreja e à negligência dos próprios pastores," e às "lutas internas no próprio seio da Igreja e à grave negligência pastoral da hierarquia superior."

"Poucas semanas antes de morrer," como escreveu o Irmão Michel da Santíssima Trindade, o Padre Alonso, "prudentemente, deu a ideia de justificar o silêncio de Roma (quanto ao Terceiro Segredo) ao escrever estas linhas de uma clarividência notável:

Uma revelação inoportuna do texto apenas exasperaria inda mais as duas tendências que continuam a dividir a Igreja: um traditionalismo que crê ser apoiado pelas profecias de Fátima, e um progressismo que atacaria violentamente estas aparições, que pareceriam, de uma maneira tão escandalosa, travar o progresso da Igreja conciliar. ... O Papa Paulo VI julgou oportuno e prudente adiar a revelação do texto para dias melhores. O Papa João XXIII declarou que o texto não se referia ao seu pontificado. ... E os Papas seguintes consideraram que não tinha chegado o momento de levantar o véu do mistério, em circunstâncias em que a Igreja ainda não tinha superado o impacto assustador de vinte anos postconciliares, durante os quais a crise da Fé se instalou a todos os níveis. (meu sublinhado)

Aqui está o libelo acusatório contra o aparelho de estado do Vaticano a respeito do Terceiro Segredo: É a negligência dos que ocupam os cargos de autoridade mais altos que é responsável pela desorientação diabólica na Igreja, cujo resultado é que "a crise da Fé instalou-se a todos os níveis." É literalmente verdade que a desorientação diabólica se instalou na Igreja a todos os níveis, incluindo o mais alto nível. A prova disto é que se ensinam heresias ao mais alto nível em Roma: em nome do ‘magistério vivo’ e da ‘tradição viva’ da ‘Igreja’, o sentido e a compreensão do dogma definido estão a ser mudados.

Aqui está um dos muitos exemplos de heresia que estão a ser ensinados ao mais alto nível na Igreja, como se de doutrina católica se tratasse: O Catecismo Católico sempre ensinou, como parte da doutrina cristã, que o Antigo Testamento terminava com a início do Novo Testamento, que o substituía. Esta é a doutrina da Fé universal e perpétua da Igreja Católica. É ensinada numa multidão de catecismos, manuais de doutrina cristã e tratados de teologia, aprovados pela autoridade eclesiástica e pontifícia e garantidos como estanto livres de erros doutrinais. É também expressamente o ensino apostólico das Sagradas Escrituras. S. Paulo, escrevendo expressamente sobre o tema da relação do Velho Testamento para com o Novo, cita Jeremias: "Contrairei com a casa de Israel, e com a casa de Judá, uma nova aliança: não como a aliança que Eu fiz com os seus pais ..." (Heb. 8:8-9) S. Paulo explica então, sob a inspiração infalível do Espírito Santo: "Chamando-a nova, Ele deu por antiquada a primeira. E o que é antiquado e envelhece, está a chegar ao fim." (Heb. 8:13) O fim [aphanismou] tem o sentido de ‘destruição’. ("aphanismos: desaparecimento; destruição. Heb. 8: 13")3

A doutrina da supersessão do Velho Testamento pelo Novo é um artigo definido da Fé Católica. Na Profissão de Fé solene do Concílio Ecuménico de Florença, sob a autoridade do Papa Eugénio IV, lê-se:

A sacrossanta Igreja Romana ... crê firmemente, professa, e ensina que a matéria pertencente ao Velho Testamento, da Lei Mosaica, dividida em cerimónias, ritos sagrados, sacrifícios e sacramentos, porque foram estabelecidos para significar algo no futuro, embora fossem adequados ao culto divino naquele tempo, depois da vinda de Nosso Senhor, que eles significavam, cessaram, e os sacramentos do Novo Testamento começaram; ... Todos aqueles, portanto, que a partir desta altura observam a circuncisão e o dia de Sábado e as demais obrigações lei, [a Igreja Romana] declara-os afastados da Fé Cristã e de modo algum capazes de participar na salvação eterna, a não ser que um dia abandonem estes erros. (D.S. 1348)

