MESSAGGIO D’AMORE DI “ROSA MISTICA” “PREGHIERA,
SACRIFICIO, PENITENZA”
LA PRIMA APPARIZIONE DI S. MARIA CROCIFISSA
17 DICEMBRE 1944
Dopo dodici giorni di incoscienza, ricevuti per quanto
possibile gli ultimi sacramenti, mentre si aspettava la sua morte, ebbe la prima
apparizione di Santa Maria Crocifissa Di Rosa (allora Beata), fondatrice delle
Ancelle della Carità, proprio nel giorno della sua festa, il 17 dicembre.
Dal diario di Pierina:
"La mattina del 17 dicembre 1941,
primo ricordo dopo dodici giorni, sentii aprire la porta della mia stanzetta e
aprendo gli occhi guardai e vidi entrare una suora vestita di nero che io
credevo fosse la Rev.da Madre della casa, perché io non conoscevo nessuna suora
di quella casa. Poi tale suora mi si avvicinò e mi disse:
"Come stai, Pierina?" Io risposi: “Mi
fa molto male la testa”. Ella mi disse: "Questo vasettino (perché teneva fra le
mani un vasettino bianco) me lo diede una Signora per ungerti. Il male che provi
alla testa ti continuerà ancora un po'... avrai una nuda croce da portare, poi
guarirai" (indi mi fece cenno di mettermi sul fianco destro, Ella stessa (la
Suora) mi unse la parte ammalata (dorso e testa).
Io la ringraziai ed Ella mi sorrise e uscì dalla stanza.
Dopo breve tempo entrò in stanza un 'altra suora vestita in bianco e questa era
l'infermiera; vedendomi con gli occhi aperti (perché da quaranta ore ero in
completo stato comatoso) si avvicinò chiedendomi come mi sentissi. Io
risposi.. "Sto meglio!" Allora ella mi domandò se volevo fare la S. Comunione,
mi offrì un caffè e si meravigliò quando mi vide sedere sul letto senza bisogno
di aiuto alcuno e sentendomi parlare liberamente.
Prima che la suora partisse la pregai di chiamarmi la
Rev.da Madre, perché volevo ringraziarla... In realta nè la Rev.da suora
infermiera nè alcuna altra suora era stata presso di me per prestarmi tale
medicamento. Allora compresero le suore che non poteva essere stata che la
Beata Suor Maria Crocifissa Di Rosa, loro Fondatrice, che appunto in tale
giorno festeggiavano".
(Maria “Rosa
Mistica” benedice i suoi figli dalla Cappella della fonte)
LA PRIMA APPARIZIONE DELLA MADONNA CON TRE SPADE INFISSE
NEL PETTO 24 NOVEMBRE 1946
CIRCOSTANZE. Pierina era in servizio come infermiera all'Ospedale di
Montichiari con le Suore Ancelle della Carità.
A metà novembre 1946 fu colpita da fortissimi dolori e
vomito, sintomi di occlusione intestinale, per la quale era imminente
l'intervento chirurgico.
Dal diario di Pierina:
"La notte dal 23 al 24 novembre,
proprio quando mi sentivo mancare la vita, verso le ore tre sentii avvicinarsi
qualcuno. Allora apersi gli occhi per vedere chi fosse, e con mia grande
sorpresa vidi una suora che io riconobbi, quella vista l'anno prima al Ronco,
la quale mi domandò come mi sentivo. Io risposi che ero molto preoccupata,
perché mi sentivo morire e perché sapevo di venir sottoposta ad un grave
intervento, sapendo che era tanto difficile e pericoloso, perciò (temevo) di
non poterlo superare.
Allora quella suora (Beata Maria
Crocifissa) mi disse di chiamare la Rev.da Madre e altre cinque suore, le quali
avrebbero dovuto recitare il S. Rosario e io in quel frattempo sarei guarita,
ossia mi si sarebbe sbloccato l'intestino. Poi con la mano sinistra la Beata mi
fece cenno di guardare in un angolo della stanza. Allora io vidi in quel
momento una bellissima Signora come trasparente, vestita di color viola e un
velo che le copriva la testa e scendeva fino ai piedi, di color bianco; teneva
le braccia aperte e così si potevano vedere tre spade che le erano confitte al
petto in corrispondenza del cuore.
La Beata M. Crocifissa allora mi disse
che quella Signora era la Madonna, la quale chiedeva a me preghiere, sacrifici
e sofferenze per riparare i peccati di tre categorie di anime consacrate a
Dio.
Primo: per le anime religiose che
tradiscono la loro vocazione,
Secondo: per riparare il peccato
mortale di queste anime,.
Terzo: per riparare il tradimento dei
sacerdoti che si rendono indegni del loro Sacro Ministero.
Particolarmente mi raccomandò la
santificazione dei sacerdoti, dicendomi: "Se questi saranno santi, tante anime
si santificheranno".
Mentre la Beata Maria Crocifissa così
parlava, la bella Signora si avvicinò alquanto ed io potei vedere due grosse
lacrime scendere dagli occhi e sentii la sua dolce voce che diceva: "Preghiera,
sacrificio e penitenza". Mentre contemplavo quelle dolci e soavi figure
all'istante scomparvero".
Il messaggio particolare per Pierina
diventerà una proposta di "Rosa Mistica" per tutte le comunità religiose:
preghiera, penitenza, sofferenza per riparare ed eliminare le infedeltà delle
persone consacrate.
Si noti che in questa prima apparizione
la Madonna è vista da Pierina "come trasparente" cioè come un'immagine in
visione.
Nelle apparizioni successive la Madonna
sarà vista come Santa Maria Crocifissa, cioè come persona presente.
LA SECONDA APPARIZIONE DELLA MADONNA CON TRE SPADE
INFISSE NEL PETTO 1 GIUGNO 1947
CIRCOSTANZE. Dopo un mese di penitenze da parte di Pierina infermiera
all'Ospedale di Montichiari, e di persecuzioni da parte dei demoni, la stessa
notte della terribile visione dell'inferno.
Dal diario di Pierina, con qualche
omissione:
"Verso le ore tre e quindici del 1°
giugno 1957 fui svegliata da un leggero rumore. Apersi gli occhi e vidi
nell'angolo della mia stanzetta una suora vestita di nero. La riconobbi.
Svegliai la Madre e la suora dicendo loro: "C'è la Madre Fondatrice".
Mi alzai, mi posi in ginocchio; ed
ecco a destra della Beata mi apparve la Madonna non più "trasparente" ma come
persona vivente, vestita di viola, con un grande velo bianco che la ricopriva
dal capo ai piedi, con le braccia aperte, così che io potevo osservare tre spade
confitte nel petto.
La Beata Fondatrice era inginocchiata
a sinistra. Domandai alla Santissima Vergine che si mostrasse anche alla Madre
e alla suora presenti.
La Madonna rispose: “Di' loro che ci
vedranno più belle in Paradiso". Così dicendo stese le braccia in avanti in
segno di protezione e guardandomi sorrise.
La Beata allora mi disse: "La
penitenza che hai compiuto in questi giorni è stata richiesta dalla Madonna per
riparare le offese che riceve il Signore dalle anime consacrate che vivono in
peccato... Le tue grandi sofferenze insieme alla visione dell'inferno hanno
avuto lo scopo di farti conoscere la gravità del peccato mortale nelle anime
consacrate a Gesù ed elette dal suo amore. Le sofferenze di questi giorni sono
valse a strappare dal potere del demonio alcune nostre religiose. Ne rimane
ancora "una" per la quale sono necessarie ancora preghiere, sacrifici,
penitenza. Continuerai a dormire per terra nelle notti dal giovedì al venerdì,
fino agli esercizi spirituali del secondo gruppo...
Dirai ancora alla Superiora Generale
che nel nostro Istituto venga onorata la Vergine santissima formando tra le
religiose tante rose viventi. Ci siano cioè in ogni comunità tre suore che si
offrano come mistiche rose.
Prima: Rosa Bianca, e cioè spirito di
preghiera per riparare le offese che danno a Nostro Signore le religiose che
tradiscono la vocazione.
Seconda: Rosa Rossa, e cioè spirito di
sacrificio per riparare le offese che danno a Nostro Signore le religiose che
vivono in peccato mortale.
Terza: Rosa Giallo-oro, cioè spirito
di immolazione totale per riparare le offese che danno a Nostro Signore i
sacerdoti Giuda, ed in particolare per la santificazione dei sacerdoti.
Queste tre rose saranno quelle che
faranno cadere le tre spade dai Cuori Santissimi di Gesù e Maria".
La visione adagio scomparve,
lasciandomi tanta pace nell'anima".
PRIMA APPARIZIONE DELLA MADONNA CON TRE ROSE SUL PETTO
13 LUGLIO 1947
Dal diario di Pierina con omissioni:
"Erano pressappoco le ore quattro del
mattino del giorno 13 luglio (nella camera all'ospedale di Montichiari). Ero
già in preghiera essendo già
stata avvertita per tempo dalla Beata Suor Maria
Crocifissa, che sarebbe venuta la Madonna. Assieme con me avevo qualche
suora.
In questo frattempo venne la Beata la quale mi invitò a
recitare l'atto di dolore, poi dopo un po' di silenzio, volse il capo verso
destra in segno di attesa come aspettasse qualcuno. Ed ecco ad un tratto di
nuovo quel leggero fruscio, che non so a che cosa paragonarlo, come a un
delicato vento che viene verso la persona, il quale per se stesso dà già un
senso di gioia senza rendersi conto del perché.
Dopo questo dolce avvertimento, vidi una bellissima
luce, brillantissima, che si divise in mezzo come una nube che lascia trasparire
i raggi del sole. Ecco, in mezzo a questa luce vidi apparire una bellissima
Signora, vestita di bianco, come di un raso finissimo, che nello stesso
splendore della candida veste aveva riflessi di luce argentei.
Un manto pure bianco, fissato sotto la gola come da un
gancio, le scendeva dal capo ai piedi, lasciando intravedere sulla fronte
qualche ciuffetto di capelli ondulati di color castano chiaro. Sia il manto che
il vestito erano uguali di candore e il bordo leggermente ricamato in oro.
Dico ricamato, perché era la formazione di un ricamo, ma formato da un'altra
trasparenza di luce color d'oro, che formava come un ricamo.
Appena la vidi non mi vergognai di trovarmi alla sua
presenza piena di peccati, anzi il suo sguardo così pieno di bontà m'infuse
nell'animo tanta gioia, che non potei fare a meno di esclamare:
"Oh! Com'è bella!" Mi figuravo di avvicinarmi a Lei,
affinché mi portasse con sé in Paradiso (...) Dal suo sguardo capii che il mio
desiderio di andare con Lei non era accettato. Allora fui io la prima a
rivolgere la parola. Nonostante avessi la certezza che fosse la Madonna, volli
chiedere:
'Ditemi in canta, chi siete voi?". Che sorriso di
compiacenza mi fece! Col suo atteggiamento così maestoso invitava alla
confidenza e con grande dolcezza mi rispose:
"Io sono la Madre di Gesù e la Madre di tutti voi" (...)
Quale volto paradisiaco era quello della Madonna! Tante persone che ho visto,
mai nessuno l'ho trovato uguale. Era tanto bello, con lineamenti molto fini,
d'un colorito roseo e occhi scuri. Mi è impossibile capire la sua età. L
'aspetto della persona non era di giovinetta; il suo delicato viso era si
giovane, ma dalla maestà personale si potrebbe giudicare di 20-25 e anche 30
anni.
(...) Così dicendo la Madonna aprì le braccia che fino
allora teneva congiunte. Nell'aprire le braccia e con esse il manto mi mostrava
che le tre
spade, che l'altra volta aveva puntate sul cuore, ora
non vi erano più. Infatti al posto di esse spiccavano tre bellissime rose:
bianca, rossa e l'altra gialla con riflessi oro.
Mi venne spontaneo di abbassare gli occhi e vidi tre
spade ai piedi della Madonna, in mezzo a tante rose del medesimo colore di
quelle che aveva sul petto.
Alzando nuovamente gli occhi vidi che le rose si erano
diramate e avevano formato come una nicchia e la Madonna si trovava dentro a
questo bellissimo roseto, mentre prima l'avevo vista solo con la luce
attorno.
Di quanta gioia fui invasa nel vedere che la Madonna non
aveva più le tre spade conficcate nel cuore.
(...) Riprese a dirmi con un tono di voce "autorevole"
con cui trasmetteva un comando che Essa aveva ricevuto dal Signore:
“Nostro Signore mi manda per portare una nuova Devozione
Mariana in tutti gli Istituti e Congregazioni religiose, maschili e femminili, e
anche ai sacerdoti secolari” (...) Quando io le chiesi la spiegazione dei
sacerdoti secolari (perché a dire il vero io credevo che Frati e Preti fossero
una sola cosa), subito la Madonna mi fece un sorriso che ispirava maggior
confidenza (...) e mi rispose:
"Essi sono coloro che vivono nelle loro case, pur
essendo Ministri di Dio, mentre gli altri vivono nei Monasteri o
Congregazioni".
Qui il suo sguardo si alzò, lo diffuse come abbracciasse
una cosa lontana e sempre con il sorriso continuò a dire: "Prometto a quegli
Istituti religiosi o Congregazioni che più mi onoreranno: che saranno da me
protetti, e avranno maggior fioritura di vocazioni e meno vocazioni tradite,
meno anime che offendono il Signore col peccato grave, e grande santità nei
Ministri di Dio".
(...) Come dissi, il suo sguardo non era diretto solo
verso di me, ma era come parlasse a tante persone, e disse:
“Desidero che il giorno 13 di ogni mese sia la Giornata
Mariana, alla quale siano premesse preghiere speciali di preparazione per 12
giorni”.
Qui cambiò la sua espressione, diventò triste: "Tale
giornata deve essere di riparazione per le offese commesse contro Nostro Signore
dalle anime consacrate che con le loro colpe fanno penetrare nel mio cuore e nel
cuore del mio Divin Figlio tre pungenti spade".
(...) Riprese il suo delicato sorriso e continuò a dire:
"In tal giorno farò
scendere sugli Istituti o Congregazioni religiose che mi
avranno onorata abbondanza di grazia e santità di vocazioni.
Tale giorno sia santificato con particolari preghiere,
quali la S. Messa, la S. Comunione, il Rosario, l'Ora di Adorazione.
Desidero che il giorno 13 luglio di ogni anno sia
festeggiato da ogni Istituto che in ogni Congregazione o Istituto religioso ci
siano anime che vivono con grande spirito di preghiera, per ottenere che nessuna
vocazione venga tradita" (Qui pareva che la rosa bianca che era sul petto
spiccasse di più per dimostrare questo significato).
Dopo un momento di pausa, sempre ferma nel suo
atteggiamento e con le mani giunte continuò:
“Desidero pure che vi siano altre anime che vivano di
generosità ed amore ai sacrifici, alle prove, alle umiliazioni, per riparare le
offese che riceve Nostro Signore dalle anime consacrate che vivono in peccato
mortale”. (Qui la rosa rossa che era puntata sul petto della Madonna, pareva
che spiccasse di più e dimostrasse il suo significato).
Poi la Madonna fece ancora un attimo di pausa e
riprendendo disse:
“Desidero ancora che altre anime immolino totalmente la
loro vita per riparare i tradimenti che riceve Nostro Signore dai sacerdoti
Giuda” (Qui pure la rosa giallo-oro dava viva espressione di sé stessa).
(...) Dopo un po' di pausa la Madonna continuò, sempre
con tanta delicatezza e dolcezza, a dire:
"L'immolazione di queste anime otterrà dal mio materno
Cuore la santificazione di questi Ministri di Dio e abbondanza di grazie sulle
loro Congregazioni.
