Resultado de imagem para Padre Gino Burresi

Arquivo do blogue

segunda-feira, 7 de fevereiro de 2011

"Ciascuno intraprenda la propria conversione senza aspettare esortazioni dalla Gerarchia." L’incontro fra Suor Lucia e Padre Agostino Fuentes (26 dicembre 1957).

(Riportiamo dal sito freeforumzone.leonardo.it la cronistoria della vita da religiosa di Lucia di Fatima, e l'ultima intervista rilasciata da Suor Lucia Dos Santos a Padre Fuentes. Ringraziamo Ghergon per questo coontributo.)
Il 20 luglio 1926 Lucia lascia Pontevedra e viene trasferita a Tuy al noviziato delle Dorotee.Il 2 ottobre 1926 Lucia prende l’abito.Il 3 ottobre 1928 Lucia pronuncia i primi voti, sempre sotto l’identità di Maria Da Dores.Il 13 giugno 1929 ha una visione della Trinità e della Madonna. Ne riportiamo il racconto che ne fa Lucia in un testo redatto nel maggio 1936 per comando del suo direttore spirituale Padre José Bernardo Gonçalves, gesuita.“Nostro Signore mi avvertì che il momento era venuto in cui voleva che facessi conoscere alla Santa Chiesa il suo desiderio di consacrazione della Russia e la sua promessa di convertirla.”La comunicazione avvenne così:“Dai miei superiori e dal mio confessore avevo ottenuto il permesso di fare un’ora santa dalle undici a mezzanotte nella notte fra il giovedì e il venerdì di ogni settimana. Una notte, trovandomi sola, mi inginocchiai presso la balaustra, nel mezzo della cappella, per recitare, prosternata, le preghiere dell’Angelo. Sentendomi affaticata mi rialzai e continuai a recitarle con le braccia in croce, l’unica luce era quella della lampada [del tabernacolo].
All’improvviso tutta la cappella si illuminò di una luce soprannaturale e, sopra l’altare, apparve una croce di luce che raggiungeva il soffitto. In una luce più chiara si vedeva sulla parte superiore della croce un viso di uomo, con il corpo fino alla vita; sul suo petto una colomba, anch’essa luminosa, e, inchiodato alla croce, il corpo di un altro uomo. Un poco più in basso della vita (di quest’ultimo), sospeso nell’aria, si vedevano un calice e una grande ostia sulla quale cadevano alcune gocce del sangue che colava sulle guance del Crocifisso e da una ferita del petto. Colando sull’Ostia queste gocce cadevano nel Calice. Sotto il braccio destro della croce si trovava Nostra Signora con il suo Cuore Immacolato in mano (Era Nostra Signora di Fatima con il suo Cuore Immacolato “nella mano sinistra” senza spada né rose ma con una corona di spine e delle fiamme). Sotto il braccio sinistro [della croce] delle grandi lettere, come di acqua cristallina che sarebbe calata sull’altare, formavano queste parole: ‘Grazia e Misericordia’. Compresi che mi era mostrato il mistero della Santissima Trinità e ricevetti su questo mistero dei lumi che non mi è permesso rivelare.
Poi Nostra Signora mi disse: ‘È venuto il momento in cui Dio domanda al Santo Padre di fare, in unione con tutti i vescovi del mondo, la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato, promettendo di salvarla con questo mezzo. Sono così numerose le anime che la giustizia di Dio condanna per i peccati commessi contro di me che io vengo a domandare riparazione. Sacrificati per questa intenzione e prega’. …
Più tardi, per mezzo di una comunicazione intima, Nostro Signore mi disse, lamentandosi: ‘Non hanno voluto ascoltare la mia domanda! … Come il re di Francia se ne pentiranno e lo faranno, ma sarà tardi. La Russia avrà già diffusi nel mondo i suoi errori provocando guerre e persecuzioni contro la Chiesa: il Santo Padre dovrà soffrire molto.’”.
In due lettere del 1930 a Padre Gonçalves Suor Lucia unisce strettamente la devozione riparatrice dei primi sabati con la consacrazione della Russia esprimendosi così:“Il Buon Dio promette di mettere fine alla persecuzione in Russia se il Santo Padre si degna di fare, e di ordinare di fare egualmente ai vescovi del mondo cattolico, un atto solenne e pubblico di riparazione e di consacrazione della Russia ai Santissimi Cuori di Gesù e di Maria, e se Sua Santità promette, per mezzo della fine di questa persecuzione, di approvare e di raccomandare la pratica della devozione riparatrice qui indicata”.
Nell’agosto 1931 Lucia ha una rivelazione interiore mentre si trova a Rianjo piccola città in riva al mare, (vicino a Pontevedra), dove si trova per un breve periodo per motivi di salute.Lucia ne informa il Vescovo di Leiria con una lettera di cui riportiamo un passo:“Il mio confessore mi ordina di far sapere a vostra Eccellenza ciò che è avvenuto poco tempo fa fra il nostro buon Dio e me. Siccome domandavo a Dio la conversione della Russia, della Spagna e del Portogallo mi sembra che Sua Divina Maestà mi abbia detto: ‘Tu mi consoli molto domandandomi la conversione di queste povere nazioni. Domandala anche a mia Madre dicendole sovente: Dolce Cuore di Maria siate la salvezza della Russia, della Spagna e del Portogallo, dell’Europa e del mondo intero’ [Sesta Preghiera di Fatima]. E altre volte: Per la vostra concezione pura ed immacolata, o Maria, ottenetemi la conversione della Russia, della Spagna, del Portogallo, dell’Europa e del mondo intero.’ [Settima Preghiera di Fatima].