A nova doutrina da Igreja Conciliar opõe-se directamente a este dogma da Fé Católica. Em 17 de Novembro de 1980, o Papa João Paulo II declarou, numa alocução à comunidade judaica de Mainz, na Alemanha, que a "Velha Aliança" nunca tinha sido "revogado por Deus." Isto é heresia. Continua a ser heresia, apesar de ser a doutrina "oficial" do Vaticano (do Vaticano, mas não da Igreja Católica Romana), apresentada nas Notas sobre a Maneira Correcta de Apresentar os Judeus e o Judaísmo na Pregação e na Catequese da Igreja Católica Romana, de 1985. O documento declara, no terceiro parágrafo, que o Judaísmo é uma "realidade presente", e não uma "realidade histórica" ultrapassada. O documento cita a autoridade de João Paulo II e cita as palavras do seu discurso, acima mencionado, em que João Paulo II fala do "povo de Deus e da Velha Aliança que nunca foi revogada." John Vennari sublinhou, num artigo recente, que, "Em vez de declarar que as Notas interpretavam mal as suas palavras, João Paulo, pelo contrário, falou do seu apoio incondicional ao documento" em 28 de Outubro de 1985. Da mesma maneira, a Conferência Episcopal dos Estados Unidos caiu na mesma heresia no seu documento A Misericórdia de Deus Dura para Sempre: Directivas sobre a Apresentação dos Judeus e do Judaísmo na Pregação Católica. O documento cita as palavras do Papa, de que a Velha Aliança nunca fora revogada, para apoiar a heresia de que Cristo não suplantou a Velha Aliança ao estabelecer a ‘Nova e Eterna Aliança’.4 Eis aqui um exemplo, entre muitos, da desorientação diabólica ao nível mais alto da Igreja.

A Sagrada Doutrina da Fé Católica é imutável, pela sua própria natureza. Isto foi claramente declarado pelo Primeiro Concílio do Vaticano na Dei Filius (Sessão II, Cap. IV), nos seguintes termos:

Porque a doutrina da Fé, que Deus revelou, foi confiada como depósito divino à Esposa de Cristo, para ser fielmente guardada e infalivelmente interpretada. Daqui se infere, também, que a compreensão dos seus dogmas sagrados, que a Santa Madre Igreja tem declarado, deve ser mantida perpetuamente; e nunca deve haver um recuo a partir desse significado, sob o pretexto ilusório de uma compreensão mais profunda.

Portanto ... que a compreensão, o conhecimento e a sabedoria dos indivíduos em si como de todos, seja de um homem como de toda a Igreja, cresça e progrida fortemente com a passagem dos tempos e dos séculos; mas que tal seja apenas no seu próprio ser, ou seja, no próprio dogma, com o mesmo sentido e a mesma compreensão. (S. Vicente de Lérins). [D.S. 3020]

O Papa Gregório XVI declarou a todos os Bispos do mundo católico na Encíclica Mirari vos: "nada do que foi regularmente definido pode ser diminuído, alterado ou acrescentado, e recusa toda e qualquer alteração de sentido, ou até de palavras." Quem quer que mude, altere ou modifique o sentido ou o significado dos artigos da Fé definidos cai na heresia e incorre no anátema promulgado pelo Primeiro Concílio do Vaticano: "Se alguém disser que é possível que se atribua, por vezes, aos dogmas declarados pela Igreja um significado de acordo com o progresso da ciência, diferente do que a Igreja compreendeu e compreende: seja anátema." [D.S. 3043]

Notas

1. Irmã Lúcia, carta de 29-5-1970.

2. Comunicado de imprensa do Vaticano à UPI em Fevereiro de 1960.

3. Joseph Henry Thayer; a Greek-English Lexicon of the New Testament; Grand Rapids, 1982, p. 88.

4. John Vennari, "The Attack on the Oberammergau Passion Play", Parte III, Catholic Family News, Julho 2003.

N. Sra. de Fátima e nossos tempos: o terceiro segredo.

O Terceiro Segredo revela o Grande Castigo
(IV Parte)

pelo Padre Paul Kramer, B.Ph., S.T.B., M.Div., S.T.L. (Cand.)