Desidero che questa mia nuova devozione sia estesa a
tutti gli Istituti religiosi".
Qui la Madonna stette un po' silenziosa. Poi con un
sorriso di compiacenza e con lo sguardo verso la Beata Suor Maria Crocifissa
disse:
"Ho scelto questo Istituto per primo, perché la
Fondatrice di esso è la 'Di Rosa" la quale ha infuso nelle sue Figlie lo spirito
di carità, così che queste sono come tante roselline, simbolo di carità". Qui
fece un sorriso di gioia: "Ecco perché mi presento circondata da un
roseto".
Allora io a nome della Madre Superiora domandai alla
Madonna un miracolo esterno in testimonianza della sua venuta.
La Madonna mi rispose con
mestizia:
“Io non farò alcun miracolo esterno.
il miracolo più evidente avverrà quando queste anime consacrate che da tempo e
specie nel periodo della guerra si sono rilassate nello spirito, così da
tradire la loro vocazione e attirare con le loro gravi colpe castighi e
persecuzioni, come avviene attualmente contro la Chiesa, cesseranno di offendere
gravemente Nostro Signore e torneranno a rivivere il primitivo spirito dei
santi Fondatori".
La Madonna rimase in silenzio e lasciò
la parola alla Beata Suor M. Crocifissa e le fece cenno di parlare con un gesto
tanto delicato.
(...) Mentre la Beata Suor M.
Crocifissa parlava e faceva le ultime raccomandazioni, la Madonna ancora più
sorridente e tanto umile pareva palesare che il suo compito di Messaggera era
terminato, ma ci indicava con leggero accenno, di fare ciò che la Di Rosa ci
veniva a raccomandare (...).
Adagio, adagio la luce si affievolì e
la bella figura della Madonna e di Suor M. Crocifissa si tolsero ai miei
occhi".
PRIMA APPARIZIONE NEL DUOMO DI MONTICHIARI 16 NOVEMBRE
1947
CIRCOSTANZE. Era domenica e Pierina dopo la S. Messa delle 7 e
la S. Comunione si era fermata per il ringraziamento.
I Sacerdoti Don Luigi Bonomini suo confessore e Don
Virgilio Seneci, addetto alla Parrocchia, erano appena usciti dai confessionali
ed altra gente stava ancora nella Chiesa, principale di Montichiari, chiamata
comunemente "il Duomo".
Dal diario di Pierina:
“Ad un tratto un forte lampo di luce
mi tolse la vista del libro e spontaneamente guardai cosa era successo in
chiesa... Con mio grande stupore vidi la Madonna distante e molto in alto,
vorrei dire sull'altare maggiore della chiesa, perché la luce di cui era
circondata mi toglieva di vedere ciò che era d'intorno.
Io mi trovavo in prossimità
dell'altare del SS. Sacramento. Mi venne la spontaneità di uscire dal banco e di
portarmi in mezzo alla chiesa e avvisai pure con gioia le persone che mi erano
vicine che vi era la Madonna. (..) Era Rosa Mistica. Uguale nella bellezza e
nel candore come
le altre volte. Solo che mi era più lontana, come dissi,
in alto, in mezzo ad un giardino pieno di rose bianche, rosse e gialle.
Allora m'incamminai in mezzo alla chiesa, volevo andarle
vicino. Mentre facevo i passi, anch'Essa mi si avvicinava. Ad un tratto una
forza m immobilizzò e mi costrinse ad inginocchiarmi. (Più tardi quando la
Madonna sparì, si constatò che io ero proprio nel punto centrale della Chiesa).
(…) Ero abbastanza vicina quando mi rivolse la parola, però era molto triste. A
stento sentii la voce; era come affranta da un grande lavoro o dolore, come
ormai le sue forze fossero diminuite, e disse:
"Nostro Signore, il mio Divin Figlio Gesù è stanco di
ricevere grandi offese dagli uomini per i peccati contro la purità. Egli
vorrebbe mandare un diluvio di castighi. Sono intervenuta perché avesse ancora
misericordia, perciò chiedo preghiera e penitenza in riparazione di questi
peccati".
Poi la Madonna mi fece cenno con la mano di avvicinarmi,
obbedii trascinandomi in ginocchio sul pavimento, perché sentivo che non avevo
la forza di alzarmi. (...) Mi fermai un po' ed Ella mi fece cenno di
avvicinarmi di più, e disse:
"In segno di penitenza e di purificazione fa' con la
lingua una croce sopra quattro mattonelle unite e queste mattonelle vengano poi
chiuse per ricordo della mia visita, onde non siano calpestate".
Mi abbassai e con la lingua feci le quattro croci sulle
mattonelle. Poi la Madonna mi fece cenno di scostarmi un pochino indietro.
Appena fui andata indietro di qualche passo, la Madonna scese sul pavimento
proprio dove io avevo tracciato le croci. (...) Riprese Lei stessa la parola
dicendo:
"Raccomando che il purificatoio sia coperto con il velo
bianco, perché non venga toccato da altre mani e resti un privilegio per la
Cappella del-l'ospedale! Ecco perché a Bonate Nostro Signore, il mio Diletto
Figlio Ge-sù ha ritirato le sue grazie, perché il luogo consacrato anziché
essere meta di preghiera, è stato profanato ed è diventato peste di peccati
contro la purità, e si nega la realtà della mia presenza".
(...) La Madonna diede ancora come un sospiro di
sollievo, come avesse vinto una vittoria, e disse meno triste:
"Raccomando vivamente ai sacerdoti che si esercitino con
carità nel raccomandare che gli uomini non commettano più peccati contro la
purità. Io darò la mia grazia a coloro che ripareranno questi peccati".
Allora io mi sentii spinta alla confidenza e le dissi:
"E allora siamo perdonati?".
Mi rispose con un leggero sorriso:
"Si, purché non si facciano più questi peccati".
Chiesi la benedizione su Montichiari,
sull'Italia, sul mondo, sul Papa, sui sacerdoti, sulle anime religiose.
La Madonna alzò e stese le mani in
segno di protezione, sorrise, e ricongiunse le mani. Poi io le chiesi di
portarmi presto in Paradiso. Sorrise, ma non rispose. Rimase un po' in silenzio
e poi parlandomi piano mi raccomandò di pregare, di far penitenza, di essere
generosa nei sacrifici che Nostro Signore mi chiede. Poi sorridendo e alzando le
braccia disse:
"Se tu sarai generosa, otterrai
maggiori grazie anche su tutto il mondo". Poi piano, piano ricongiunse le mani e
con lo sguardo rivolto a me si allontanò.
Non avrei voluto che se ne andasse
via, ma poi un altro lampo di luce me la tolse dagli occhi".
SECONDA APPARIZIONE NEL DUOMO DI MONTICHIARI - 22
NOVEMBRE 1947
CIRCOSTANZE. Il
22 novembre verso le ore 12.30 Pierina fu avvertita da una voce interna mentre
pregava nella Cappella dell'Ospedale, che alle quattro pomeridiane la Madonna
l'avrebbe incontrata in parrocchia.
Avvertì subito la Superiora, la quale fece avvisare il
confessore e gli altri sacerdoti. Quando Pierina con cinque suore all'ora
fissata si portò in Duomo, trovò che già vi erano i sacerdoti e altre persone:
aveva appena avuto termine una riunione di Azione Cattolica.
Dal diario di Pierina:
'Mi misi a recitare il Santo Rosario.
Non ero ancora a metà che fui colpita agli occhi da un lampo di luce e in alto
luminosissima vi era la bella Madonna bianco vestita in mezzo al tappeto di
rose; tutto era uguale come la mattina del 16 settembre.
Dissi subito: “C'è la Madonna” ed
uscii dal banco dove mi trovavo con le suore; mi portai in mezzo alla navata e
subito mi inginocchiai.
Contemporaneamente come l'altra volta
la Madonna discese dall'alto, si avvicinò e puntando il dito della mano destra
mi disse:
"In segno di penitenza e di
purificazione fa' con la lingua quattro croci su quelle mattonelle unite"
(Erano le stesse in cui la Madonna era gia scesa).
Ubbidii e la Madonna discese in terra per la seconda
volta.
(...) Mi sorrise e alzando gli occhi
al Cielo e poi inchinandosi leggermente verso il santo tabernacolo (in un
altare laterale), si rivolse verso di noi e disse:
"Scendo in questo luogo perché qui vi saranno grandi
conversioni. Raccomando che queste mattonelle siano chiuse, affinché non
vengano calpestate". Qui con voce bassa ma piena di bontà e confidenza mi
comunicò un segreto personale, riguardante il mio avvenire, un Messaggio al S.
Padre e un altro segreto. Mi raccomandò di mettere tutto in iscritto e di
mantenere il segreto che dovrà essere svelato solo alla mia morte, anzi più
sorridente mi disse:
"Verrò io ad avvisarti quando dovrai svelano". Fece un
po' di pausa e con volto pieno di tristezza e con gli occhi semichiusi dal
dolore disse:
"In questo tempo i cristiani della tua Nazione Italiana
sono quelli che offendono di più Nostro Signore, il mio Divin Figlio Gesù, con
i peccati contro la santa purità". Poi aprendo gli occhi e chinandosi verso di
me, disse:
"Perciò il Signore chiede a te
preghiera e generosità nei sacrifici".
Risposi "Sì". Qui vedendo la sua confidenza verso di me,
ricordai la raccomandazione che mi aveva fatta un Rev.do sacerdote, di chiedere
alla Madonna la spiegazione circa la prima e la terza categoria di anime
religiose, perciò le dissi:
"I Rev.di sacerdoti non sanno bene la differenza che
passa fra l'una e l'altra categoria" (...) A stento, come le costasse fatica a
ripeterlo, disse:
"La prima categoria è costituita dalle anime religiose
sia femminili che maschili che tradiscono la loro vocazione: queste ultime,
però, le maschili sono quelle che non hanno ancora ricevuto l'Ordine
Sacro.
La terza categoria riguarda invece i
sacerdoti consacrati che tradiscono Nostro Signore come Giuda".
Allora io le dissi: "Essi tradiscono
Nostro Signore per l'attacco al danaro, o proprio come Giuda?". Seria
rispose:
"Proprio come Giuda".
Ormai mi sentivo di esserle tanto vicina con la
confidenza e le chiesi:
"Cosa dobbiamo fare per eseguire il vostro ordine di
pregare e fare penitenza?".
Tacque alcuni minuti e poi continuò: "Penitenza, cioè
accettare giornalmente tutte le piccole croci, anche il lavoro in segno di
penitenza". (...) Con questa sua delicatissima espressione di vera e amorosa
mamma mi infervorò nel chiedere ancora e le dissi:
'A Bonate che cosa si dovrà fare in
riparazione dei peccati commessi?". Mi rispose: "Si facciano pellegrinaggi per
tre giorni consecutivi dalla chiesa di Ponte S. Pietro al luogo delle
apparizioni in segno di penitenza e di riparazione. Questa cosa sia riferita
direttamente al Vescovo di Bergamo". Rimase poi un po' in silenzio, poi prese un
aspetto di trionfo, come più luminosa, e con voce lieta disse:
"il giorno 8 dicembre, a mezzogiorno
verrò ancora qui in Parrocchia, sarà l'Ora di Grazia". Mandò uno sprazzo di luce
più intensa e disse:
"Sia diffusa la voce della mia
venuta". Fui meravigliata, ossia mi trovai in una grande sorpresa e non mi
vergognai a chiederle:
"Spiegatemi in canta, che cosa vuoi dire Ora di
Grazia?". Sorrise e mi rispose: 'L'Ora di Grazia sarà un avvenimento di grandi e
numerose conversioni. Questo tu lo dirai personalmente a Monsignore Vescovo di
Brescia". Poi si fece nuovamente seria ed accentuando parola per parola, come
fosse la più delicata raccomandazione, disse:
"Raccomando che il sacro Purificatoio
sia sempre coperto con un velo bianco, affinché non venga più toccato da altre
mani". Poi stette in silenzio; allora io le domandai:
"Che cosa dobbiamo fare in questi
giorni in preparazione a questo avvenimento?" (dell '8 dicembre). Rispose con
compiacenza:
"Preghiera e penitenza. Si reciti
ogni giorno per tre volte il salmo Miserere con le braccia aperte". Poi
chinandosi verso di me e sorridendomi disse:
"Che cosa desideri tu dal Signore?". "Per me niente;
domando il perdono dei nostri peccati".
La Madonna mi sorrise soddisfatta e disse: “Prometti di
non fare più peccati?". Mi sentii come fossi già diventata più buona e con
slancio le risposi: "Si, a nome di tutti prometto che non faremo più
peccati".
(...) Allora io dopo un po' di paura
le chiesi una preghiera particolare per alcune persone ammalate fisicamente e
altre spiritualmente che mi erano state raccomandate dai loro cari. La Madonna
con il suo dolce sorriso mi disse:
"Le grazie spirituali verranno
concesse. Anzi chi porterà sopra queste quattro mattonelle lacrime di
pentimento, otterrà per mezzo mio dal Signore mio Divin Figlio Gesù, grande
misericordia". Qui la Madonna alzò gli occhi al Cielo e con voce di supplica,
scandendo le parole, disse:
'Anime indurite, gelide come questo
marmo, saranno toccate dalla grazia divina e diventeranno fedeli e vere amanti
del Signore"
(…) Per questo complesso di cose sì
belle mi sentii spinta a chiederle:
"Perché venite sopra queste
mattonelle?". Rispose sempre con la sua delicatezza, ma un po' mesta nel
pronunciare le parole: "Perché queste almeno non saranno profanate dai peccati
come avviene in altri luoghi delle mie apparizioni. Raccomando che il giorno 8
dicembre queste mattonelle siano protette alla distanza di tre metri
intorno".
Mi sorrise a lungo e adagio adagio si
sollevò. Allora io mi affrettai a dirle: "Vi aspettiamo allora il giorno otto
dicembre?". Mi sorrise, ma non rispose più nulla. Poi una nube di luce me la
tolse completamente".
TERZA APPARIZIONE NEL DUOMO DI MONTICHIARI
7
DICEMBRE 1947
Era la vigilia della grande e pubblica
apparizione promessa per l'8 dicembre; era domenica e molti parenti erano venuti
all'Ospedale a salutare Pierina.
Mentre conversava con loro, sentì la voce
interna che le diceva di andare in Parrocchia per mezzogiorno perché sarebbe
venuta la Madonna.
Licenziati in anticipo i parenti, avverti
la Superiora Suor Luigia Romanin, la quale all'ora fissata accompagnò Pierina.
Si stava chiudendo la chiesa e, usciti i sacrestani, rimase Pierina con la
Superiora e il confessore. Loro tre recitarono il Miserere con le braccia
aperte e iniziarono il S. Rosario.
Dal diario di Pierina:
Entrambi avevano i vestitini lunghi.
Pensai che quei bambini fossero due angioletti, tanto erano belli. La Madonna
era tanto sorridente. Prese Lei la parola e guardandoci disse:
"Sono venuta per portare a voi tre,
grazie e benedizioni, per compensarvi del lavoro e dei sacrifici che dovrete
compiere per questa mia causa". Poi chinandosi verso di me, disse:
'Ma da parte tua occorre ancora tanta
preghiera e generosità nei sacrifici".
Le risposi: "Si, lo farò" (...) Lo
sguardo della Madonna era così penetrante, che anche senza la mia parola capiva
tutti i miei sentimenti. Disse ancora la Madonna: "Quest'apparizione deve
rimanere in segreto tutta la giornata. Fate un sacrificio e non dite niente a
nessuno" (…). L'assicurai dicendole:
"Si, lo farò; non lo diremo a
nessuno".