Fai sapere ai miei ministri, dato che seguono l’esempio del Re di Francia nel ritardare l’esecuzione della mia richiesta, che lo seguiranno nella sciagura. Non sarà mai troppo tardi per ricorrere a Gesù e a Maria”.

Nel 1689 Nostro Signore aveva fatto sapere per mezzo di Santa Margherita Alacoque che desiderava che il Re Luigi XIV consacrasse al Sacro Cuore di Gesù se stesso, la sua corte e tutta la Francia e che voleva che il Suo Sacro Cuore regnasse nel suo palazzo, fosse dipinto sugli stendardi, fosse inciso sulle armi: l’ubbidienza alle sue richieste avrebbe assicurato al re grazie e gloria eterna (nel cielo) e la vittoria su tutti i nemici suoi e della Chiesa (su questa terra). Luigi XIV ricevette il messaggio (ma non tramite il Padre De La Chaise, gesuita, che ne era incaricato) ma non vi obbedì, né lui né i suoi successori. Da allora le fortune del regno di Francia e dell’ordine dei gesuiti declinarono fino al ghigliottinamento di Luigi XVI (21 gennaio 1793) e alla soppressione dei gesuiti in Francia (1764).

Come la rivelazione di Paray-Le-Monial a Santa Margherita Maria Alacoque, nel 1689, così la rivelazione di Rianjo a Suor Lucia, nel 1931, è una chiave per l’interpretazione della nostra storia. La profezia è terribile: con la loro indocilità alla voce del Cielo i Sovrani Pontefici di oggi, come due secoli fa i Re per la Francia, attireranno la sciagura su loro stessi, sulla Chiesa e sulla Cristianità, assalite da ogni lato dal demonio scatenato.
Il 3 ottobre 1934 Lucia pronuncia i voti perpetui alla presenza di sua madre, di due sue sorelle e del Vescovo di Leiria Mons. Da Silva, riacquistando così la sua vera identità. Suor Lucia viene trasferita nuovamente a Pontevedra dove resterà dal 9 ottobre 1934 al 27 maggio 1937.