O falecido Padre Malachi Martin disse, na sua última entrevista no Art Bell Show (1998), que havia qualquer coisa chocante e horrível no Terceiro Segredo de Fátima. Não é a aniquilação de nações, uma guerra nuclear ou perseguição sangrenta à Igreja. É algo de muito pior. O Papa Pio XII referiu-se a isto quando declarou em 1945: "O mundo está à beira de um precipício assustador... Os homens devem preparar-se para um sofrimento tal como a humanidade nunca viu". O Terceiro Segredo é apocalíptico e portanto corresponde aos textos escatológicos da Sagrada Escritura. Foi isto que o Cardeal Ratzinger indicou, quando revelou que o Segredo diz respeito aos ‘novissimi’ – as ‘últimas coisas’, e corresponde ao que está revelado na Sagrada Escritura.

Quando fizeram perguntas na Alemanha ao Papa João Paulo II sobre o Terceiro Segredo, ele disse que "devemos estar preparados para passar por grandes provações num futuro não muito distante, provações essas que exigirão que estejamos prontos a dar as nossas vidas..."1 Quando o Papa João Paulo II ainda era o Cardeal Wojtyla, tratou deste tema durante uma visita aos Estados Unidos em 1976:

"Estamos agora deparados com a maior confrontação histórica por que passou a humanidade. Não creio que grande parte da sociedade americana, ou grande parte da comunidade cristã, esteja a compreender bem isto. Estamos agora a ver a confrontação final entre a Igreja e a anti-Igreja, entre o Evangelho e o anti-Evangelho.2 É uma provação que a Igreja deve enfrentar".

Este é o núcleo do Terceiro Segredo de Fátima.

Toda a fúria do inferno desencadear-se-á sobre a terra para tentar destronar Cristo Rei e instalar satanás no Seu lugar – será a culminação do ‘mistério da iniquidade’ representada na imagem da Torre de Babel – o apocalíptico ‘mistério da Babilónia’: a falsa ‘igreja’, a ‘igreja da heresia’ e o seu ‘papa’. As antigas perseguições dos romanos são insignificantes em comparação com os horrores que acontecerão nesta grande ‘tribulação’ que Nosso Senhor profetizou nos Santos Evangelhos e Pio XII predisse que estava muito perto. Este é o coração, o núcleo do Terceiro Segredo.

Parece que a consagração da Rússia não será feita a tempo de impedir a tribulação do Grande Castigo, que foi prevista universalmente nas profecias dos santos desde os tempos dos antigos Padres. Todavia, será feita a tempo de impedir a consumação do ‘mistério da iniquidade’. Nosso Senhor Jesus Cristo anunciou que o príncipe deste mundo foi derrubado do seu trono, que, portanto, nunca mais poderá restaurar. O reino de satanás será destruído antes de se estabelecer por completo, e assim a Torre de Babel nunca será completada.

Com base nas conclusões a que cheguei depois de estudar a profecia católica desde 1970, creio que a Grande Apostasia, profetizada nas Escrituras e no Terceiro Segredo de Fátima, será formalizada sob o poder do antipapa que S. Francisco de Assis anunciou, durante o pontificado do sucessor imediato do Papa João Paulo II, que terá que fugir de Roma e não estará numa situação que lhe permita fazer a consagração. Será o Papa que lhe suceder, segundo a minha opinião (e de acordo com a profecia do estigmatizado romano Antonio Ruffini), o segundo Papa depois de João Paulo II, quem finalmente consagrará a Rússia ao Imaculado Coração de Maria, juntamente com todos os bispos do mundo. A Rússia converter-se-á. O Seu Coração Imaculado triunfará. Uma grande multidão de tradicionalistas russos entrará na Igreja Católica. A Rússia converter-se-á e a Igreja voltará às Suas tradições. Haverá paz. Mas isto sucederá depois do castigo.

Pouco antes da Primavera de 1991, quando visitei Fátima, Nossa Senhora revelou à Irmã Lúcia (segundo uma fonte de muita confiança em Fátima) que o Terceiro Segredo seria revelado durante uma grande guerra. O Terceiro Segredo ainda não foi completamente revelado, como até o próprio Cardeal Ratzinger admitiu numa conversa particular com uma pessoa de língua alemã, amigo pessoal de longa data do Papa João Paulo II (e que eu conheço pessoalmente), que o confrontou com a alegada publicação de "todo" o Terceiro Segredo. Ratzinger respondeu: "De facto, isso não era tudo". O Terceiro Segredo será revelado, mas será tarde: só depois de se ter desencadeado a próxima guerra mundial.