La Madonna, più trionfante, vorrei
dire come Mamma che vuoi dare una qualche cosa in regalo di sorpresa, mi
disse:
'Domani verrò a mezzogiorno e ti farò
vedere una piccolissima parte del Paradiso. (...) Voglio però da te il
sacrificio di tenere gli occhi chiusi, per unirti a tutte le altre anime che
vivono solo di fede".
Le risposi: "Si, anche questo
sacrificio, purché Voi mi aiutiate, perché sono molto miserabile; tante volte
prometto e poi non sono capace di mantenere"
La Madonna, come soddisfatta della mia
rinuncia, disse: "Ti darò io l'avviso". Risposi:
"Volentieri". Qui la Madonna sprigionò
maggiormente la luce con un'espressione di bontà e di amore.(…) Con questa sua celestiale manifestazione di
bontà, disse:
“Domani farò vedere il mio Cuore Immacolato che dagli
uomini è poco conosciuto. A Fatima feci diffondere la devozione della
consacrazione al mio Cuore. A Bonate
cercai di farlo penetrare nella famiglia cristiana. Invece qui a Montichiari
desidero che la devozione giù accennata "Rosa Mistica'; unita alla devozione al
mio Cuore, venga approfondita negli Istituti religiosi, affinché le anime
religiose attirino grazie abbondanti dal mio materno Cuore. Con questa
apparizione per la santificazione delle anime religiose chiudo il ciclo delle
apparizioni. Qui la Madonna stette silenziosa; allora io le dissi: "Sentite,
Madonna cara, fate un miracolo domani perché tanti vogliono assicurarsi della
realtà della Vostra presenza". Sorrise a questa mia domanda e rispose: 'Domani
ti dirò quello che si dovrà fare riguardo alle quattro mattonelle. Riferisci ai
Rev.di Sacerdoti di questa parrocchia che la cassetta delle elemosine non va
bene sulle quattro mattonelle. Si metta almeno una piccola asse, così che le
mattonelle non siano calpestate".
Qui io le chiesi: "Riguardo al
segreto manifestatomi vi chiedo se lo posso svelare almeno al Rev.do
confessore". La Madonna mi rispose: "Per ora mettilo in iscritto, sigillato al
sicuro. Prima della morte verrò io ad avvisarti per svelarlo".
Poi la Madonna si chinò su di me e
tenne la voce come sospesa, come non volesse farsi sentire da altre persone; mi
disse cose riguardanti il confessore, che doveva essere un Rev.do Religioso e
cose che riguardava-no il mio avvenire. Vedendo che la Madonna accettava la mia
confidenza, le dissi ancora:
"Madonna cara, ci sono tante persone
che si raccomandano a Voi, ammalati, familiari che hanno soldati che si trovano
in Russia e desiderano sapere se i loro cari sono ancora vivi".
Alquanto più triste rispose:
"Occorrerà pregare tanto per la conversione della Russia".
Le domandai ancora: "Perché dalla
Russia non si permette che ritornino almeno quelli che sono ancora vivi?". Più
triste di prima mi rispose:
"Perché in Russia non c'è più
umanità. I sacrifici, le sofferenze, anche il martirio di questi soldati sono
quelli che attirano sull'Italia tranquillità e pace".
Io le dissi: "Vi raccomando in
particolare alcuni Sacerdoti. Essi dicono che d'ora in poi saranno dei veri
Sacerdoti, sono pentiti dei peccati commessi! Dicono che vi ameranno e vi
faranno amare!". La Madonna sorrise con compiacenza senza rispondere. Io
continuai: "Benedite i superiori dell'Istituto delle Ancelle. Me lo concedete,
Madonna cara?".
La Madonna continuava a sorridere e dimostrava
compiacenza delle domande che le facevo, anche se non mi rispondeva; mi lasciava
certa che ascoltava i miei desideri. Poi mi sentii incuriosita dalla presenza
dei due bimbi e domandai alla Madonna: "Chi Sono i bambini che avete accanto?".
Mi rispose con dolcezza: "Giacinta e Francesco" (I due piccoli veggenti di
Fatima). Mi sorprese ed esclamai: "Giusto! Giacinta e Francesco! Perché?". Mi
rispose la Madonna con un'espressione rassicurante:
“Essi
ti saranno compagni in ogni tua tribolazione. Hanno sofferto anch’essi, benché
più piccoli di te". Allora io dissi loro: "Bambinelli cari, aiuterete anche
me?". Sia la Madonna come i bambini mi sorrisero, come avessero accettato la
mia supplica, e mi rispose la Madonna: "Sì" (…) Poi io le feci un'altra domanda: “Allora vi
aspettiamo a mezzogiorno in punto? Fate almeno guarire qualche ammalato?". La
Madonna sorrise ancora, ma non mi rispose. il suo silenzio non mi scoraggiava,
anzi mi pareva che mi spronasse a chiedere di più (...) e perciò le volli
chiedere anche la benedizione, dicendole:
“Madre"
(il perché la chiamai cosi non lo so spiegare, Ella mi dimostrò di essere
contenta). “Madre, a tutti noi tre qui presenti date la benedizione, proprio
perché possiamo farci santi e santificare altre anime".
La
Madonna che fin qui teneva le mani giunte, le allargò e le stese in avanti sopra
di noi in segno di protezione, volse gli occhi al Cielo ed esclamò: "Sia
benedetto il Signore!". Poi adagio, adagio con i bambini si sollevò dalle
mattonelle e scomparve nella nube di luce (...) Subito dopo il Rev.do Confessore mi domandò se
la Madonna faceva dei miracoli. Dissi che non mi aveva risposto a questa
domanda. Molto serio mi disse:
"Come
si fa domani con la ressa di gente che c'è già a Montichiari, che aspetta il
miracolo della Madonna? Cosa ne sarà?". Povero sacerdote, che pena dimostrava di
avere! Ed io non lo potevo assicurare, perché la Madonna non mi aveva detto
nulla. La lotta durò così fino a tardi. Sacerdoti, dottori, autorità
continuavano ad assalirmi di domande, di ansietà o di contrarietà: non ebbi mai
un minuto di pace per godere da sola il dolce e celeste ricordo di Maria".
LA QUARTA ED ULTIMA APPARIZIONE NEL DUOMO DI MONTICHIARI
8 DICEMBRE 1947
CIRCOSTANZE. Era la festa dell'Immacolata Concezione e Pierina con
le suore si era recata in Parrocchia per la S. Messa e la S. Comunione.
Tornata all'ospedale non ebbe il tempo di raccogliersi in preparazione al grande
avvenimento perché fu chiamata in parlatorio da Don Agostino Gazzoli, mandato
dal Vescovo per proibire a Pierina di recarsi in Duomo. Altre autorità si
aggiunsero, sacerdoti, professori e per tutta la mattinata la povera donna
dovette sostenere i rimproveri e le ingiunzioni di quelle persone autorevoli che
temevano una brutta figura (se non fosse avvenuto) di fronte alla folla che già
si raccoglieva intorno e dentro la chiesa in attesa di qualche fatto
straordinario.
Finalmente alle 11,30 Pierina con una forza che lei
stessa non seppe spiegarsi disse decisamente:
"Ora bisogna che io vada!".
Tutti si guardarono in viso e gliela diedero vinta.
Vollero che fosse accompagnata dalla mamma e dalla Superiora dell'Ospedale e
che li ricordasse tutti alla Madonna.
La chiesa era piena all'inverosimile; si
parlò di migliaia di persone. Dal diario di Pierina:
“Appena
fui al posto desiderato dalla Madonna (al centro) dove voleva uno spazio largo
alcuni metri, iniziai la recita del Santo Rosario, ma appena giunta alla seconda
decina fui mossa da impulso interno interruppi il S. Rosario per recitare il
salmo 'Miserere'; e i presenti accompagnarono a voce alta. Finito, volli
riprendere la corona. Ebbi tempo di dire solo qualche Ave Maria, che un vivo
chiarore si presentò ai miei occhi e nel medesimo tempo sentii la gioia che
quello era della Madonna. Invece in quel momento mi apparve una grande scala
tutta bianca, lunga circa una quindicina di metri o forse più, e larga
pressappoco cinque metri. I lati erano ornati di tante rose bianche, rosse e
gialle, che formavano una ringhiera (cioè una sponda) per chiudere la scala
dalle due parti. Alla sommità della scala, in mezzo come ad un tappeto di
fittissime rose, in una nicchia sempre di rose degli stessi colori, con i piedi
appoggiati sul tappeto, bianco vestita, con le mani giunte, molto splendente
stava la bella Madonna "Rosa Mistica".
Questa
volta non vidi le tre rose sul petto (…). Non potei fare a meno di
esclamare:
"Oh! La
Madonna!" Ella sorridendo, volse gli occhi al Cielo e lentamente, scandendo
parola per parola, con voce melodiosa non conosciuta sulla terra, disse:
"Io sono l'Immacolata Concezione". Poi maestosamente
fece qualche passo in avanti e disse: "là sono Maria di Grazia, Madre del Divino
Figlio Gesù Cristo".
Ancora fece qualche passo in avanti e disse:
"Per la mia venuta a Montichiari desidero essere
chiamata "Rosa Mistica".
Quanto era bella! (…). Qui rimase ferma e silenziosa;
allora io le dissi.
“Madonna cara, non scendete su queste mattonelle?
Perché?". La Madonna sorrise come per farmi capire che avrebbe accondisceso al
desiderio. (…) Con dolcezza rispose alla mia domanda:
“Desidero che ogni anno il giorno 8 dicembre si pratichi
a mezzogiorno l'Ora di Grazia Universale; con questa pratica si otterranno
numerose grazie spirituali e corporali". Le risposi di si. Poi vidi la Madonna
scendere lentamente la scala fino a più della metà circa, press'a poco dalle
mattonelle alla distanza di sette o otto gradini. Per la prima volta vidi i suoi
piedi, li distinsi bene; non portava né calze né scarpe, erano nudi e si
posavano sui gradini della bianca scala. (…) Vedendola circondata da tanta
bellezza, mi pareva che fosse come una grande festa per Lei e mi venne in mente
che c'era pure tanta gente per festeggiarla, e allora io le dissi a nome di
tutti:
“Madonna, non siete contenta di questa dimostrazione da
parte dei fedeli?". Sorridendo rispose: "Si". Lo pronunciò con grande sorriso e
gioia. Allora io ebbi la convinzione che eravamo tutti amati da Lei, e pia
perdonati dai nostri peccati, e le dissi.
"Chiediamo perdono dei nostri peccati, purché fermiate
la Divina Giustizia".
La Madonna... con tanta benevolenza, chinandosi verso di
noi, mi rispose:
“Nostro Signore, il mio Divino Figlio Gesù, concede la
sua pia grande misericordia, purché i buoni continuino sempre a pregare per i
loro fratelli peccatori". (…) La Madonna alzò un po' gli occhi come cercasse
qualcuno per dargli un comando e disse:
"Sia riferito al pia presto possibile al Sommo Padre
della Chiesa Cattolica, Papa Pio XII che desidero che quest'Ora di Grazia sia
conosciuta ed estesa a tutto il mondo". Le risposi.
"Glielo diremo". Continuò: "Quelli che non potranno
portarsi nella loro
Chiesa, pur restando nelle proprie case, a mezzogiorno,
pregando otterranno da me grazie".
(…) Io le volli dire:
“Madonna, imploriamo la Vostra benedizione sopra noi
tutti qui presenti e specialmente su questo paese". La Madonna mi sorrise;
stette un poco in silenzio e poi, scandendo piano piano le parole, disse:
“Desidero che queste quattro mattonelle siano chiuse da
un cancelletto di ferro e con le offerte ricevute sia fatta una statua
somigliante (qui sorrise) a “Rosa Mistica”; con tre gradini sotto i piedi, e sia
portata processionalmente per il paese. Per quelle vie ove passerò seminerò
grazie spirituali e guarigioni. Poi la statua sia deposta sopra le quattro
mattonelle".
Appena ebbe finito di parlare, prese un atteggiamento
severo, alzò l'indice della mano destra quasi in segno di ammonizione, ed io
fui presa da un vivo sgomento, perché non l'avevo mai vista al alzare la mano.
Seria in viso e dolente disse:
“Ah! Bonate, Bonate; manca fede". Allora io
domandai.
"C'è qualche cosa da rifèrire?". La Madonna mantenendo
sempre un aspetto serio non rispose. Non arrivai a capire il motivo esatto della
tristezza che dimostrava sul suo volto, se era per colpa della bambina o per
colpa degli uomini. Ad ogni modo pensai più alla piccola e allora dissi alla
Madonna:
"Fate che quella bambina diventi buona, diventi santa".
La Madonna sorrise senza rispondere è il suo sorriso aprì l'animo mio a nuova
confidenza, tanto che non pensai più alla sua severità e le feci subito questa
domanda:
“Madonna, vi domando una grazia particolare per due
Sacerdoti, per tutti gli ammalati che si sono raccomandati a me, che desiderano
essere risanati e promettono di usare bene la loro vita".
Con una dolce espressione mi rispose:
“Alcune guarigioni saranno concesse". Nuovamente le
dissi:
"Vi raccomando l'Istituto delle Ancelle, questa Comunità
che è stata la culla dei Vostri desideri". Oh! quale sorriso di compiacenza mi
fece (…). Mi rispose:
"Le Suore
Ancelle per mezzo della loro Santa Fondatrice hanno ottenuto da me abbondanza
di grazie". Siccome nella precedente apparizione pareva avesse dimostrato che
fosse l'ultima sua visita, le dissi:
“È questa l'ultima volta che venite?". Rispose: "Si,
verrò da te prima della tua morte, per far svelare il segreto che manifèsterai
al Rev.do Confessore".
Rispose "Grazie". Ero gia contenta sapendo che prima di
morire, sarebbe venuta ancora (…). Le chiesi.
“Mi spiegate il significato di questa grande scala?".
Come brillava di gioia celestiale; pareva che finalmente fosse giunto il momento
che Ella desiderava. Mi rispose con grande gioia:
"Chi su questa mattonella pregherà e verserà lacrime di
pentimento troverà una scala sicura per ottenere dal materno mio Cuore
protezione e grazie".
(…) Adagio allargò le braccia, mentre prima le aveva
tenute chiuse, e con esse pure il manto si aprì. Quale meraviglia! Sul suo petto
spiccava il suo Cuore, nel quale erano puntate le tre rose, bianca, rossa e
gialla. Una luce così viva, raggiante e penetrante usciva da quel Cuore, che io
ne rimasi abbagliata e quasi accecata, al punto che la Madonna scomparve al mio
sguardo. (…) Mi colpì la luce, perché era così forte quando uscì dal suo Cuore.
Ma fu tanto penetrante nel mio interno, che mi riempì di un'immensa gioia, per
cui non potei fare a meno di gridare con entusiasmo:
"Oh! il Cuore Immacolato di Maria!". Appena ebbi
pronunciato queste parole di gioia, la luce rossa che avevo negli occhi e che me
li oscurava, cominciò a diminuire e così adagio adagio potei acquistare la vista
e rivedere la Madonna, che piena di bontà e con voce molto calma, disse:
"Ecco il Cuore che tanto ama gli uomini, mentre la
maggior parte di essi lo ricambia con oltraggi".