L’incontro fra Suor Lucia e Padre Agostino Fuentes (26 dicembre 1957).
Un (nuovo) castigo di Dio è imminente.Il demonio sta per ingaggiare una battaglia decisiva con la Santa Vergine.
Ciascuno intraprenda la propria conversione senza aspettare esortazioni dalla Gerarchia.
Stiamo vivendo negli ultimi tempi del mondo.L’ultimo mezzo di salvezza: la Santissima Madre di Dio.Per salvare il mondo: Preghiera, Sacrificio, Rosario, Devozione al Cuore Immacolato.
Il tempo e lo spazio ci costringono a fare un salto di vent’anni.Di questo periodo diamo solo due notizie prima di arrivare al 1957.Nel 1942, in occasione del XXV anniversario delle apparizioni di Fatima, il Padre Galamba, in un suo libro su Giacinta, rende pubblico per la prima volta il testo della Prima e della Seconda Parte del Grande Segreto, testo tratto dalla III e dalla IV Memoria .Nel 1948 Lucia realizza finalmente, dopo aver scritto al Papa, il suo primo desiderio di essere suora carmelitana; il 25 marzo 1948 entra nel Carmelo di Coimbra in Portogallo; il 13 maggio 1948 prende l’abito e riceve il nome di Suor Maria Lucia del Cuore Immacolato; il 31 maggio 1949 fa la professione solenne.Il 26 dicembre 1957 ha luogo l’importantissimo incontro fra Suor Lucia e il Padre Agostino Fuentes postulatore delle cause di beatificazione di Giacinta e di Francesco, interlocutore, quindi, privilegiato e a cui Suor Lucia poteva aprire il suo animo con maggior confidenza e fiducia e, per queste due ragioni, testimone particolarmente degno di fede.Tornato in Messico, nella casa madre delle Suore Missionarie del Sacro Cuore e di Nostra Signora di Guadalupe, Padre Fuentes fece una conferenza in cui citò questo colloquio .La conferenza fu trascritta e il testo fu pubblicato in spagnolo con l’imprimatur di Mons. Sanchez, Arcivescovo di Vera Cruz e, quindi, con le massime garanzie di autenticità e di ortodossia.Riportiamo i passi essenziali del resoconto di Padre Fuentes così come lo riporta (parzialmente) in un suo articolo Padre Alonso, archivista ufficiale di Fatima.Padre Fuentes fa parlare Suor Lucia :
“ … Padre, la Santissima Vergine è tristissima perché nessuno fa caso al suo messaggio, né i buoni né i cattivi. I buoni continuano il loro cammino, ma senza far caso al suo messaggio. I malvagi, non vedendo cadere su di loro adesso il castigo di Dio, continuano la loro vita di peccato senza preoccuparsi del messaggio. Ma, credetemi Padre, Dio castigherà il mondo e sarà in una maniera terribile. Il castigo celeste è imminente.
[Nota: Siccome siamo nel 1957 allora non si tratta della Seconda Guerra Mondiale, già terminata, e, se il terribile castigo era imminente nel 1957, allora lo è ancora di più adesso nel 2001.]
“È la terza parte del messaggio di Nostra Signora che resterà segreta fino a quella data del 1960. Dite loro, Padre, che la Santissima Vergine, molte volte, sia ai miei cugini Francesco e Giacinta che a me, ci ha detto che molte nazioni spariranno dalla faccia della terra, che la Russia sarà lo strumento del castigo del Cielo per il mondo intero se non otterremo prima la conversione di quella povera nazione.“ … Padre, il demonio sta per ingaggiare una battaglia decisiva con la Vergine, e siccome conosce ciò che offende di più Dio e che gli farà conquistare il numero maggiore di anime in poco tempo allora fa di tutto per conquistare le anime consacrate a Dio, perché in questo modo lascia indifeso il campo delle anime, e così se ne impadronirà più facilmente. Padre, dite loro ancora che i miei cugini Francesco e Giacinta si sono sacrificati perché hanno sempre vista la Santissima Vergine molto triste in tutte le sue apparizioni. Ella non ci ha mai sorriso e questa tristezza, questa angoscia che notavamo in Lei a causa delle offese a Dio e dei castighi che minacciano i peccatori, penetrava la nostra anima e noi non sapevamo cosa inventare nella nostra piccola immaginazione infantile come mezzo per pregare e fare sacrifici . … L’altra cosa che santificò i fanciulli provenne dalla visione dell’inferno. …“Ecco perché, Padre, la mia missione non è di indicare al mondo i castighi materiali che arriverano certamente se il mondo non prega e non fa penitenza. No. La mia missione è di indicare a tutti il pericolo imminente in cui ci troviamo di perdere per sempre la nostra anima se noi restiamo ostinati nel peccato.
Padre, non attendiamo che venga da Roma un invito alla penitenza da parte del Santo Padre per il mondo intero; non attendiamoci nemmeno che questo appello provenga dai nostri vescovi nelle loro diocesi, e nemmeno dalle congregazioni religiose. No. Nostro Signore ha già usato ben spesso di questi mezzi e il mondo non ci ha fatto caso. Ecco perché adesso è necessario che ciascuno di noi cominci lui stesso la propria riforma spirituale. Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino. …