A profanação de igrejas e santuários católicos por cultos pagãos e a mistura da religião verdadeira com falsas religiões é o sinal de que o castigo virá num futuro imediato. A profanação do santuário, do Local Sagrado de Deus, é um acto sacrílego e blasfemo de impiedade que, em estrita justiça, exige um castigo imediato. Por isso, Deus, para continuar a ser justo, não pode continuar a ser paciente na presenção das abominações sacrílegas que estão agora a acontecer em igrejas e santuários católicos. É precisamente para esta espécie de pecados que Deus declara: "Portanto, também os tratarei com a Minha ira; o Meu olho não os poupará, não Me compadecerei deles... nem terei compaixão alguma; sobre a sua cabeça farei recair as suas obras" (Ezequiel 8:18, 9:10).

Notas:

(1) Cf. Stimme des Glaubens de Novembro de 1980.

(2) "Notable and Quotable", Cardeal Karol Wojtyla, no Wall Street Journal de Novembro de 1978.


A apostasia na Igreja Católica: profecias que a anunciaram.

Profecia da apostasia na Igreja Católica

FONTE: Roberto Cavalcanti in http://roberto-cavalcanti.blogspot.com.br/2012/10/profecia-da-apostasia-da-igreja-catolica.html

O leitor pode ficar surpreso em saber que esse “grande enfraquecimento” é um dos eventos mais profetizados na história. Essas predições ou profecias são encontradas ou derivadas da revelação. Antes de ir adiante, então, seria prudente dizer umas poucas palavras para clarificar o que é entendido pelo termo revelação, do qual há dois tipos: divina e privada.

Revelação divina é para ser encontrada na Sagrada Escritura e no Depósito da Fé da Igreja Católica. Essas revelações terminaram com os apóstolos, e são infalivelmente certas. Portanto, como verdade divinamente revelada, deve ser acreditada por todos.

Revelação privada é uma inspiração ou revelação dada por Deus a indivíduos para seu próprio benefício ou para o ganho de outros, como São Paulo nos conta: “A cada um é dada a manifestação do Espírito para proveito comum.” (I Cor 12, 7) Diferente da revelação divina, ninguém está obrigado a acreditar em revelação privada. Mas se uma revelação privada é autêntica, então manter a crença nela seria equivalente a voltar um ouvido surdo a Deus. Um tal ato resultaria na perda de bens espirituais, como São Tomás de Aquino ensina: “profecia, como outras graças gratuitas, é dada para o bem da Igreja”. (Summa, SS – 172, 4). Deus sempre tem um propósito àquilo que faz, e se Ele nos revela algo, podemos estar certos que Ele assim fará para nosso próprio bem. Somente um homem tolo ignoraria o que a infinita sabedoria de Deus escolhe para revelar.

Um exemplo dos benefícios que devem nos vir através da revelação privada pode ser encontrado nos bens espirituais da Igreja recebidos através dessas revelações pelo curso de aproximadamente 2.000 anos. Para enumerar algumas poucas, a maioria das ordens religiosas, que tanto beneficiaram a Igreja e produziram tantos santos, foram fundadas por seus respectivos fundadores religiosos através de revelação privada ou inspiração; orações inumeráveis, incluindo o Santo Rosário, foram nos dadas através de revelação privada; os dezesseis diferentes escapulários aprovados pela Igreja, incluindo o escapulário marrom do Monte Carmelo, vieram todos a nós através de revelação privada; devoção ao Sagrado Coração de Jesus e ao Imaculado Coração de Maria, vieram a nós através de revelação privada; os múltiplos rosários, tais como o rosário de Nossa Mãe Dolorosa, o rosário dos Anjos etc., todos vieram a nós através de revelação privada. A lista continua e é quase interminável. Julgando através apenas desses dons celestiais, pode-se ver prontamente o quão espiritualmente benéfico tem sido seguir a Mão de Deus por meio da revelação privada.

Mas a revelação privada não está livre de perigo, pois o demônio é ativo nessa arena também e enganou muitos. Para ficar livre de ser enganado, portanto, é necessário distinguir a revelação autêntica (que vem de Deus) da revelação não-autêntica (que vem do demônio ou do próprio homem). É muito difícil e em alguns casos virtualmente impossível para os indivíduos fazer competentemente esta necessária distinção. Somente a Igreja Católica, guiada pelo Espírito Santo, pode seguramente tomar essa decisão. Portanto, levando-se em consideração que as revelações e profecias citadas nesse artigo são tomadas somente de fontes autênticas pela Igreja Católica, antes de 1958 (antes do falsificado Concílio Vaticano II).