Anche queste parole furono pronunciate da Lei con tanta
effusione di amore per noi tutti, che io mi sentii colpita e a nome di tutti
volli ricambiare la sua manifestazione di amore e le dissi:
"O Madonna cara, promettiamo che vi ameremo, che non
faremo più peccati". (…) La Madonna con un sorriso tutto pieno di dolcezza mi
disse:
"Quando buoni
e cattivi saranno uniti nella preghiera, otterranno da questo Cuore misericordia
e pace. Per ora i buoni per mezzo mio hanno ottenuto dal Signore la
misericordia che ha fermato un grande flagello". Poi nuovamente ricongiunse le
mani, coprendo l'amabile suo Cuore. il suo atteggiamento pareva che dimostrasse
di voler chiudere dentro qualche cosa anche del mio. Infatti piegandosi con
gesto molto materno, mi rivelò qualche cosa del mio avvenire di sofferenza,
delle umiliazioni che avrei subito per causa sua. Capivo che le costava tanto a
dirmi queste cose, ma poi volle confortarmi promettendomi la sua protezione
nella prova e la sicurezza del premio eterno. Erano le sue ultime parole! (…)
Il suo sorriso era di addio: cominciò a muoversi, capii che stava lasciandomi.
Oh! Non avrei voluto, ma Lei cominciava ad allontanarsi indietreggiando con la
persona sempre rivolta a noi. (…) “Madonna bella, le dissi, vi ringrazio.
Beneditemi, benedite il mio paese, l'Italia, tutto il mondo; in modo
particolare il santo Padre, i Sacerdoti, i religiosi, i peccatori".
Il suo
sorriso lasciava comprendere che non ci avrebbe lasciati soli, e ci benediceva.
Poi adagio adagio si tolse dai miei occhi e con Essa anche la magnifica scala.
(…) Docilmente ho lasciato fare... mi condussero via subito a Brescia fino a
sera inoltrata, per portarmi poi a Montichiari nascostamente. (…) Tra una
domanda e l'altra di cui continuavano a tempestarmi, capirono il mio dolore,
perciò ebbi il coraggio di chiedere di essere portata in chiesa a pregare. Fui
ascoltata e mi portarono nella cappella dove è venerata S. Maria Crocifissa.
Entrata rividi il posto ove la Madonna il dieci agosto era venuta. Diedi sfogo
al mio dolore".
LA PRIMA APPARIZIONE ALLE FONTANELLE
17 APRILE 1966: DOMENICA IN ALBIS
CIRCOSTANZE. Fontanelle è una località in aperta compagna che dista
da Montichiari 3
chilometri. Il suo nome è dovuto alle sorgenti che
scaturiscono in quel luogo.
Nel 1966 Pierina aveva 54 anni ed era ancora ospite
presso le Suore Francescane del Giglio a Brescia, dove aveva a sua disposizione
una camera personale, nella quale dal 5 aprile 1960, dopo 13 anni
dall'apparizione dell'8 dicembre 1960, la Madonna era tornata ad apparire più
volte. Il 27 febbraio 1966 circa alle ore 14.30 si trovava nella stanza con
Pierina l'amica Lucia Mazzotti e il Padre Ilario Moratti che sostituiva il
Confessore Padre Giustino Carpin, riuniti in attesa dell'apparizione già
preannunciata a Pierina.
La Madonna apparve nell'aspetto abituale di "Rosa
Mistica" e diede questo avvertimento:
"Pierina, nei giorni 12, 14, 16 aprile dopo Pasqua farai
il pellegrinaggio di penitenza, partendo dalla Chiesa fino alle Fontanelle. Sia
diffusa la voce di questa penitenza. La Domenica in Albis (17 aprile) il mio
Divino Figlio Gesù Cristo mi invia ancora una volta sulla terra, a Montichiari,
per portare all'umanità grazie copiose. Quella fonte sarà poi miracolosa.
Da quella domenica in poi siano sempre portati gli
ammalati, e tu per
prima
comincerai a porgere loro il bicchiere dell'acqua e a lavare loro le
piaghe.
Questa
sarà la tua nuova missione d'azione e d'apostola, non più nascosta, non più
ritirata.
La
domenica in Albis, appena io sarò stata e l'acqua sarà diventata una fonte di
purificazione e di grazia, desidero venga subito pubblicamente manifestato ai
presenti quella parte del "segreto" che i tre Rev.di responsabili desiderano e
anche quella parte del Messaggio che riguardava il Papa, dove accennai al nuovo
Apostolo "Paolo”; l'attuale Papa".
Alludeva al segreto e al messaggio per il
Papa rivelati il 22 novembre 1947, subito messi in iscritto e sigillati, poi
rivelati al Padre Giustino Carpin, al Padre Ilario Moratti e a Mons. Luigi
Novarese, fondatore dei Silenziosi Operai della Croce, nella Rocca di
Montichiari.
La manifestazione dei segreti alle Fontanelle in realtà
non avvenne perché gli avvenimenti non si svolsero come voleva la Madonna.
Infatti il Vescovo Mons. Luigi Morstabilini, temendo che molta folla rimanesse
delusa, proibì ogni pubblicità.
Pierina fece i tre pellegrinaggi con l'amica Lucia e la
mattina del 17 aprile (con i mezzi pubblici) si portò a Montichiari.
Accompagnata dalla sola Lucia dalla Chiesa si portò alle Fontanelle
pregando.
Dal diario di Pierina:
"Continuammo sempre a pregare, recitando la corona del
Santo Rosario. Ad un tratto sentii un venticello che portò in me una gioia
celestiale: mi annunciava la venuta della Madonna!
Mi
trovavo scostata dalle Fontanelle e precipitosamente mi avvicinai. Ad un tratto
una forza mi fece inginocchiare sopra un gradino della scala molto rustica che
porta a scendere dalla strada alla fonte.
Una forte luce illuminava tutto e
vedevo la bella Madonna Rosa Mistica. Mi venne spontaneamente da dire:
"Oh! Finalmente siete venuta"
(aveva temuto che non venisse, data la
mancanza della pubblicità da Lei voluta).
Sorridendomi disse: "Il mio Divino Figlio Gesù è tutto
amore. Mi ha inviata a rendere miracolosa questa sorgente". Poi disse:
"In segno di
penitenza e di purificazione dai un bacio sul gradino (lo diedi subito) poi,
"Scendi qualche gradino, fermati, dai ancora un bacio e scendi" (lo diedi e
scesi ancora).
La Madonna scendeva maestosamente anche Lei la scala e
le vedevo i piedi nudi, mentre li appoggiava sui gradini, con la sua luce vedevo
i gradini di marmo bianco.
Il suo atteggiamento nello scendere la scala era come
quello dell'8-12-1947, solo con la differenza che qui mi era pia vicina. (Io le
dissi di non scendere perché era troppo brutta la scala). Poi continuò:
"Per la terza volta dai ancora un bacio al gradino e qui
sia messo un Crocifisso" (con la mano sinistra mi indicò il posto).
"Gli ammalati e tutti i miei figli, prima di prendere o
bere l'acqua, chiedano perdono al mio Divino Figlio con un bel bacio di
amore".
La Madonna poi si portò vicina alla fonte e mi
disse:
"Con le mani prendi del fango". Mi alzai, lo cercai,
trovatolo lo presi e (mentre ero) inginocchiata vicino alla fonte, mi
disse:
"Lavati con l'acqua. Questo è per insegnare che il
peccato nell'anima dei figli diventa fango, ma lavati con l'acqua della grazia,
diventano purificati e degni delle grazie".
Qui la Madonna si chinò e toccò l'acqua della fonte in
due punti, poi salì in alto con un grande splendore. Io pure la seguii e
inginocchiatami la vidi aprire le braccia e con esse il manto che (si era
allargato e) teneva uno spazio grande che si vedeva sotto alla sua destra la
Chiesa di Montichiari e la Rocca di Maria; alla sua sinistra invece si vedeva
come un enorme casamento.
Molto splendente e maestosa mi disse:
"Sia manifèstato a tutti i miei figli ciò che il mio
Figlio Gesù volle nel 1947 in Chiesa espressi i Suoi desideri ed i miei
Messaggi". Risposi.
“Si, se mi ascoltano".
“Desidero e ripeto che qui vengano gli ammalati e tutti
i miei figli, (sospesa) vengano alla fonte miracolosa".
Risposi. "Si"
“Desidero che il Rev.do Mons. Abate Don Francesco Rossi
inviti i fedeli ad andare prima in Chiesa e poi a recarsi costì.
Questo è per dimostrare riconoscenza al Signore per
quanto amore ha avuto per Montichiari"
Risposi: "Sono contenta”; poi chiesi
se sarebbe venuta ancora. Mi sorrise, ma non rispose. Poi disse:
"Ora qui è la tua missione in mezzo
agli ammalati e bisognosi".
Vedevo che stava allontanandosi, le
dissi di fermarsi ancora e cominciai a raccomandarle delle intenzioni e tutto
quello che avevo scritto e portavo sul cuore. Ormai mi lasciò. Tanto contenta
ero, perché aveva mantenuto la promessa.
Subito feci avvertire il Rev.do Mons.
Abate il quale a sua volta fece avvertire Mons. Vescovo. Rispose che io
rientrassi al mio posto".
(Pierina aveva scritto sul posto il colloquio con la
Madonna e le sue richieste, e aveva mandato lo scritto al Vescovo per mezzo di
Lucia).
LA SECONDA APPARIZIONE ALLE FONTANELLE
13 MAGGIO 1966
Dal diario di Pierina:
“Alla mattina mi svegliai di
soprassalto verso le ore cinque. Subito nel mio animo sentii la voce della
Madonna e compresi che mi aspettava alle Fontanelle. Feci avvertire il Rev.do
Confessore per avere il permesso.
Arrivata al luogo prediletto dalla
Madonna trovai che c'erano parecchie persone e assieme cominciammo a pregare.
Circa verso mezzogiorno ecco all'improvviso la Madonna! Sempre uguale in
tutto.
Sorridente disse:
"Sia diffusa la voce della nostra
venuta alla fonte". Io le risposi:
"Come faccio, se me lo
impediscono?".
Rispose: "Qui è la tua missione gia da me richiesta". Io
le dissi.
“Madonna se non fate un miracolo, i
Superiori non mi credono, fatelo!". Ella sorrise, ma non rispose. Rimase un po'
in silenzio, poi disse:
"Il mio Divino Figlio è tutto amore;
il mondo va in rovina (sospesa). Ho
ottenuto ancora misericordia e per questo mi ha inviata
nuovamente a Montichiari a portare le grazie del suo amore".
Rimase un po' sospesa.
"Per salvare l'umanità occorre: fare
preghiera, sacrificio, penitenza". Io risposi.
"Si allora non disubbidisco?".
Sorrise; rimase un po' sospesa e disse:
“Desidero che qui sia fatta una vasca comoda per
immergere gli ammalati, quest'altra fonte deve essere riservata per bere". Con
le mani accennò il posto. Io risposi.
"Si, lo riferisco". Poi le chiesi:
"Venite ancora?". Sorrise ma non rispose. Io ugualmente
le dissi. "Grazie" per il bel sorriso che mi fece. Raccomandai persone e
intenzioni e poi le dissi.
"Come desiderate sia chiamata la Fonte?". Rispose:
"La Fonte della Grazia". "E il vostro Nome?".
Rispose: "Rosa Mistica".
Qui aprì le braccia e con esse il manto enormemente
grande. Subito chiesi la sua benedizione. Sorrise e disse:
"Io sono venuta per portare amore, misericordia, pace
nelle anime dei miei figli, e raccomando di non gettare fango sulla carità". Qui
le sue parole erano pronunciate molto adagio. Io le risposi.
"Si, grazie" e poi le dissi:
“Mi spiegate il significato del
Vostro manto che distendete?". Rispose con tanta maestà:
“È per significare l'amore mio che
abbraccia tutta l'umanità". Io le dissi ancora:
"Cosa desiderate sia fatto alle
Fontanelle?".
Rispose: "Opere di bene per gli
ammalati che qui converranno". Le dissi:
"Grazie!". E mi sentii piena di un grande amore verso la
Madonna; allora le mandai un bacio per tutti gli uomini della terra. Lei mi
sorrise a lungo e adagio spari".
LA TERZA APPARIZIONE ALLE FONTANELLE
9 GIUGNO 1966, FESTA DEL "CORPUS DOMINI"
Dal diario di Pierina:
"Erano circa le ore dieci del mattino
e stavo scrivendo. Ad un tratto sentii in me un impulso, una voce interna che
mi disse:
"Oggi ti attendo alle
Fontanelle".
Cercai di avvertire il Rev.do Padre
Confessore per avere il permesso di recarmi al luogo dell'appuntamento con la
Madonna.
Arrivata sul posto nel pomeriggio, mi
appartai scostata dalla fonte, perché c'era già gente. Dovetti aspettare circa
due ore prima che la Madonna venisse. Però mantenne la promessa e venne circa
le ore tre e mezza, con un cielo molto celeste. Bella e tanto sorridente,
disse:
"Oggi il mio Divino Figlio Gesù Cristo
mi ha inviata nuovamente".
"Oggi è festa del Corpo del Signore.
Festa dell'unione! Festa dell'amore!" Allargando le braccia disse:
"Quanto desidererei che questo grano
diventasse Pane Eucaristico... in tante Comunioni riparatrici". (Accennava al
frumento maturo nel campo adiacente). Con maestosità e alzando gli occhi al
Cielo, disse:
“Desidererei che questo grano
trasformato in tante particole arrivasse a Roma e per il 13 ottobre raggiungesse
Fatima".
Le
dissi: ”Ma tutto lo debbono dare?".
Mi rispose:
"Sia riferito ai Signori Proprietari
del campo che siano generosi nell'offrire questo grano. E si trovino altri
cuori generosi, affinché si adempia ciò che desidero".
Io risposi: "Si".
"Desidero che qui sia fatta una
pensilina con una statua con lo sguardo sulla Fonte". Io dissi:
“Non lo capisco, Madonna". Lei allora
mandò una forte luce e vidi la pensilina con la Madonna nella posizione
descritta.
Allora io le dissi:
"Come un portico!". Sorrise e
disse:
"Per il
13 ottobre la statua sia portata qui processionalmente; però prima desidero che
il popolo di Montichiari si consacri al mio Cuore". (sospesa). "Raccomando ai
figli di Montichiari che si rendano degni delle grazie che il mio Divino Figlio
Gesù concede loro, perciò si emendino dai loro peccati e ritornino ad essere
degli esemplari cristiani (sospesa), di esempio al mondo. Montichiari è il paese
che il mio Divino Figlio vuole prediligere con l'inviarmi a portare le sue
grazie".
Io
allora le chiesi se la consacrazione doveva essere fatta al mattino o al
trasporto della statua. Rispose:
"Prima
che sia portata costì la statua". "Si, grazie, io le dissi, fate un miracolo".
Sorrise ma non rispose. Qui la vidi muoversi, la pregai di fermarsi ancora e
rimase. Raccomandai persone e sacerdoti; chiesi la benedizione sui proprietari
del campo (sorridendo e con la testa accennava di si). Chiesi se veniva ancora:
non rispose. Dopo una pausa di silenzio disse:
“A te chiedo nuovamente tanta generosità; avrai tanto da
soffrire, ma nulla andrà perduto. Io sarò sempre con te". Risposi. "Io sono
contenta". Poi mi lasciò. Le persone presenti erano desiderose di conoscere i
desideri della Madonna e raccontai loro ogni cosa".
QUARTA E ULTIMA APPARIZIONE ALLE FONTANELLE
6
AGOSTO 1966, FESTA DELLA TRASFIGURAZIONE
Dal diario di Pierina:
“Dopo
aver sentito nel mio cuore l'invito insistente che la Madonna mi aspettava alla
Fonte, feci avvertire il Rev.do Padre Confessore e con il suo permesso partii
subito.