“Padre, la Santissima Vergine non mi ha detto che stiamo vivendo negli ultimi tempi ma me lo ha fatto vedere per tre motivi: Il primo motivo è perché mi ha detto che il demonio sta per ingaggiare una battaglia decisiva con la Vergine, e una battaglia decisiva è una battaglia finale in cui si saprà da quale parte sta la vittoria, da quale parte sta la sconfitta.
Inoltre fin da adesso o apparteniamo a Dio o apparteniamo al demonio: non c’è via di mezzo.
Il secondo motivo è perché Ella ha detto, sia a me che ai miei cugini, che Dio donava al mondo gli ultimi due rimedi: il Santo Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria, e dato che questi sono gli ultimi due rimedi questo significa che non ce ne saranno altri.
Il terzo motivo è che sempre nei piani della Divina Provvidenza quando Dio si accinge a castigare il mondo prima ha esaurito tutti gli altri soccorsi.Ora, quando ha visto che il mondo non ha fatto caso a nessuno di essi, allora, come diremmo noi nella nostra maniera imperfetta di esprimerci, Egli ci offre con un certo timore l’ultimo mezzo di salvezza, la Sua Santissima Madre.Perché se disprezzeremo e respingeremo questo ultimo mezzo allora non avremo più il perdono del Cielo perché molto amoroso e che non permette che noi offendiamo e disprezziamo la Sua Santissima Madre. Abbiamo come patente testimonianza la storia della Chiesa di molti secoli che, con esempi terribili, ci mostra come Nostro Signore Gesù Cristo ha sempre preso la difesa dell’onore di Sua Madre.
“ … Due mezzi per salvare il mondo: la preghiera e il sacrificio…“ … E poi il Santo Rosario. Guardate, Padre, la Santissima Vergine, in questi ultimi tempi in cui viviamo ha data una efficacia nuova alla recita del Rosario.
In modo tale che non c’è nessun problema, per difficile che sia, temporale o, soprattutto, spirituale, che riguardi la vita personale di ciascuno di noi, delle nostre famiglie, delle famiglie del mondo o delle comunità religiose, oppure la vita dei popoli e delle nazioni. Non c’è nessun problema, dico, per difficile che sia, che noi non possiamo risolvere con la preghiera del Santo Rosario. Con il Santo Rosario noi ci salveremo, ci santificheremo, consoleremo Nostro Signore e otterremo la salvezza di molte anime. Infine la devozione al Cuore Immacolato di Maria, nostra Santissima Madre, considerandola come la sede della clemenza, della bontà e del perdono, e come la porta sicura per entrare in Cielo…”