Será mesmo possível uma apostasia massiva do catolicismo?

Nós sabemos que a Igreja Católica durará até o fim dos tempos: “Ensinai-as a observar tudo o que vos prescrevi. Eis que estou convosco todos os dias, até o fim do mundo.” (Mt. 28, 20). Todavia, a idéia errada que a Igreja sempre terá um grande número de fiéis não é invocada na Sagrada Escritura ou em qualquer outro lugar. Pelo contrário. A Escritura nos diz: “...quando vier o Filho do Homem, acaso achará fé sobre a terra?” (Lc 18, 8)

A história testemunhou novamente nações inteiras (Inglaterra) e mesmo grupos de nações (Grande Cisma do Oriente), que foram uma vez católicos, apostatando da fé. Que isso aconteceria em uma grande escala, especialmente em consideração de um mundo contraído, devido à moderna tecnologia, não é de todo inconcebível, e, em verdade, foi predito e aconteceu.

Isso foi cumprido, em parte, porque os inimigos da Igreja se tornaram historicamente astutos e conhecedores do fato que a perseguição externa da Igreja realmente realiza Seu maior crescimento, como o dizer: “O sangue dos mártires é a semente da fé”. Isto é o motivo pelo qual por séculos eles foram concentrando seus esforços em destruir o catolicismo pela infiltração.

O Papa São Pio X avisou à Igreja disso em 1907:

“Estes, em verdade, como dissemos, não já fora, mas dentro da Igreja, tramam seus perniciosos conselhos; e por isto, é por assim dizer nas próprias veias e entranhas dela que se acha o perigo, tanto mais ruinoso quanto mais intimamente eles a conhecem. Além de que, não sobre as ramagens e os brotos, mas sobre as mesmas raízes que são a Fé e suas fibras mais vitais, é que meneiam eles o machado.” – Pascendi Dominici Gregis

O Papa São Pio X não estava revelando nada de novo; em vez disso, ele estava acrescentando seu próprio aviso àqueles de muitos outros papas e aos numerosos avisos do Céu, enviados há séculos.

AVISOS DA GRANDE MÃE DE DEUS, MARIA SANTÍSSIMA

Nossa Senhora do Bom Sucesso

No começo do século XVII, uma freira concepcionista no Equador, Madre Mariana de Jesus Torres (1563-1635), foi receptora de várias aparições da Mãe de Deus, incluindo muitas profecias concernindo o século XX. O fato que essas profecias datavam de 400 anos tornaram-nas especialmente dignas de nota. O corpo incorrupto de Madre Mariana foi descoberto em 1906 e ainda pode ser visto hoje.

“Desta forma, eu torno conhecido a você que do fim do século XIX e pouco depois da metade do século XX... será difícil receber o sacramento do batismo, e também aquele da confirmação... O espírito católico rapidamente decairá, as luzes preciosas da Fé gradualmente se extinguirão...”

“Várias heresias serão propagadas nessa terra, então uma república livre. Como essas heresias difundem-se e dominam, as luzes preciosas da fé serão extinguidas em almas pela quase total corrupção dos costumes [moral] ... O pequeno número de almas que, ocultas, preservarão o tesouro da fé e as virtudes sofrerão um cruel impronunciável e vagaroso martírio...”

“No século XX... a corrupção dos costumes será quase universal e a preciosa luz da fé tudo menos extinta.”

Novamente, referindo-se ao século XX:

“Como a Igreja sofrerá naquela ocasião – a noite escura da falta de um Prelado e Padre para observá-los... A indiferença de todas as almas consagradas a Deus no sacerdócio e estado religioso impedirá a vinda desse Prelado e Padre.”

Nossa Senhora de La Salette

Em 1846, a Mãe de Deus apareceu a dois pastorinhos em La Salette, França. Ela deu-lhes muitos avisos sobre como Deus está em vias de punir a humanidade se ela não parar de pecar. Ela também fez algumas predições assustadoras.