Arrivata alla Fonte (trovai che) c'era gente. Appena
seppero della mia presenza si fermarono, perché capirono che ci sarebbe stata
l'apparizione della Madonna. Infatti venne. Come mi dissero le persone
presenti, saranno state le ore tre e mezza del pomeriggio. Appena la Madonna fu
venuta, non cominciò subito a parlare, rimase li un po' in silenzio, poi
disse:
"Il mio
Divino Figlio Gesù mi ha inviata nuovamente per chiedere l'unione mondiale
della Comunione riparatrice, e questo sia il giorno 13 ottobre".
Dopo la mia affermazione,
continuo:
"Sia diffusa a tutto il mondo la
notizia di questa santa iniziativa che deve incominciare quest'anno per la
prima volta e sia sempre ripetuta ogni anno".
Io dissi: "Si, grazie. E se lo
impediscono?". Sorrise e continuò:
“A quei Rev.di sacerdoti e fedeli che
faranno questa pratica eucaristica è assicurata l'abbondanza delle mie
grazie".
Poi con tanta maestosità disse:
"Si cerchi di far arrivare del grano
al diletto figlio Papa Paolo e si dica che è stato benedetto dalla nostra
visita. (Spiccò qui maggiormente il suo sorriso). È grano della sua terra
bresciana - Montichiari - e si dica ciò che il mio Divino Figlio Gesù Cristo
desidera, e anche per Fatima".
Le risposi: "Grazie". Poi io le
chiesi.
"Cosa si deve fare del grano che
rimane?". Rispose: "Col grano che rimane siano fatti panini e in un giorno
fisso vengano distribuiti qui alla Fonte in ricordo della nostra venuta. E
questo sia di ringraziamento da parte dei figli che lavorano la terra".
Io risposi: "Grazie". Rimase un po'
in silenzio. Continuò mandando più splendore:
"Dopo che io fui assunta in Cielo, mi
sono sempre interposta come Mediatrice tra il mio Divino Figlio Gesù Cristo e
tutta l'umanità!... Quanti favori!... Quanti castighi ho fermato!... Quanti
colloqui ho avuto con le anime!... Quante visite feci ancora sulla terra a
portare messaggi".
Qui fece ancora pausa, ma triste
continuò:
“Ma gli uomini continuano ancora ad
offendere il Signore! Ecco perché del mio desiderio dell'unione mondiale della
Santa Comunione Riparatrice".
Con un sorriso continuò:
“È un atto di amore e riconoscenza da
parte dei figli verso il Signore". Io risposi. "Si". Continuando la Madonna a
parlare disse:
"Ho scelto questo luogo di
Montichiari perché nei figli che lavorano la terra c’è ancora umiltà come in una
povera Betlemme. Poi questo luogo ove ci sarà sempre preghiera, si trasformerà
in tante grazie".
Io le dissi riguardo alla pensilina,
perché non avevano capito. Rispose:
"Un po' staccata dalla Fonte".
Le
chiesi.
“Madonna, perché non date un appuntamento della vostra
venuta?".
Rispose: "Il
popolo stesso lo ha già confermato".
Io le
chiesi nuovamente per il miracolo. Sorrise ma non rispose. Allora le raccomandai
tante intenzioni per tutti e per prima le offersi la riparazione e le mandai un
bacio per tutti i presenti e gli assenti.
Mi fece
un sorriso tanto amorevole, che mi lasciò capire che era contenta di questo
atto di affetto. Poi adagio si ritirò".
Notiamo che l'espressione alquanto oscura "il popolo
stesso lo ha già confermato" sembra voler dire che il popolo, o un certo
numero di persone era intervenuto senza che fosse preavvisato. In realtà se
fosse stato preavvisato, sarebbe intervenuta una proibizione, come per la prima
apparizione del 17 aprile. Invece una parte dei fedeli aveva potuto essere
presente alle altre tre apparizioni appunto perché non erano state
preannunciate. Pierina invece intese quelle parole nel senso che il popolo
aveva capito che la Madonna sarebbe venuta il 13 ottobre, fissato come dedicato
alla S. Comunione riparatrice. Ma presto con immenso dispiacere comprese che né
la Madonna né lei stessa si sarebbero trovate mai più alle Fontanelle. Infatti,
come è narrato nelle notizie della sua vita (parte prima), il 24 agosto accettò
per ubbidienza di firmare un verbale che le proibiva di recarsi alle
Fontanelle. Notiamo ancora che il desiderio della Madonna riguardo al grano da
mandare a Roma e a Fatima fu perfettamente soddisfatto, certamente per
l'intervento del Parroco Abate Mons. Francesco Rossi. Paolo VI benedisse
personalmente quel frumento che fu usato per la Santa Comunione, ed una parte fu
portato a Fatima dal vescovo Mons. José Pereira Venancio.
ALTRE APPARIZIONI DOPO IL 1966 - L'UBBIDIENZA
Era il 15 maggio 1969, festa dell'Ascensione. Pierina
non si trovava più a Brescia presso le Suore del Giglio, ma a Montichiari in
una casa del centro, in attesa di una sistemazione definitiva nella casa che i
benefattori facevano costruire per lei.
L'apparizione è importante non solo per le parole della
Madonna ma anche per le domande di Pierina.
Dal suo diario:
"Tornando dalla Santa Messa (come) di consueto mi portai
all'altarino della Madonna a finire la preghiera prima di cominciare i lavori
domestici. Ad un tratto una luce mi invase e capii che era la luce della
Madonna. Mi sorrise e poi mi disse:
"Sia
gloria al Signore". Poi rimase in silenzio. Allora io, vedendo che non accennava
a parlare, presi confidenza e le dissi.
"Grazie, Madonna, che venite a trovarmi. Scusatemi se
ora vi faccio una domanda a nome di (alcune) persone. Perché non mi avete più
fatto il richiamo che voi venivate ancora alla Fonte? E invece siete venuta
qui?".
Sorrise
con una espressione dolce e disse:
“Dio è
amore". Io le dissi.
“Madonna, non lo capisco!". Sorrise e mi rispose:
"Io
sono stata mandata dal Signore non per dare dei comandi, ma per manifestare i
Suoi desideri (sospesa). Oh! quanto desidera che siano adempiuti dai figli ".
Rimase un po' in silenzio e continuò:
“Alla
Fonte io ci sono sempre ad accogliere le preghiere recitate con tanto amore dai
figli devoti e adempio la volontà del Signore di spandere le sue grazie con il
mio amore materno".
Le
dissi: "Grazie". Molto maestosa continuò:
“Mi
sono unita all'ubbidienza che hai fatto al tuo Rev.mo Vescovo Luigi
Morstabilini, per imitare l'esempio che ci ha dato per primo il Divino Figlio
Gesù Cristo: si umiliò e si fece ubbidiente fino alla morte di croce. Figlia,
l'ubbidienza è umiltà, tante volte è sacrificio, ma Dio nostro Signore sa poi
dare all'anima pace e docilità, che è il vero amore di Lui.".
Io
allora le dissi.
“Ma
allora anche Voi che siete la Madonna, avete ubbidito al mio Vescovo? È per
questo che siete venuta qui?". Sorrise e non rispose. Io le dissi: "Glielo devo
dire al mio Vescovo?".
"Si,
digli a nome mio che per Lui il mio Divino Figlio Gesù Cristo ha riservato
grazie particolari, specie per i suoi Sacerdoti, figli prediletti. (…) Vedi,
figlia mia, è tempo di richiamo... L'ubbidienza è pace che viene dal Signore...
il contrario è discordia e rovina delle anime! Figlia, prega e dammi tanto amore
da portare al Signore!". Risposi:
"Si,
Madonna, ve lo prometto. Poi vi raccomando il santo Padre, il mio Vescovo, i
miei Superiori, gli ammalati, specie i lebbrosi. E aiutatemi a consolare tante
mamme che piangono per i loro figli, perché prendono strade cattive; salvateli".
Rispose:
"Si, a
tutti la benedizione del Signore". Allora le chiesi.
“Madonna, è vero che verrà la distruzione del mondo e
della Chiesa?".
Rispose:
"Bisogna pregare e fare penitenza, affinché le anime
ritornino al Signore con l'amore e con la concordia". Mentre si ritirava
disse:
"Ti
lascio la benedizione del Signore e la mia materna protezione". Poi mi
lasciò.
Quanta
pace di Paradiso entrò nel mio animo; avrei desiderato che fosse rimasta per
sempre. Quanto sarà bella la Patria celeste!...".
LA MEDAGLIA
Le narrazioni che seguono sono riprodotte dal Diario e
in parte abbreviate ad opera del RA.M. WEIGL e pubblicate da lui nel libro MARIA
ROSA MISTICA. Montichiari - Fontanelle, Libreria Propaganda Mariana, Roma 1977,
pp. 42-62.
L'apparizione del 19 maggio 1970 ebbe un suo particolare
significato. Maria SS. apparve, come sempre, nel suo candido manto, il Cuore
ornato con tre rose (bianca, rossa e giallo-oro). Al braccio destro un grande
rosario che terminava con una medaglia invece della croce. Quindi, stendendo
ambedue le braccia, la SS. Vergine mostrò una medaglia rotonda e dorata sulle
due palme delle mani. Su quella della mano destra Pierina vide incisa la figura
di Maria in piedi, in cima alla scala con le mani giunte e con il capo, come
sempre, chinato in avanti sulla sinistra, circondato di rose. Molte rose erano
pure ai suoi piedi, sparse per la scala. Sull'orlo della medaglia della mano
destra vi era scritto: “Rosa”; su quello della sinistra
“Mistica”. Quindi a tergo di una
delle medaglie Pierina osservò distintamente una bella chiesa a cupola con tre
grandi porte. Sopra vi era la scritta:
”Maria
Madre della Chiesa"
A questo punto la Madre celeste prese a parlare e
disse:
“Desidero sia fatta coniare una medaglia come questa e
con le due iscrizioni. il Signore mi ha inviata in questo luogo da Lui prescelto
per portare il dono del suo amore, il dono della fonte delle grazie e quello
della medaglia del mio amore materno. Oggi sono qui per far conoscere questa
medaglia, dono dell'amore universale e che sarà portata dai figli sul loro cuore
ovunque andranno. Prometto a questi miei figli la mia protezione e la mia
grazia materna. Questa è l'ora in cui si cerca di annientare il più possibile la
venerazione che mi si deve. La medaglia del mio amore materno farà si che i
figli miei mi abbiano sempre con sé. Io sono la Madre del Signore, la Madre
della umanità. Vi sarà il trionfo dell'amore universale! La benedizione del
Signore, assieme al mio amore, accompagneranno sempre tutti i figli che
ricorreranno a me".
IL SANTO ROSARIO
Il 17 gennaio 1971 la SS. Vergine tornava per dire:
"Un
Rosario detto con devozione è un richiamo per qualsiasi intercessione, è
contemplazione dei misteri della…, il Padre Nostro è la preghiera di unione...,
la preghiera del Signore..., la preghiera di glorificazione della Santissima
Trinità con la recita del Gloria Patri...
Dì ai
miei figli di recitare il Santo Rosario..., anello di fede e di luce e legame di
unione, di gloria, di intercessione".
In seguito, il 25 luglio dello stesso anno, la Madonna
celeste così si esprimeva:
"Pierina, questo è un luogo di preghiera; vi invito
ancora al Santo Rosario, che è tanto ben accetto al Signore.
Sappiano tutti i miei figli, che hanno aderito al mio
desiderio con la Comunione riparatrice, che io li ricambierò con grande
abbondanza di grazie e a quelli che vengono alla fonte e mi onorano con la loro
devozione, di loro che recitino il Santo Rosario.
In
questo luogo i cuori uniti palpitano di un unico slancio d'amore fra cielo e
terra.
Quante
grazie verranno concesse! Io vedo e benedico tutti e tutto".
L'11 aprile 1973 Pierina stava pregando il Santo Rosario
nel suo oratorio, quando improvvisamente vide che la celeste Madre, apparsa in
quel momento, si univa alla sua preghiera per avvalorarla visibilmente.
Le labbra della SS. Vergine si muovevano realmente al
Padre Nostro, mentre al Gloria Patri il suo capo si inchinava leggermente.
Durante le Ave Maria, invece, taceva.
"TANTI MIEI FIGLI VIVONO NELLE TENEBRE"
Mentre si succedono le apparizioni, le loro motivazioni
esprimono sempre più il dolore e le preoccupazioni della Madre Celeste.
In quella del 17 gennaio 1971 Ella raccomandava a
Pierina:
"Prega,
prega, o figlia, e fa pregare; tanti figli miei vivono nelle tenebre. Non si
vuole più il Signore Iddio. Oh, la Chiesa del mio Divino Figlio in quale lotta
si trova! perciò io stendo il manto del mio amore sopra l'umanità perché c'e
urgenza di preghiera d'amore e di preghiera di espiazione... L 'umanità corre
verso la sua grande rovina...
Quante
anime perdute!... Povera Chiesa del mio Divino Figlio Gesù Cristo! Pregate, o
figli, fate penitenza... Questo è il mio accorato richiamo, l'avvertimento della
Madre del Signore".
E continuava:
"Figlia
mia, questo è il tempo in cui bisogna unirsi in preghiera e in amore attorno al
Signore. Egli è abbandonato e oltraggiato da tanti suoi figli. Noi vogliamo
anime fedeli e vigorose, pronte a testimoniare e a dimostrare che il mio Divino
Figlio si è immolato sulla croce e ciascuno comprenda quanto e come il Cuore di
Gesù sia pieno di amore e di misericordia.
Io sono
venuta qui per parlare dell'amore che si deve al Signore; per richiamare le
anime a questo amore a Dio e a quello verso il prossimo. Questo è il mio
appello, questo è il messaggio della Madre del Signore".
Il 5 agosto 1972 la SS. Vergine apparve a Pierina con
l'aspetto assai addolorato e le disse:
"Oh,
come è triste vedere i miei figli, che si allontanano da Dio loro Padre...
Io
intercedo per portare all'umanità tutto il mio amore col richiamo della
bontà... il mio Cuore è quello di una Madre addolorata che dice: figli miei,
amate il Signore! Smettete di offenderlo così crudelmente! Figlia mia, non
tacere, ma parla di questo mio invito alla preghiera, affinché i figli ritornino
alla fede e all'amore verso Dio. I tempi si vanno facendo oscuri, sconvolgenti,
pieni di terrore, ma se pregate e fate penitenza, il mio Cuore di Madre otterrà
ancora dal Signore il ritorno della luce, dell'amore, della pace sopra il mondo
intero, poiché la misericordia del Signore non manca mai ed è sempre operante
con la redenzione. Ora è giunto il tempo di agire, dato che si vuole denigrare
perfino l'opera di Dio e disconoscere che Egli mi prescelse per sua Madre. Si,
io sono la Madre del Signore e di tutta l'umanità.
Amatevi
l'un l'altro, figliuoli, e la pace trionferà".
ROSA MISTICA E CORPO MISTICO
È importante l'apparizione del 22 luglio
1973.
Pierina Gilli racconta:
"Erano
circa le 9.30 ed io sedevo nella mia piccola cucina intenta a scrivere qualche
lettera. Fuori, imperversavano lampi e tuoni, quando, alzando gli occhi,
osservai che nella adiacente cappella della Madonna si era accesa la luce.
Dapprima pensai fosse questo uno scherzo del temporale e mi mossi per andare a
spegnerla, ma quale e quanta fu la mia sorpresa allorché vidi la Madonna in
piedi presso l'altare! Mi inginocchiai subito per ringraziarla di tanta grazia,
mentre Ella, sorridendo, mi disse:
"Ora e
sempre... il Signore mi ha inviata per portare il suo amore all'umanità con la
sua misericordia. Ed io invito i miei figli ad ascoltare i palpiti del mio
cuore.