La pubblicazione del testo della conferenza sul quotidiano portoghese “A Voz” del 22 giugno 1959 scatena una tempesta sul Padre Fuentes e, indirettamente, su Suor Lucia.
A Coimbra, dove si trova il carmelo di Suor Lucia viene pubblicata una nota sconcertante firmata in modo colletivo e impersonale “Curia diocesana di Coimbra” (nessun nome di persona fisica) in cui si accusa Padre Fuentes di essersi inventate le dichiarazioni di Suor Lucia; la “Curia Diocesana di Coimbra” (nella persona di nessuno) attribuisce a quest’ultima una dichiarazione, (che sarebbe stata resa a persona che non viene resa nota ma viene qualificata come “avente il diritto” di interrogarla), dichiarazione in cui essa negherebbe di aver parlato con Padre Fuentes di argomenti che esulino dalla beatificazione dei cugini.Questa pretesa dichiarazione non è mai stata confermata da Suor Lucia.L’arcivescovo di Vera Crux, Mons. Manuel Pio Lopez, e il Cardinale José Garibi y Rivera, arcivescovo di Guadalajara, prendono le difese di Padre Fuentes che, ciò nonostante, viene destituito dalla sua carica di postulatore della causa di beatificazione di Giacinta e Francesco.Quanto a Suor Lucia la “Curia Diocesana di Coimbra” nella suddetta nota ritiene di poter affermare che Suor Lucia ha già detto tutto quello che riteneva di dire su Fatima fin dal 1955 e che quindi non ci possono essere “novità”. Di fatto da allora diventa sempre più difficile per chiunque incontrarsi con Suor Lucia, per molti anni non è più pubblicato nessuno suo scritto, e si comincia a mettere in dubbio pubblicamente il valore delle sue dichiarazioni.

Una conclusione provvisoria Una conclusione pratica La conclusione non può essere che una conclusione provvisoria perché proprio ora e proprio noi stiamo vivendo i tempi del Terzo Segreto nell’attesa della settima apparizione della Madonna alla Cova da Iria (messaggio del 13 maggio 1917).Nessuna delle richieste di Nostro Signore e della Madonna di Fatima è stata soddisfatta nei modi, nei tempi, nella misura richiesti (Consacrazione della Russia da parte del Papa in unione con tutti i vescovi del mondo; approvazione solenne e diffusione della devozione dei primi sabati in riparazione delle offese fatte al Cuore Immacolato di Maria; divulgazione piena del Terzo Segreto).Molti dei castighi minacciati si sono già avverati, (Seconda Guerra Mondiale; diffusione del comunismo in tutto il mondo; persecuzioni dei cristiani).Molti e più gravi pericoli e castighi incombono (la Fede si sta affievolendo all’interno della Chiesa; ciascuno deve essere l’artefice della salvezza spirituale propria e dei suoi cari senza aspettarsi esortazioni e guida dalla Gerarchia che seguirà i Re di Francia nella sciagura; il Papa sarà ucciso insieme a religiosi e laici e moltissime anime saranno dannate).All’atto pratico e per quanto riguarda noi laici vediamo cosa dobbiamo fare.
È urgentissimo che, prima che ci sorprenda il castigo terribile di cui parla Lucia a Padre Fuentes nel 1957, ciascuno si garantisca gli aiuti soprannaturali promessi per morire in grazia di Dio praticando subito e con esattezza la devozione dei Primi Cinque Sabati del mese in spirito di riparazione alle offese al Cuore Immacolato di Maria (vedasi l’articolo dedicato a questo argomento).Non c’è grazia più grande della certezza della perseveranza finale e non c’è scusa per non ricorrere a un mezzo così semplice e facile per ottenerla.Ciò fatto, siccome la Madonna a Fatima ha scelto di rivelarsi con il titolo di Nostra Signora Del Rosario e tenendo in mano lo Scapolare del Carmelo, dobbiamo recitare quotidianamente il Rosario per ottenere la pace e la conversione nostra e dei nostri cari e dobbiamo, se possibile, portare lo scapolare del Carmelo (vedasi l’articolo dedicato a questo argomento) di cui quest’anno ricorre il settecentocin-quantesimo anniversario.Come raccomandato dalla Vergine a Lucia, Francesco e Giacinta dobbiamo pregare e sacrificarci, nel nostro piccolo, per la conversione dei peccatori e per il Papa.
È vero che “Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà” ma non è detto che proprio noi saremo ancora presenti quando il trionfo arriverà perciò è bene lavorare da subito e di nostra iniziativa alla nostra piena conversione, anche se resta poco tempo, dato che “Non sarà mai troppo tardi per ricorrere a Gesù e a Maria”.

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8747213

Sem comentários:

Enviar um comentário