Relaxamento universal:

“Lúcifer, com um grande número de demônios será liberto do inferno. Paulatinamente eles deverão abolir a fé, mesmo entre pessoas consagradas a Deus.”

“Em todo lugar haverá prodígios extraordinários, porque a verdadeira fé foi extinta.”

“A abominação deverá ser vista em lugares santos, em conventos, e então o demônio deverá fazer de si mesmo o rei dos corações.”

“Roma perderá a fé e se tornará a sede do Anticristo.”

Quando Nossa Sagrada Mãe avisa que a verdadeira fé será abolida e extinta, o que Ela está profetizando é que o número de verdadeiros católicos será tão pequeno, que parecerá como se tivesse sido abolida ou extinta, mas, como já registrado, nós sabemos que a Igreja não pode ser totalmente extinta, mas durará até o fim dos tempos.

Em relação à veracidade dessa aparição, a qual alguns autores modernistas erroneamente desafiam, o Bispo da diocese de La Salette publicou em 1851 uma autorização que em parte disse: “A aparição tem em si mesmo todas as características de verdadeira, e que o fiel está justificado em nela crer sem dúvida e com certeza.” Essa autorização foi enviada à Roma e recebeu a aprovação do Papa Pio IX.

Nossa Senhora de Fátima

Talvez a mais bem conhecida de todas as aparições marianas. Maria apareceu seis vezes aos três pastorinhos em Fátima, Portugal, em 1917. Além da mensagem da correção da vida, rezar o Rosário e fazer penitência, ela confiou-lhes três segredos; o único relativo a esse artigo é comumente conhecido como o 3º Segredo de Fátima.

3º Segredo de Fátima – “Em Portugal, o dogma da fé sempre será preservado...”

Mesmo desprezando aquelas partes do 3º Segredo que os modernistas estão habituados a ignorar, o segmento “em Portugal, o dogma da fé sempre será preservado” é admitido por todos. Essa sentença parcial diz muito. O que significa um estranho relato em um tempo em que essencialmente todo país na face da terra tinha o dogma da fé. A implicação é clara: Nossa Senhora estava, ao menos, profetizando que países inteiros perderiam o dogma da fé, sendo Portugal uma exceção.

“Satã governa mesmo nas mais altas posições e determina a direção das coisas. Ele sucederá em arrastar seu caminho mesmo na mais alta cúpula da Igreja...”
“Mas esse será um tempo de grandes testes para a Igreja. Cardeais se oporão a cardeais. Bispos se oporão a bispos. Satã andará em suas fileiras. Em Roma, haverá grandes mudanças. O que é poder cairá e o que cairá nunca se levantará novamente. A escuridão envelopará a Igreja e o mundo será atirado em um pânico.”

A citação dada acima é tomada de um periódico alemão publicado em 1963, Neues Europa, e recebeu aprovação não-oficial na década de 60 por vários oficiais da Igreja que leram o original 3º Segredo manuscrito por Irmã Lúcia. Entre esses oficiais da Igreja estava o respeitado Cardeal Ottovani. A nova e “oficial” versão apontada pelo Vaticano em 2006 foi demonstrada ser absolutamente falsa.

Nossa Senhora de Marienfried

Como os pedidos e avisos enviados à humanidade por um Deus misericordioso através de Sua Mãe Imaculada em La Salette e Fátima não chamaram a atenção, Ele enviou aquela mesmo Mãe de amor novamente para avisar um mundo arrogante em 1946, em Marienfried, uma pequena cidade na Alemanha.

“A estrela das regiões infernais (Lúcifer) se enraivecerá mais violentamente do que nunca e causará a destruição assustadora, porque ele sabe que esse tempo é breve, e porque ele vê que muitos já se uniram em torno do meu sinal.”

Predições dos santos

Santo Hipólito (3º Século)

“E as igrejas também esperarão com uma forte lamentação, porque nem oblação nem incenso é presente, nem um serviço aceitável para Deus; mas os santuários das igrejas se tornarão como uma cabana num jardim, e os Sagrados Corpo e Sangue de Cristo não serão apresentados naqueles dias. O serviço público de Deus deverá ser extinto.”