Desidero che si compiano i miei desideri. Fontanelle
deve diventare un faro di luce, di fede, di preghiera e di penitenza".
Pierina chiese allora quali preghiere si dovessero dire
e quali penitenze si dovessero fare. Maria SS. le rispose così:
"Preghiere di fede, preghiere d'amore, preghiere di
lode, preghiere per ottenere grazie" e aggiunse: Recitate il Santo
Rosario!".
Detto ciò, la Vergine tacque un momento, poi
continuò:
"Si,
anche qui a Fontanelle desidero penitenza in espiazione di tutti i peccati
degli uomini. Animati da questi sentimenti, fate a piedi il sentiero che dal
ponte reca a Fontanelle, non smettendo mai di pregare. Iniziate subito questa
pia devozione; solo poca gente l'ha praticata fino ad oggi".
La Madonna precisò poi che questo atto di espiazione
venisse effettuato non solo singolarmente, ma anche in gruppo e in processione
come nei pellegrinaggi.
A questo punto la veggente osò chiedere alla Celeste
Madre perché mai si fosse manifestata come "Rosa Mistica" e quale
significato avesse tale appellativo.
Rispose la SS. Vergine:
"Rosa
Mistica non ha in sé nulla di nuovo. Rosa Mistica fui chiamata in quell'istante
in cui il mio Divino Figlio Gesù si è fatto uomo. In Rosa Mistica è
simboleggiato il "Fiat" della Redenzione e il "Fiat" della mia
collaborazione.
Io sono
l’Immacolata Concezione, la Madre di Gesù Signore, la Madre della Grazia, la
Madre del Corpo Mistico: la Chiesa!
Ecco
perché il mio Divino Figlio mi invitò a venire a Montichiari nel 1947 ed io
allora venni, posando i miei piedi al centro del duomo, in mezzo a tanti miei
figli... e ciò per dimostrare che io sono la Madre del Corpo Mistico, la Chiesa.
Fu quello, allora, soltanto un avvertimento e un invito alla preghiera rivolto a
tutti i figli. Penitenza..., espiazione, dissi in quei giorni, poiché stavano
per venire tempi oscuri, pieni di ateismo e di affievolimento dell'amore verso
il Signore e verso questa vostra Madre".
Mentre la celeste Madre così parlava, i suoi occhi erano
pieni di lacrime. Dopo aggiunse:
"La
grazia del Signore e la sua misericordia infinita per la Chiesa faranno
rifiorire ancora Rosa Mistica! E se si darà ascolto a questo materno invito,
Montichiari sarà il luogo dal quale la mistica luce si irradierà su tutto il
mondo. Si, tutto questo si avvererà!".
Pierina, continuando il racconto dell'apparizione,
dice:
"Io
ascoltai quel giorno tante cose mirabilmente divine e dissi - Vergine bella,
perché non fate un miracolo in modo che l'autorità ecclesiastica possa prestare
fede a queste apparizioni? -
"E la
SS. Vergine di rimando:
"Quanti
favori ho gia elargiti in questi tempi presenti! Quante grazie ho distribuito!
Ora e sempre! Ma il miracolo più evidente sarà il ritorno dei figli alla vera
fede, al vero amore verso il Signore.
Seguiranno quindi la riconciliazione e la pace per il
mondo intero". Dopo alzando gli occhi e le mani al cielo, Maria SS. riprese a
dire: "Io invoco dal Signore abbondanti benedizioni su tutti i miei figli, che
si adoperano per diffondere il mio amore, la mia opera, affinché mi si
riconosca; su tutti quelli che si impegnano con coraggio a realizzare i miei
desideri, come ho gia manifestato. A tutti questi figli io prometto il mio amore
materno con le grazie del Signore".
La veggente conclude il suo racconto:
"Con
queste parole la Madonna scomparve quella volta, lasciando in me una gioia da
non poter paragonare a nessun 'altra gioia di questo mondo.
Io
attinsi nel mio cuore nuovo coraggio per accettare con la più generosa
disposizione d'animo tutte le umiliazioni e tutte le prove pur di raggiungere
il compimento dei desideri della Madonna".
È’ opportuno sottolineare e chiarire il simbolismo della
rosa. Essa è una e molteplice: i suoi molti petali sono disposti in bell'ordine
così da creare nel loro insieme un'armonia di unità. Così è per natura adatta
per rappresentare la molteplicità dei membri e l'unità in Cristo del Corpo
Mistico, che è la Chiesa.
Maria è la Madre della Chiesa, ma nello stesso tempo è
l'immagine e la personificazione della Chiesa anzi l'inizio di tutta la Chiesa
nel momento dell'Incarnazione.
Dunque: Maria, Madre della Rosa e Rosa Lei stessa.
GLI ANGELI 29 GIUGNO 1974
Era la festa dei Santi apostoli Pietro e Paolo, giorno
onomastico di Pierina. Ella racconta ancora:
”Erano circa
le 10 antimeridiane ed io pregavo nella mia cappella, recitando il Santo
Rosario. Pregavo appunto per la mia buona benefattrice Maria Maletti, la quale
da mesi era gravemente inferma ed aveva tanto da soffrire. Quasi
inaspettatamente apparve durante questa preghiera la cara Madonna. Che gioia!
Subito accolse questi miei pensieri e suppliche per l'ammalata grave e disse,
ancor prima che io potessi parlare, piena di gioia e di bontà, mentre puntò la
mano verso il cielo:
"Sarà presto con me in Paradiso" (Veramente questa mia
buona benefattrice morì pochi giorni dopo).
"Tutti i sacrifici e sofferenze, che sono santificati
dalla buona intenzione, diventano grazie sovrabbondanti per tutto il mondo e
per l'anima stessa sovrabbondante merito per il cielo".
Poi, continua la Gilli.
Raccomandai alla Madonna diversi ammalati e molte
suppliche che mi erano state affidate. Al che Ella mi rispose:
"Io vi sono sempre molto vicina col mio amore materno".
Dopo io dissi:
"Cara Madonna, per il 13 luglio, anniversario di una
vostra apparizione, verranno molti pellegrini alle Fontanelle, per passarvi una
notte di preghiera e di riparazione, specialmente per i Sacerdoti e i consacrati
e per ottenere buone vocazioni".
Mentre ancora parlavo, la Madonna mi mostrò in un quadro
una grande folla e disse:
“Dì a questi miei figli che li amo tanto e che le loro
preghiere e sacrifici d'amore saranno ricompensati anche su questa terra con
grazie sovrabbondanti, ma soprattutto saranno ripieni di gioia nel cielo,
quando vedranno risplendere con grande meraviglia questi loro sacrifici d'amore
per la Santa Chiesa".
Pierina continua:
“Ad un tratto mi si fece davanti un'apparizione di
parecchi anni addietro (13 gennaio 1951), molto importante, dove si era
mostrata una porta di luce d'oro sulla quale le iscrizioni: "Fiat della
creazione, Fiat della redenzione, Maria della corredenzione".
Quella volta non avevo avuto soltanto quella
meravigliosa visione, ma nello stesso tempo avevo sentito cantare e salmodiare
un coro meraviglioso. Allora chiesi:
"Cara Madonna, quella volta ho sentito cantare un coro
meraviglioso. Erano questi i Santi Angeli del cielo?". A tale domanda la SS.
Vergine risplendette con grande maestà e disse:
"Veramente si, questi erano gli Angeli santi.
"Felice l'uomo, che si affida alla protezione del suo
Angelo custode ed ascolta le sue ispirazioni, perché l’Angelo custode ha sempre
una grande cura per l'anima affidatagli.
Quando poi l'anima consegue la felicità eterna come
premio meritato, egli viene a prenderla; con Lui e i cori degli angeli essa può
aggiungersi nel gaudio celeste a Dio Padre onnipotente".
A queste parole, il manto della SS. Vergine
improvvisamente si aprì e divenne infinitamente immenso come l'universo e come
mai l'avevo visto. Vidi pure migliaia e migliaia di Angeli santi, i quali
distesero e formarono questo. Erano piccoli, grandi e straordinariamente forti
e potenti Angeli, schierati in fondo come il mare senza sponde. Portavano
meravigliosi vestiti corone cerchi attorno alla fronte. Essi stesero ed
allargarono il manto di Maria sopra l'universo smisurato. Sotto di loro vidi,
vicinissimo gli Angeli santi, una folla su una grande pianura. Tra questi vi
erano Vescovi, molti sacerdoti, religiosi e molti uomini, donne e bambini.
Potei riconoscere distintamente alcuni di essi, soprattutto un Vescovo e parecchi sacerdoti e conoscenti, ma gli
altri in gran parte mi erano sconosciuti.
Tutti insieme, Angeli e uomini, cantavano in coro:
"Santo, Santo, Santo il Signore! Amore, onore e gloria a
Lui per tutta l'eternità! Maria, Madre di Dio, Madre di Grazia, sii anche Tu
sempre glorificata dal cielo e dalla terra"!
Pierina Gilli soggiunge:
“Non so quanto tempo durò questa grandiosa visione
celeste. Fui presa da un sì grande ardore d'amore che non ebbi nemmeno la forza
di pensare e domandare qualche cosa. Però quando mi accorsi che la Madonna si
voleva allontanare, la pregai, come di consueto, di darmi la sua
benedizione.
Ella alzò prima le mani verso il cielo, segnò
solennemente con la mano destra la Santa Croce e disse:
"La benedizione del Signore scenda sopra di te, sopra
tutti i figli che mi amano, sugli oggetti di devozione che hai con te, e questa
benedizione, unita al mio amore materno, vada specialmente a queste persone, che
recitano con diligenza il Santo Rosario e portano la mia medaglia sul loro
cuore".
Congedandosi, disse con voce
solenne:
"Vivi d'amore! (amore verso Dio e il
prossimo) ".
E Pierina esclamò commossa:
"Oh, cosa sarà una volta il cielo?
Signore, ti ringrazio per la tua immensa bontà".
LA CHIESA 8 SETTEMBRE 1974
Scrive Pierina Gilli:
"Erano circa le ore 13 e stavo
recitando il Santo Rosario nella mia cappella. Allora apparve improvvisamente
la Madre celeste. Come sempre, piena di bellezza, piena di luce, piena di bontà.
Ella mi disse:
"Io sono Maria, la Madre della Chiesa.
Per questa Chiesa, per il Santo Padre, per i sacerdoti e per tutti i figli della
Chiesa chiedo preghiera, preghiera, preghiera, affinché ritorni nei cuori il
vero amore al Signore e la vera carità".
Pierina:
Io risposi. "Si, Madonna cara. Col
vostro aiuto voglio farlo e lo riferirò".
Qui ad un tratto Pierina vide una chiesa con cinque
cupole rotonde; in quella di mezzo spiccava, verso l'alto, una colonnetta a
forma di raggiera. Allora Pierina domandò alla Vergine Maria il significato di
quella chiesa e questa rispose amabilmente:
"Il Signore mio Divino Figlio Gesù
Cristo, per il dono che ha fatto all'umanità di inviarmi nel luogo delle
Fontanelle, desidera che la chiesa venga costruita così...
Il Significato: abbraccia i continenti
della terra".
Dopo una pausa, la Madre di Dio, continuo:
“Invocate specialmente la protezione
del Santo Arcangelo Michele, affinché protegga la Chiesa contro tutti i
minacciosi agguati e la difenda. Difatti, mai la Chiesa si è trovata in tanto
pericolo come oggi. Io intervengo continuamente per lei. Anche da questo piccolo
luogo si diffonderà la luce".
Ad un tratto la SS. Vergine risplendette con maggiore
maestà e disse:
"Veramente la luce del Signore
verrà!".
Pierina allora riprese a dire:
"Madonna cara, vi ringrazio per tutto
il vostro grande amore per noi, ma come faccio a dire ai Superiori ecclesiastici
i vostri desideri?".
La Madonna rispose con grande bontà:
“Ho già parlato al cuore di figli
amati e li ho incoraggiati ad essere nuovamente messaggeri del mio amore, dei
miei messaggi e della carità".
Pierina riprende:
“A queste parole, la Madonna mi fece
vedere all'istante un quadro. Vidi cioè vicino alla Madonna il santo Padre,
numerosi Vescovi (uno di loro lo riconobbi chiaramente) e così pure numerosi
sacerdoti, alcuni dei quali riconobbi distintamente, così pure molti religiosi e
laici: una grande folla di gente, sulla quale la Madonna posò il suo sguardo con
gioia. Piena di gioia anch'io, domandai alla Madonna per tutti la santa
benedizione, e la Madonna rispose:
"Sono sempre vicina ad essi per
fortificarli con le grazie del Signore, ma dì anche a loro che preghino ancor di
più con amore, si sacrifichino e riparino".
A questo io risposi.
"Vi ringrazio, Madonna cara. Come
desidererei che foste amata di più, da tutti venerata! Perciò chiedo il vostro
aiuto, perché io stessa sono così piccola e misera".
Sorrise la Madonna con grande bontà
fece con la mano destra un commovente ed amorevole gesto per dirmi:
"Io ti aiuterò". Poi congiunse le
mani, alzò gli occhi al cielo e diede come sempre la santa benedizione:
"La benedizione del Signore scenda su
questo luogo. Valga anche per tutti coloro, che tu vuoi rinchiudere nel tuo
cuore".
Poi risplendette ancor più solenne e
disse:
"Sia lodato, amato e glorificato il
Signore dal cielo e da ogni luogo di questa terra!".
Pierina Gilli conclude il racconto:
"Poi scomparve. Oh, quanto è buona la
Madonna! Si dovrebbe avere la lingua degli Angeli, per lodare degnamente la
Madre celeste".
In questo tempo furono affissi dei nuovi manifesti alle
porte del duomo di Montichiari contro le apparizioni di "Rosa Mistica".
Mons. Rossi, già Prevosto e Abate mitrato, commentò
autorevolmente il fatto il 20 settembre 1974, come si accennerà più
avanti.
Ecco le sue parole:
"Questa dichiarazione contro la
veridicità delle apparizioni di "Rosa Mistica" in Montichiari offende
gravemente ogni verità, giustizia e carità, soprattutto per quanto riguarda la
traduzione in lingua tedesca".
LE STATUE DI
ROSA MISTICA 23 NOVEMBRE 1975
È la festa di Cristo Re. Pierina Gilli racconta:
“Nella cappella, verso le ore 19,
stavo mettendo a posto i fiori, che erano stati portati dai pellegrini, quando
apparve, completamente inaspettata, la cara Madonna. Lei mi chiamò e mi
disse:
"Figlia, va ad annunciare a tutti i
miei figli il mio amore per loro. Dì loro che il mio Divino Figlio Gesù Cristo
mi da le grazie da donare a tutti loro, poiché a sua Madre Egli concede
tutto".
Qui la sua voce si fece maestosa e
proseguì
"In verità, io sono la Madre
dell'umanità. Pierina, i sacrifici e le preghiere che da tante persone sono
state offerte al Signore, hanno ottenuto grandi grazie. il mondo doveva essere
colpito da un grande castigo per il suo indurimento nel peccato... (pausa).
Però, la sua grande ed infinita misericordia ha trionfato ancora una volta.
Miei buoni figli, pregate e fate
sacrifici per tutti. Con questo le anime vengono salvate".
Pierina Gilli:
A questo punto potei chiedere:
“Madonna cara, vi prego, vorreste
dirmi qualcosa circa le statue della
Madonna pellegrina, che furono portate
a Roma?".