São Nicolau de Flüe (Século XV)

“A Igreja será punida porque a maioria de seus membros, altos e baixos; se tornarão pervertidos. A Igreja afundará mais profundamente até, ao fim, parecer extinta, e a sucessão de Pedro e os outros apóstolos ter expirado. Mas, depois disso, Ela será vitoriosamente exaltada à vista dos desconfiados.”

São João Bosco (Século XIX)

“Haverá um concílio ecumênico no próximo século, após o qual haverá o caos na Igreja.” [predição de 1862]

Venerável Anna Katarina Emmerick (Século XIX)

A Venerável Anna Katarina Emmerick foi uma mística alemã que foi favorecida com extensas revelações. Seis semanas depois de sua morte, sob um rumor que seu corpo havia sido roubado, ela foi desenterrada e encontrada como incorrupta. Ela veio à fama internacional quando o filme “A Paixão de Cristo”, de Mel Gibson, foi reconhecido ter sido baseado em suas revelações.

“Eu também vi o relacionamento entre os dois papas... Eu vi o quão funestas seriam as conseqüências dessa falsa igreja. Eu a vi crescer em tamanho; hereges de todo gênero vieram à cidade (de Roma) ... Mais uma vez eu vi a Igreja de Pedro ser minada por um plano envolvido pela seita secreta (maçonaria), enquanto tempestades estavam danificando-a.”

“Eu vi uma seita secreta minar com crueldade a grande Igreja... Quando a Igreja foi pela maior parte destruída (pela seita secreta), e quando somente o santuário e o altar estavam ainda de pé, eu vi os destruidores (da seita secreta) entrarem na Igreja com a besta”.

“Eu vi uma aparição da Mãe de Deus, e ela disse que a tribulação seria muito grande. Ela acrescentou que essas pessoas devem rezar com fervor com mãos estendidas ... Elas devem rezar acima de tudo pela igreja da escuridão deixar Roma.”

“A Igreja está em grande perigo... Eu vejo que nesse lugar (Roma), a Igreja está sendo tão habilmente minada, que dificilmente permanecerá uns cem padres que não tenham sido enganados. Eles todos trabalham pela destruição até do clero. A grande devastação está próxima.”

“Quando eu vi a Igreja de São Pedro em ruínas, e a maneira pela qual tantos do clero estavam em si mesmos ocupados nesse trabalho de destruição – nenhum deles desejando fazê-lo abertamente em frente de outros – eu estava em um tal perigo que eu gritei para Jesus com toda minha força, implorando Sua misericórdia. Então, eu vi diante de mim a Esposa Celestial... Ele disse, entre outras coisas, que essa traslado da Igreja de um lugar para outro significa que Ela pareceria estar em completo declínio. Mas Ela se elevaria novamente; mesmo se permanecesse apenas um católico, a Igreja conquistaria novamente porque Ela não cessa em conselhos humanos e inteligência. Também me foi mostrado que não havia quase cristãos deixados na velha aceitação da palavra.”

“Entre as coisas mais estranhas que eu vi, estavam longas procissões de bispos. Seus pensamentos e discursos eram tornados conhecidos através de imagens saindo de suas bocas. Suas faltas em relação a religião eram mostradas por deformidades externas. Uns poucos tinham somente um corpo; com um nuvem escura em lugar de uma cabeça. Outros tinham somente uma cabeça, seus corpos e corações eram como abundantes vapores. Alguns eram coxos; outros eram paralíticos; outros estavam adormecidos ou vacilantes.”

“Então eu vi que tudo que pertencia ao protestantismo estava gradualmente ganhando a supremacia, e a religião católica caiu numa completa decadência...”

“Naqueles dias, a fé cairá em níveis muito baixos; e será preservada em alguns locais apenas, em algumas poucas casas de lavradores e em algumas poucas famílias que Deus protegeu dos desastres e guerras.”

“Eu vi que muitos padres permitiam-se ser recolhidos com idéias que eram perigosas para a Igreja. Eles estavam construindo uma grande, estranha e extravagante igreja. Tudo estava para ser nela admitido, no intuito de estar unido e ter iguais direitos: evangélicos, católicos, seitas de toda descrição. Aquilo estava para ser a nova Igreja...”

“Eu escutei que Lúcifer (se eu não me engano) será liberto novamente por uns cinqüenta ou sessenta anos antes do ano 2.000”.