Rispose la SS. Vergine:
“Davanti a queste statue si è pregato
ed io sono adesso particolarmente presente nella città del mio amato figlio Papa
Paolo VI, il padre della Chiesa. In verità, ovunque io sosto mediante quelle
statue, porto con me le grazie del Signore e l'amore di questo Cuore materno. Io
porto la luce dentro i cuori, dove ancora ci sono le tenebre, perché essi
comprendano l'amore che io ho rivelato a Montichiari... Collaborate col mio
amore, donate col mio amore, sacrificatevi col mio amore... Così voi sarete un
giorno uniti a me per sempre. Quale grazia sarebbe più grande di questa: vivere
completamente con me? Ciò non vale solo per te, Pierina, ma allo stesso modo
anche per tutti i miei figli che mi amano. Su voi tutti scenda la benedizione
del Signore con la luce della fede, la luce della speranza e la luce
dell'amore".
Pierina Gilli conclude:
"Con queste parole la cara Madonna
sparì e lasciò nel mio cuore una nuova vampa d'amore per tutti gli uomini".
LE DISCESE DI
MARIA SULLA TERRA 13 FEBBRAIO 1976
Pierina racconta:
“Mentre pregavo apparve
inaspettatamente nella mia cappella, alle ore 9.30 circa, la SS. Vergine e
disse:
"Vengo ancora una volta per dirti di
propagare ancor più il mio messaggio d'amore. Da secoli discendo in
continuazione su tanti luoghi della terra. Se dopo la mia Assunzione in cielo
non fossi discesa continuamente sulla terra, per raccogliere attorno a me i
miei figli gran parte del mondo, senza il mio materno e amoroso intervento,
sarebbe divenuto freddo e arido verso il Signore. I miei figli hanno bisogno di
questo mio intimo amore materno, poiché nella loro fragilità si allontanano così
facilmente dal Signore, il nostro onnipotente Dio e Padre.
Questo è il motivo della mia venuta.
Ogni volta che io discendo su questa terra per portare il messaggio di amore,
innumerevoli cori di angeli movimentano il cielo e mi si stringono intorno come
una grande corona.
D'altra parte, però, tanti dei miei
figli sulla terra non accolgono e rimangono sordi al nostro invito di tornare ad
amare di più il Signore.
Pierina, ripeti continuamente ai miei figli,
particolarmente amati i sacerdoti, che amino! Dì loro che annuncino ovunque, in
ogni direzione, questo invito della Madre del Signore. Che essi non lascino
andare perduto quello che in tanti secoli ho gia fatto e che ancora faccio per
salvare i miei figli così in pericolo... il Signore deve essere amato, lodato e
glorificato con tutta la forza della fede e dell'amore".
Pierina Gilli:
“Adesso posso domandare: “Madonna cara, mi hanno
raccomandato tante intenzioni, che io dovrei presentarvi". E Lei risponde con
tanta bontà:
“Dì a tutte queste persone, che con cuore generoso hanno
accolto il mio messaggio di amore, che otterranno dal Signore grazie del tutto
particolari... Con coraggio si adoperino per dare al luogo di Fontanelle,
benedetto dalla nostra presenza, più dignità e devozione... Questo posto sarà
sempre un luogo di preghiera. Diventerà un faro della fede e dell'amore per gli
ammalati e per i bisognosi (con grande maestà continuò a dire):
Io interverrò, le nubi spariranno e la magnificenza del
Signore, che mi ha mandato anche a Montichiari, trionferà".
Sorridendo, la SS. Vergine riprese:
“Avanti! Fiducia e coraggio! Sì saranno onorati quelli
che hanno coraggio... Gli ammalati e i bisognosi attendono l'opera
dell'amore".
Pierina:
“A queste parole la Madre celeste allargò il suo manto
ed io vidi, come già nella sua prima apparizione del 17 aprile 1966, alle
Fontanelle, una grande chiesa e numerose grandi costruzioni. Ringraziai la
Madonna, che mi disse sorridendo dolcemente:
"Ecco, questo è l'amore del Signore. Io desidero che
esso compenetri tutto il mondo. Ancora una volta ripeto:
Miei figli, amate il Signore e questa sua Madre. Amatevi
tutti vicendevolmente di un sincero amore fraterno.
Andate alla Santa Messa, radunatevi nelle chiese in
preghiera, accostatevi fervorosamente ai santi sacramenti per ottenere la
grazia della fedeltà e dare al mondo l'esempio di veri cristiani.
(Il grande
Crocefisso collocato in mezzo al campo per desiderio della Madonna)
LA CROCE IN MEZZO AL CAMPO 20 APRILE 1976
In questa apparizione Pierina vide ad un
tratto una grande Croce di luce e chiese alla Vergine Santissima:
"Perché
questa Croce?". La Madonna rispose:
"In mezzo al campo, ove si trova la piccola cappella,
sia messa una grande Croce..., sia essa per tutti i figli che vengono a pregare,
per chiedere grazie, richiamo di luce della fede..., di carità e
di speranza..., perché da questo luogo, unita al mio Divino Figlio Gesù Cristo,
il mio Cuore e le mie braccia sono sempre aperti per dare grazie..., per
salvare specialmente i peccatori... Venite, figli, qui ho aperto la fonte del
perdono e dell'amore... E voi, figli prediletti, che soffrite e lavorate per
questo luogo, abbiate la ricompensa del mio amore materno. Questo è il tempo...,
l'ora, in cui desidero spandere sopra tutta l'umanità il mio amore e la
misericordia del Signore".
In seguito a questa richiesta di Maria una grande Croce
fu piantata nella spianata prospiciente la Cappella o Edicola. Ciò fu eseguito
per opera del Padre Taddeo Laux e di un pellegrinaggio tedesco.
MI CHINO PER
RICEVERE LE VOSTRE ANGOSCE
6 GIUGNO
1976
Era la festa della Pentecoste e la SS. Vergine Maria
disse alla fortunata veggente:
"Pierina, dì a tutti i figli che
vengono qui a pregare, e ripeti il mio invito di Madre... Figli, amate, il
Signore..., pregate, pregate, pregate e fate sacrifici per avere la salvezza
eterna..., amatevi da buoni fratelli..., e io vengo per portare la pace nelle
vostre anime e la concordia nei vostri cuori...
Il grande Cuore del mio Divino Figlio
Gesù Signore ha dato nelle mie mani il potere delle sue divine grazie, per
distribuirle alle anime con la luce dello Spirito Santo...
Io sono la vostra Madre che mi inchino
sempre per ricevere le vostre angosce, le vostre suppliche e preghiere, per
presentarle al Signore mio Divino Figlio Gesù, che come scambio d'amore da a
questa Madre il potere di intervenire dando le sue grazie, per spanderle sopra
il mondo...
Io sono Maria, Mediatrice di grazie...
Pierina, fa' conoscere a tutti questo dono regale, che ho avuto dal Signore
Gesù! Sono Madre d'amore e vengo per consolare..., per salvare...
Su tutti i figli, che mi amano e mi
fanno amare, scenda la particolare benedizione di grazie...".
TERZA PARTE
TESTIMONIANZE
LE
TESTIMONIANZE DI MONS. FRANCESCO ROSSI
PARROCO-ABATE
DI MONTICHIARI DAL 1949 AL 1971
Le testimonianze furono raccolte dal Padre Taddeo Laux
che venne innumerevoli volte a Montichiari guidando pellegrinaggi dalla
Germania, fino all'anno della sua morte (marzo 1994).
Furono pubblicate nel già citato libro di Padre Alfons
Maria Wegl, Maria, "Rosa Mistica", Montichiari, Fontanelle, Edizione
Italiana, Libreria Propaganda Mariana, Roma, 1977, pp. 91-97.
Riportiamo queste testimonianze, utili anche per essere
informati su ciò che si fece a Montichiari in seguito alle apparizioni.
Grande importanza ha il giudizio di Mons. Francesco
Rossi, che per 22 anni è stato Prevosto-Abate Mitrato di Montichiari, dal 1949
al 1971, come abbiamo già detto nel cap. IV del presente libretto.
Egli è stato testimone oculare di molti degli
avvenimenti accaduti nel periodo delle apparizioni, sia per quanto riguarda la
veggente ed il suo ambiente, sia per quanto riguarda la posizione e gli
atteggiamenti dell'autorità diocesana.
Mons. Francesco Rossi è volato al cielo il 3 aprile
1977, Domenica delle Palme, alle ore 22, dopo avere speso l'ultima sua fatica
pastorale nelle confessioni al duomo. La Vergine SS. ”Rosa Mistica" di
cui è stato leale e autentico apostolo, l'avrà certamente presentato a Gesù come
uno dei suoi figli più grandi.
Il nome di Mons. Rossi resterà
scolpito a caratteri d'oro nella storia delle apparizioni della Madonna
"Rosa Mistica" a Montichiari, ove egli è stato un pastore santo ed amato,
come si è visto nei solenni funerali celebrati nello stesso duomo, con la
partecipazione del Vescovo diocesano Mons. Morstabilini, di numeroso clero e di
una grande folla di fedeli.
Durante un colloquio avuto con due sacerdoti il 21
giugno 1973, Mons. Rossi dichiarò quanto segue:
"Quando 18 dicembre 1947 apparve la
Madonna, per la prima volta, nel duomo di Montichiari a Pierina Gilli, alla
presenza di centinaia di persone, io, purtroppo, non ero presente, perché a quel
tempo ero ancora parroco a Gardone. Tuttavia avevo sentito parlare delle
apparizioni. Solo nel luglio 1949 divenni parroco di Montichiari e vi rimasi per
ben 22 anni, fino al 1971. Per mezzo dei sacerdoti del luogo, dei miei
cappellani e soprattutto dei parrocchiani, venni quindi a conoscenza dei
particolari, assai precisi, specie per quanto riguarda i tre miracoli ottenuti
durante la prima apparizione. Nel duomo stesso, e seduta stante, ottennero la
guarigione un bambino poliomielitico, una giovane tubercolotica di 26 anni, che
poi si fece suora, e una terza di 36 anni minorata fisicamente e
mentalmente".
Pertanto Mons. Rossi conclude affermando:
"Sono assolutamente convinto della
autenticità di queste apparizioni". E prosegue dicendo: "Quando ero parroco feci
collocare nel mezzo del duomo, sotto la cupola, nel punto dove la Madonna aveva
posato i suoi piedi, alcuni inginocchiatoi. Non che dubitassi delle apparizioni,
ma mi sembrava cosa poco riguardosa che qualche donna, per esprimere il
sentimento della sua devozione, si gettasse per terra, coprendo di baci quel
tratto di superficie della chiesa, tanto venerato.
In seguito, giunse un giorno il
Vescovo per visitare la parrocchia. Egli mi consigliò di togliere quegli
inginocchiatoi. Io li tolsi ed in quel posto collocai un grande vaso. Su
consiglio di Pierina, incaricai una nota fabbrica di statue di legno di
Ortisei, in Val Gardena, di scolpire una statua della Madonna. Trovai colà uno
scultore, certo Caio Perathoner; padre di ben otto figli, persona molto
religiosa, al quale dissi di scolpirmi una statua della SS. Vergine secondo le
mie istruzioni e, possibilmente, di lavorare stando in ginocchio, come usavano
fare gli scultori di una volta. Si narra appunto che Fra Angelico ed altri sommi
di quei tempi dipingessero i loro quadri stando inginocchiati.
Quando venne il giorno della consegna
della statua, Perathoner era raggiante, poiché asseriva che quella Madonna era
la più bella di quante fino allora avesse fatte.
Venne collocata sull'altare, in una
nicchia laterale del duomo. Da quanto potei osservare durante i miei 22 anni di
parrocchiato, posso affermare che quella statua ha il potere di emanare
sensazioni celestiali. Anche gli uomini vi si inginocchiano davanti
profondamente scossi. Altri piangono e molti si convertono.
Pierina Gilli si espresse dicendo che
quella statua assomigliava molto alla Madonna apparsale, senza però raggiungere
quell'indescrivibile fascino e quella sovrumana bellezza propria della Vergine
stessa. Inoltre chiese che, prima di collocarla nel duomo, la statua venisse
portata, per lo spazio di due settimane, quale Madonna “pellegrina", intorno a
Montichiari.
In una di quelle processioni avvenne
un fatto straordinario. Un uomo, che da tempo soffriva per una infezione
purulenta ad un orecchio, attese il passaggio della statua e riuscì a toccarla,
tenendo nella mano un batuffolo d'ovatta, che quindi introdusse subito
nell'orecchio ammalato.
Quando poco dopo tolse l'ovatta
dall'orecchio, la trovò inzuppata di pus con dentro una piccola scheggia d'osso.
Da quell'istante fu completamente guarito".
SINTESI DELLE DEVOZIONI RICHIESTE DA ROSA MISTICA NEI
SUOI MESSAGGI
1. Ogni 13
del mese sia dedicato a speciali atti
di devozione a Maria, con una preparazione di preghiera nei 12 giorni
precedenti.
2. Il 13 luglio di ogni anno
sia festeggiato in onore di Maria
"Rosa Mistica".
3. Il 13 ottobre di ogni anno
sia santificato con la Santa Comunione
Riparatrice. Il messaggio parla di "Unione Mondiale della santa Comunione
Riparatrice". Sotto questa denominazione si possono costituire Gruppi di
Preghiera o Congregazioni.
4. Ogni anno l'8 dicembre,
festa della Immacolata Concezione, a
mezzogiorno si pratichi l'Ora di Grazia, attendendo le grazie particolari di
conversione e di santificazione promesse per quell'Ora. La si pratichi nella
propria Chiesa adorando il SS. Sacramento, se è possibile, altrimenti anche
privatamente o in gruppi di preghiera.
5. Recarsi alla Fonte benedetta in processione, con preghiere penitenziali. Vi
si portino gli ammalati e vi si rechino come pellegrini i bisognosi di aiuti
spirituali per sé e per i propri cari.
6. Rimangano fondamentali e
caratteristiche della Devozione a Maria
Rosa Mistica le tre parole significate dalle tre rose: Preghiera, Sacrificio,
Penitenza, cioè pregare con perseveranza e non sottrarsi alle sofferenze, e
questo in favore delle anime consacrate.
In particolare: per la conversione delle
anime consacrate infedeli alla propria vocazione; per la santificazione delle
anime consacrate;
per l'aumento del numero delle vocazioni
religiose e sacerdotali. Questo scopo della devozione era stato proposto da
Maria prima per gli Istituti Religiosi, ma rimane una proposta aperta a
tutti.
7. Pure caratteristica in tutti
questi messaggi è lo scopo di
devozione riparatrice delle offese contro il sacramento dell'Eucaristia, contro
il nome di Dio e di Gesù, contro i privilegi di Maria, contro la Chiesa e il
Papa, contro l'innocenza dei piccoli e delle anime semplici, contro la
sacralità della vita umana e la santità della famiglia.
Naturalmente presupposto di queste
pratiche devozionali è l'osservanza dei Comandamenti, la pratica delle virtù
cristiane e in primo luogo della carità verso il prossimo.
IL SANTO
ROSARIO MEDITATO
Desideriamo offrire a tutti i devoti di
Rosa Mistica una meditazione sui misteri del Santo Rosario che troviamo tra gli
scritti di Pierina Gilli e che a lei fu proposta da S. Maria Crocifissa Di Rosa,
Fondatrice delle Suore Ancelle della Carità di Brescia.
"IL
ROSARIO DELLE TRE ROSE"
MISTERI
GAUDIOSI: Rosa Bianca
1° Mistero: L'Annunciazione
dell'angelo a Maria Santissima
“Oh! grande Maestra vieni in nostro aiuto
con la tua grazia, affinché anche noi possiamo pronunziare il "FIAT'
VOLUNTAS TUA" con una grande prontezza, con amore e con totale abbandono
ogni qualvolta Gesù ci chiede dei sacrifici per la salvezza delle anime nostre
e delle vocazioni”.