Outras predições por pessoas de nota

Melanie Calvat foi uma das duas videntes de La Salette. O seguinte excerto é tomado do livro “The Secreto f Melanie and the Actual Crisis”, pelo Abade Combe, 1906:

“A Igreja será eclipsada. Em primeiro lugar, nós não saberemos qual é o verdadeiro papa. Depois, o Santo Sacrifício da Missa cessará de ser ofertado em igrejas e casas; será tal que, por um tempo, não haverá serviços públicos. Mas eu vejo que o Santo Sacrifício não realmente cessou: ele será oferecido em celeiros, em alcovas, em cavernas e de forma subterrânea”.

Cardeal Manning foi um alto oficial da igreja anglicana e atingiu notoriedade quando se converteu ao catolicismo no século XIX. Ele foi um leal apoiador da infalibilidade papal e um amigo íntimo do Papa Leão XIII.

“A apostasia da cidade de Roma do vigário de Cristo e sua destruição pelo anticristo pode ser imaginada muito nova a muitos católicos, que eu penso bem recitarem os textos de teólogos de maior reputação. Primeiro Malvenda, que escreve expressamente sobre o assunto, declara como a opinião de Ribera, Gaspar, Melus, Biegas, Suarrez, Bellarmino e Bosius que Roma deverá apostatar da fé, afastar-se do Vigário de Cristo e retornar ao paganismo antigo. ...Então a Igreja deverá ser dispersa, guiada à selvageria, e deverá ser por um tempo, como foi no início, invisível; oculta em catacumbas, em esconderijos, em montanhas, em lugares escondidos; por um tempo deverá ser varrida, como foi da face da terra. Tal é o testemunho universal dos padres da Igreja primitiva.” – Cardeal Henry Edward Manning. The Presente Crisis of the Holy See, 1861, London: Burns and Lambert, PP. 88-90)

Yves DuPont, autor do livro “Catholic Prophecy” e muitas outras obras sobre profecia, escreveu em 1970:

“Algumas profecias parecem justificar a inferência que a verdadeira Igreja Católica desaparecerá completamente por um tempo como uma organização; mas ainda que desorganizada, sobreviverá nas pessoas dos membros fiéis do clero e dos leigos que estarão no subterrâneo”.

Conclusão

As citações acima são somente uma amostra das muitas profecias prognosticando uma grande apostasia, ou seja, uma deserção em grande escala da Igreja Católica. Profeticamente, nós sabemos que um tal evento não é somente possível, mas inevitável. Doutrinariamente, nós sabemos com certeza que os atuais usurpadores em Roma não podem possivelmente ser católicos, e, portanto, não podem ser os líderes de uma Igreja que eles não são membros. Eles podem estar na posse dos prédios uma vez que pertencentes à Igreja Católica, e isso é o que realmente importa. Pois a fé é a vida e o coração do verdadeiro cristão, não simplesmente prédios ou possessões.

Para aqueles que colocariam adiante o argumento que a Igreja Católica é a “Igreja Católica Romana”, e que o catolicismo é inseparável de Roma, eu remeto-lhes a uma alocução dada pelo Papa Pio XII em 1949:

“Se em algum tempo vir um dia – dizemos isso como uma matéria de pura hipótese – quando a realidade física de Roma se desmoronasse; se mesmo essa Basílica Vaticana, o símbolo da una, invencível e vitoriosa Igreja Católica, fosse sepultada debaixo de ruínas, os tesouros históricos e as tumbas sagradas, ainda assim a Igreja Católica não seria, por tal fato, derrubada ou minada; a promessa de Cristo a Pedro permaneceria sempre verdadeira, o papado continuaria imutável, assim como a una e indestrutível Igreja fundada sobre o papa vivo naquele tempo.”

“Assim é: Roma, a Eterna no sentido sobrenatural e cristão, é superior à Roma da história. Sua verdade sobrenatural e eterna são superiores e independentes à cidade histórica.”

Como profecia cumprida, aqueles que possuem o dom da fé católica nessa época foram guiados ao subterrâneo, onde, mal registrado, mas ainda desprezado pelo mundo, praticam e mantêm vivos o tesouro do puro catolicismo. Ali eles permanecerão até Deus, em Sua misericórdia, novamente elevarão Sua Igreja, como foi, desde a tumba, através da instrumentalidade do imaculado Coração de Maria.

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