2° Mistero: La visita di Maria SS. a
Santa Elisabetta
“Oh! Maria riempi il nostro cuore di
quella sublime carità nascosta che non deve avere limiti, nell'accettazione
pronta del sacrificio per dare maggior gloria a Dio, nel portare a Lui le anime,
le vocazioni...”
3° Mistero: La nascita di Gesù
Bambino nella povera stalla di Betlemme
“Oh! Maria sia sempre benedetto il
momento in cui diventasti la Madre di Gesù e Madre nostra, ed a tua imitazione,
quando Gesù è dentro nel nostro cuore, possiamo dire con slancio d'amore: ecco
questo è il momento più sublime di immolarsi per le anime e per le
vocazioni!...”
4° Mistero: La Presentazione di Gesù
al tempio
“Maria Purissima Candida Rosa portaci a
Gesù in Tua unione sempre per quella stessa via dell'ubbidienza, dell'umiltà
profonda, della generosità nel sacrificio, affinché le case del Signore siano
sempre ripiene di anime vittime, di anime sante e di grandi
vocazioni!...”.
5° Mistero: La perdita e il
ritrovamento di Gesù nel tempio
“Oh! Maria, Purissima Rosa, assistici con
la tua grazia, nel farci conoscere che la suprema rovina della vita è il
perdere Gesù.
Madre Buona insegnaci pure a cercare Gesù
ansiosamente in qualunque modo qualora Egli fosse lontano dalle anime
nostre.
La Grazia Tua scenda nel nostro cuore
riempiendolo sempre più di amore crescente, perfetto, e di zelo, per portare a
Gesù altre anime!... altre vocazioni!...”.
MISTERI
DOLOROSI: Rosa Rossa
1° Mistero: L'Orazione di Gesù
nell'orto del Getsemani
“Oh! Gesù, alla vista delle dolorosissime
sofferenze che dovevi soffrire per noi tuoi ingrati figli e per il dolore
dell'abbandono dei tuoi preferiti, si iniziava la tua acerbissima e
dolorosissima passione d'agonia con sudore di sangue.
Oh! Maria, Madre addolorata, aiutaci a
stare sempre uniti a Gesù con spirito di amore, di sacrificio e di riparazione
per i nuovi tradimenti, che riceve continuamente nella sua vita
Eucaristica”.
2° Mistero: La flagellazione di Gesù
alla colonna
“Oh! Gesù; comprendiamo il grande dolore
dell'abbandono dei tuoi intimi, lasciandoti in balia dei manigoldi che
crudelmente ti flagellarono alla colonna.
Oh! Gesù, racchiuderemo nell'intimo del
cuor nostro queste confidenze di dolore che subisti da parte dei tuoi intimi
amici col promettere, coll'aiuto della tua grazia, di essere più forti nella
tentazione.
Oh! Maria, deh! appaga i nostri desideri
di ristabilire nel nostro cuore una nuova corrente d'amore nel portare a Gesù le
anime, tutte le anime!”.
3° Mistero: La coronazione di
spine
“Sì, o Gesù, si stringe il nostro cuore
al pensiero che la tua dolorosissima coronazione di spine ancora tutt'oggi è un
continuo rinnovarsi, perché il nemico della superbia cerca di far penetrare
nelle anime le irriverenze, le indifferenze, i sacrilegi ed i disprezzi verso il
Divin Sacramento Eucaristico.
Oh! Maria, vogliamo consolare Gesù,
vogliamo impedire il peccato mortale, la bestemmia, vogliamo amarlo
sinceramente, col portargli il profumo di tante rose rosse raccolte coi nostri
piccoli sacrifici”.
4° Mistero: La condanna di Gesù a
morte e il suo doloroso viaggio verso il Calvario
“Oh! Gesù la via dolorosissima del
Calvario con la pesante croce sulle spalle piagate, ti fece cadere a terra per
ben tre volte. Questa sofferenza atroce fu per insegnare a noi che se vogliamo
meritarci il Paradiso, dobbiamo soffrire, seguendoti nella via del sacrificio,
del rinnegamento, lasciandoci crocifiggere per amor tuo.
Oh! Maria, Rosa d'amore, facci sentire
profondamente lo spirito di preghiera, di sacrificio e di immolazione totale per
le anime nostre e per tutte le anime che desiderano seguire la via di
Gesù”.
5° Mistero: La Morte di Gesù sulla
Croce dopo tre ore di lunghissima agonia
“Ecco caro Gesù quanto ti costò il
peccato nostro, portandoti fra tante atroci sofferenze alla morte di croce.
Comprendiamo l'offerta completa al tuo Padre celeste con l'immolazione totale
della tua vita!
Perché tanto patire? Per amore delle
anime nostre. Maria, Madre di Gesù e Madre di tutti noi, donaci la grazia che il
cuore nostro sia ferito delle stesse ferite di Gesù, affinché con la perfetta
riparazione e con il completo abbandono alla volontà di Gesù, possiamo anche noi
raggiungere la via della santità col corrispondere alla sua grazia, con la
prontezza generosa tracciata dall'esempio di Gesù per amore delle anime, e con
noi portare a Lui altre anime, tutte le anime!...”.
MISTERI
GLORIOSI: Rosa Giallo Oro
1° La Risurrezione di Nostro Signor
Gesù Cristo
“Oh! Caro Gesù tutto trionfante siete
risorto da quel sepolcro di pietra ed entrato nella gloria.
Quale gioia è anche per noi, per averci
liberato dalla pena espiatoria, aprendoci la porta del Paradiso. Con infinito
amore ci avete dato anche la porta del tabernacolo ove o Gesù ai piedi degli
altari, quante anime risorgono per misericordia della vostra potente
grazia.
Maria, Regina delle vittorie, fate
scendere nelle anime nostre, lo spirito di apostolato per le vocazioni
sacerdotali, e Gesù risorga sempre in noi con la sua pace.
Siate potente con la vostra grazia,
affinché fioriscano attorno agli altari Eucaristici tante rose d'oro profumate
dell'eroismo di mirabili vocazioni che per gratitudine d'amore, nel
nascondimento si immolino per le anime!...”.
2° Mistero: L'Ascensione di Nostro
Signor Gesù Cristo al Cielo
“Gesù, la vostra ascensione al Cielo,
ancora tutt'oggi si realizza nelle anime nostre ai piedi del vostro Sacramento
d'Amore. Quante ascensioni d'anime purificate dalla grazia!
Oh Maria! riempite il nostro cuore di
nuovi slanci di amore, di brame ardenti, che la nostra vita nel silenzio e nel
nascondimento sia una continua ascensione verso il Signore”.
3° Mistero: La discesa dello Spirito
Santo sopra gli Apostoli, e Maria Santissima radunati nel Cenacolo in
preghiera
“Oh! Gesù, si completò la gloria vostra
con l'inviare il vostro Divin Spirito nelle anime. Gesù buono, fate che questo
vostro gran dono si perpetui nelle anime nostre, per corrispondere sempre alle
vostre divine grazie e ai vostri desideri.
Maria, Regina degli apostoli, Madre
dell'Eterno sacerdote, dilatate il cuor nostro nel fervore della preghiera e che
si apra ai più ardenti desideri allo Spirito d'Amore, affinché tutti i sacerdoti
illuminati, fortificati e trasformati dall'amore divino possano salvare e
santificare tante anime e tante vocazioni”.
4° Mistero: L'Assunzione di Maria
Santissima in Cielo
“Oh, Vergine ammirabile, Rosa Mistica,
deh! fate che il vostro ingresso trionfante in Paradiso ottenga anche a noi la
grazia di morire nel più perfetto amore a Dio, così nella gioia eterna vedremo
fiorire quel cumulo di rose che avremo raccolto su questa terra per amore delle
anime nostre, offrendo a voi preghiera, sacrifici e sofferenze”.
5° Mistero: L'incoronazione di Maria Santissima, Regina
del cielo e della terra, e la gloria di tutti gli angeli e santi del Cielo
“Con quale trasporto di amore, o Maria di
Grazia, Rosa Mistica, vi vediamo coronata di un'aureola di gemme preziose: le
anime che tutte vi salutano col titolo di Madre e Regina del Paradiso.
Oh! anche noi bramiamo o Maria, Madre
nostra, di vivere con voi qualcosa del vostro Cuore Immacolato che vi fece amare
le anime nostre, tutte le anime!”.
SCELTA DI ALCUNE PREGHIERE DA RECITARSI SECONDO
L'OPPORTUNITA’
I testi sono tratti da: A.M.
WEIGL, Maria Rosa Mistka: Montichiari-Fontanelle, Libreria Propaganda Mariana,
Roma, 1977, pp. 140-147.
1. A GESÙ SOMMO SACERDOTE
Gesù, eterno Sommo sacerdote, proteggi i
tuoi sacerdoti con la misericordia del Tuo Sacratissimo Cuore, falli crescere
nell'amore e nella fedeltà a Te e difendili dal contagio del mondo. Dona loro
con il potere della transustanziazione del pane e del vino il potere e la forza
di trasformare i loro cuori.
Benedici il loro lavoro apostolico con
frutti abbondanti e dona loro un giorno la corona della vita eterna. Amen.
2. A MARIA "ROSA MISTICA"
Vergine Immacolata, Madre di grazia, Rosa
Mistica, a onore del tuo Divin Figlio, ci prostriamo davanti a Te per implorare
da Dio misericordia; non per i nostri meriti, ma per la volontà del tuo Cuore
materno chiediamo aiuti e grazie, sicuri che ci esaudirai.
Ave
Maria...
Madre di Gesù, Regina del S. Rosario e
Madre della Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, impetriamo per il mondo riarso
dalle discordie il dono dell'unità e della pace e tutte quelle grazie che
possono convertire i cuori di tanti tuoi figli.
Ave
Maria...
Rosa Mistica, regina degli apostoli, fa’
fiorire attorno agli altari eucaristici numerose vocazioni sacerdotali e
religiose, che con la santità della vita e lo zelo ardente per le anime possano
estendere il regno del tuo Figlio Gesù in tutto il mondo. Ricolma pure noi dei
tuoi favori celesti.
Ave
Maria...
Rosa Mistica, Madre della Chiesa, prega
per noi!
3. PER LE VOCAZIONI SACERDOTALI E RELIGIOSE
Gesù, Divin Pastore, tu hai chiamato gli
apostoli e li hai fatti pescatori di uomini. Chiama anche oggi giovani dalle
famiglie delle nostre parrocchie al tuo seguito e al tuo servizio, Tu che vivi
per essere sempre fra di noi. Il tuo sacrificio diventa presenza sui nostri
altari, perché tutti gli uomini prendano parte alla redenzione.
Fa' che tutti coloro che Tu hai chiamato
riconoscano questa tua volontà e se la facciano propria. Apri loro lo sguardo su
tutto il mondo, per la silenziosa preghiera di molti, per la luce della verità
e il calore di un autentico amore.
Fa', o Signore, che anche molte donne e
giovinette delle nostre parrocchie seguano altrettanto decisamente la chiamata
del tuo cuore.
Risveglia nei loro cuori il desiderio di
vivere interamente secondo lo spirito del vangelo e di donarsi con altruismo al
servizio della Chiesa, sempre disponibili per tutti coloro che abbisognano della
loro mano caritatevole e del loro amore misericordioso.
Fa', che anche i sacerdoti della nostra
parrocchia rimangano fedeli alla loro vocazione, che collaborino alla
costruzione del tuo corpo mistico e continuino così la tua missione.
Fa' che essi siano il sale della terra e
la luce del mondo. Amen. (Paolo VI).
4. PER I MISSIONARI
Signore Gesù Cristo, Tu hai preparato gli
apostoli, con meravigliosa pazienza, alla loro alta missione e li hai inviati
come i tuoi più cari amici, noi ti preghiamo per i messaggeri del Vangelo,
sacerdoti e fratelli, uomini e donne, che oggi prestano la loro opera al tuo
servizio presso popoli lontani e che per te lavorano e soffrono.
Sii Tu per loro maestro e amico. Dona
loro i sette doni dello Spirito santo. Amen.
5. PREGHIERA DEGLI EX SACERDOTI E CONSACRATI
Divino Eterno Sommo Sacerdote, Signore e
Salvatore, Tu un giorno mi scegliesti fra migliaia e mi dicesti: "Non ti
chiamo più servo, ma amico!". Ora che ho abbandonato il sentiero stretto che
conduce alla vita eterna per scegliere in cambio la strada larga che porta alla
perdizione, abbi pietà di me. Donami luce, pentimento, donami umiltà e forza,
perché non vada perduto in eterno.
Madre celeste, Maria, Rosa Mistica, Madre
della misericordia e Rifugio dei peccatori, impetrami luce, rompi la potenza
delle tenebre, calpesta il capo al serpente antico, aiutami a ritornare al Cuore
del tuo Divin Figlio.
Aiutami a riparare in umiltà e fiducia,
facendo valere le tue materne lacrime di salvezza.
Santi angeli, voi potenti combattenti,
con la forza del Dio eterno opponete resistenza all'assalto del cielo;
soprattutto voi, miei cari parenti defunti, che siete già nella casa del Padre
e voi tutti, santi sacerdoti e consacrati, pregate e supplicate perché io mi
salvi, per la pietà e l'amore del Dio santo e trino. Amen.
6. A SAN MICHELE
ARCANGELO
San Michele Arcangelo, difendici nella
lotta contro la malvagità e le insidie del diavolo. Glielo comandi Dio! Te ne
preghiamo supplichevoli. E Tu, o principe delle schiere celesti, con la forza
di Dio ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni, i quali girano
per il mondo per far perdere le anime (Leone XIII).
7. A MARIA VINCITRICE DELLE POTENZE DELLE
TENEBRE
Eccelsa Signora degli angeli, Tu hai
ricevuto da Dio il potere e il compito di schiacciare la testa di Satana. Perciò
ti preghiamo umilmente, manda in nostro aiuto le tue legioni celesti, affinché
dietro tuo ordine e mediante la tua potenza perseguitino gli spiriti maligni, li
combattano ovunque e respingano i loro astuti attacchi e li precipitino negli
inferi.
"Chi è come Dio?". Voi santi angeli e
arcangeli, difendeteci e proteggeteci.
O buona e dolce Madre, Tu resterai in
eterno il nostro amore e la nostra speranza. Madre di Dio, mandaci i tuoi santi
angeli, affinché ci difendano e tengano lontano da noi il nemico maligno.
Amen.
(Preghiera dettata dalla stessa Vergine
Maria a P. Lodovico Edoardo Cestac, fondatore dell'Ordine delle Serve di Maria
(+1868 ad Anglet, Francia)
8. PER IL RINNOVAMENTO DELLA CHIESA
Signore Gesù Cristo, Tu ci hai chiamati
per mezzo del Tuo Vicario sulla terra al rinnovamento degli spiriti.
"Il rinnovamento degli uomini però e la
riconciliazione con Dio" sono, secondo le parole del Tuo Vicario, "un fatto che
si compie soprattutto nel profondo, nel santuario interiore dell'uomo".
Signore e Redentore, noi ti preghiamo
umilmente, per mezzo del-
la tua Santa Madre "Rosa Mistica"
mandaci il fuoco dello Spirito Santo che ci purifichi e rinnovi nel profondo
della nostra anima ci risani e ci santifichi e ci faccia apostoli del tuo regno
di Amore. Amen.
9. INVOCAZIONI RIPARATRICI PER LA
PROCESSIONE ALLE FONTANELLE E DAVANTI AL CROCIFISSO
10.
INVOCAZIONI DI SUPPLICA
O Signore, donaci famiglie cristiane ti
imploriamo, Signore.
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